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mercoledì 10 dicembre 2014

Un'occasione speciale.

Ieri é stato un giorno molto speciale per me. Ho discusso la mia tesi magistrale in Economia Aziendale concludendo il mio percorso di studi. Tema del mio elaborato non poteva ovviamente che essere la birra artigianale, in chiave economica.
Dopo un'estenuante giornata mi sono ritagliato una mezz'oretta per me, con il silenzio della notte.






Ho così stappato una birra per questa occasione speciale.
Si tratta della Cuvee de Tomme del birrificio americano Lost Abbey.
Vero e proprio eroe della rivoluzione brassicola americana, Tomme Arthur fonda nel 2006 il birrifio Lost Abbey. Maestri nell'invecchiamento in botti e nella produzione di birre di stampo belga, pian piano conquistano premi ed interesse di tutto il mondo di appassionati. Birre ed etichette che evocano temi esoterici e religiosi connotano queste produzioni con un mantello di misticismo e curiositá.
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La birra stappata é una vera e propria perla non solo del birrificio ma della storia brassicola americana moderna. Autori decisamente più autorevoli di me ne hanno snocciolato lodi e dettagliato sapori, avendo anche avuto la fortuna di visitare il birrificio.
Si parte da una base di belgian dark strong ale (la Judegment Day) con aggiunta di uvetta, passata poi in botti che hanno contenuto bourbon e botti di rovere francese che hanno contenuto vino. Vengono aggiunte poi ciliege selvatiche ed inoculato il lievito selvaggio, responsabile dei capolavori acidi che rispondono al nome di lambic.
Sul collo della bottiglia c'é la scritta in laser 2012.
Colore tonaca di frate scuro ma con riflessi rossastri. É priva di schiuma. Al naso appare subito molto acida. Man mano che si scalda fanno capolino note di bourbon lievissime. In bocca é massiccia, a tratti oleosa, quasi piatta. L'aciditá dei frutti selvatici é forte. Spiazza. La componente data dal lievito aggiunge complessitá al palato facendola sconfinare in territori vinosi. Poi ancora legno e vaniglia leggera. Chiude con una note che pizzica i lati della lingua.
Produzione estremamente complessa da bere e da capire, ma capolavoro assoluto. Prezzo esagerato ma si tratta di un'esperienza da fare almeno una volta nella vita.

Cheers!

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