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lunedì 31 luglio 2017

Brasserie de Bastogne - Ardenne Saison

La Ardenne Saison è una delle produzioni più apprezzate della Brasserie de Bastogne, bella realtà della provincia vallone del Lussemburgo (provincia del Belgio).

Uno degli stili che tendo a bere con maggiore frequenza durante la stagione estiva sono le saison, birre gustose, corroboranti e dall'alto potere rinfrescante.
E allora ho approfittato dell'arrivo del famigerato anticiclone Caronte, per barricarmi in casa e stappare la Ardenne Saison della Brasserie de Bastogne.

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La Brasserie de Bastogne prende il nome dall'omonimo cittadina belga. teatro della sanguinosa battaglia delle Ardenne avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale e che vide contrapposti l'esercito tedesco a quello americano con la vittoria finale di questi ultimi, che tuttavia ne uscirono decisamente provati e ridotti in termini numerici.
Lasciamo la triste storia della guerra e torniamo al birrificio che vede la luce a Vaux-sur-Sûre (a pochi km da Bastogne) nel 2008 ad opera dei coniugi Philippe e Catherine Minne. Il progetto viene avviato come beerfirm presso gli impianti della Brasserie de Rulles. Alla causa di unisce ben presto Philippe Meurisse, proprietario di una fattoria a pochi passi dalla cittadina, e intenzionato a diversificare la propria attività con l'avvio di un birrificio. Nasce così ufficialmente la Brasserie de Bastogne, che si fa conoscere al grande pubblico con la belgian ale Troufette,  tutt'oggi cavallo di battaglia del birrificio.

lunedì 24 luglio 2017

Blackberry Farm Brewery - Brett Fruit Blend 2016

Esordio sul blog per una piccola ma interessante realtà del Tennessee. Ecco la Brett Fruit Blend della Blackberry Farm Brewery.


Walland, Tennessee. E' lì che idealmente ci trasferiamo stappando questa Brett Fruit Blend.
La Blackberry Farm Brewery si trova all'interno di un magnifico resort incardinato nel paesaggio delle Great Smoky Mountains ed esteso per circa 9.200 ettari. Il complesso è davvero immerso in un'atmosfera di quiete e relax. Le birre prodotte in loco quindi, sono solo una dei tanti servizi che Mary Celeste Beall, proprietaria del complesso, offre ai propri ospiti. Qui trovate una panoramica con una ricca gallery di foto mozzafiato. Qualora vogliate rigenerarvi anima e corpo fra le montagne del Tennessee, questo resort potrebbe fare al caso vostro.
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Ma torniamo al birrificio, che fissa il suo core range su birre di ispirazione belga, soprattutto saison. Ne esistono quattro, che riprendono ovviamente nomi e stagionalità dell'anno, oltre alla classica che è  sempre disponibile. Non mancano tuttavia interessanti sperimentazioni, con frutta, utilizzo di botti e persino cereali locali. Elegante e curato il packaging scelto che prevede bottiglie da 37,5 o 75 cl con tappo in sughero naturale. In Europa stanno arrivando diverse referenze da circa un annetto, a costi non proprio economici tuttavia.


lunedì 10 luglio 2017

The Lost Abbey - Devotion

Approda sul blog un'altra grande birra targata The Lost Abbey, il birrificio californiano che ha incentrato buona parte delle sue produzioni alla scuola belga. Ecco la Devotion, un omaggio alle belgian blonde ale!

Stappare una birra Lost Abbey non è una cosa da tutti i giorni, vuoi per i prezzi non proprio economici, vuoi per una certa difficoltà di reperimento delle bottiglie, si finisce sempre per rimandare gli incontri con queste produzioni.
Devo ammettere tuttavia, che negli ultimi 2 anni le cose sono un po' cambiate; le birre californiane arrivano in Italia con una discreta continuità. Nel tempo ho quindi recuperato diverse referenze per la mia cantina; e in contemporanea cerco di concedermi qualche esemplare almeno un paio di volte all'anno.

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La Devotion fa parte della linea prodotta tutto l'anno, ed inoltre è disponibile ad un prezzo decisamente più accessibile rispetto agli standard del birrificio. La solita meravigliosa etichetta, raffigura un campo con verdeggianti filari di luppolo davanti ad un edificio campestre con accanto uno religioso (forse un monastero) e un trattore in primo piano.


martedì 4 luglio 2017

Birre d'estate. Ecco 5 stili su cui puntare.

Cinque birre per affrontare al meglio l'estate e il suo torrido clima!

"Luglio col BERE che ti voglio..."...potremmo prendere in prestito la melodia di questa vecchia canzone di Riccardo Del Turco per iniziare questa prima settimana di luglio.
Giugno dal canto suo ci ha dato un assaggio delle probabili temperature che saremo costretti sopportare in questa estate!

Birre d'estate. Ecco 5 stili su cui puntare.

I telegiornali e medici ripetono come ogni anno il mantra: bere molto/non uscire nelle ore calde.
E allora conviene seguire il consiglio...uscire di sera, recarsi al pub e bere qualche birra adatta per l'estate. Eccone 5 esempi!

1) SAISON. Della storia delle saison ve ne ho parlato diffusamente in questo confronto. Negli ultimi tempi sono cresciute le interpretazioni di questo storico stile in chiave moderna, magari con luppolature massicce che in accoppiata con il lavoro del lievito, creano prodotti molto interessanti. E' il caso della Deville di Hammer, una hoppy saison piacevolmente acidula e speziata, con un finale molto secco. Provare per credere!

lunedì 3 luglio 2017

Birrificio del Ducato vende una quota a Duvel.

Era nell'aria da qualche giorno ma ora è ufficiale: Birrificio del Ducato ha venduto una quota all'industria Duvel Moortgat.
Di seguito il comunicato stampa:
BIRRIFICIO DEL DUCATO annuncia di aver scelto di intraprendere una direzione di consolidamento della propria struttura, senza voler passare dagli istituti bancari.
Si è deciso, infatti, di realizzare una sinergia con un importante gruppo di settore, che così ben comprende le dinamiche e le esigenze di un produttore di birra, ma con importanti e chiari punti di sintesi, che contraddistinguono l’accordo:

- SI CEDE UNA QUOTA DI MINORANZA, AL FINE DI POTER OTTENERE LE RISORSE NECESSARIE DA DESTINARE AL BIRRIFICIO DEL DUCATO, CHE COSI’ E’ IN GRADO DI PROGETTARE E DI REALIZZARE GLI INVESTIMENTI RITENUTI NECESSARI;
- L’ATTUALE PROPRIETA’ (GIOVANNI CAMPARI E MANUEL PICCOLI) MANTIENE MAGGIORANZA E DUNQUE IL CONTROLLO, PER ASSICURARE IL PROSEGUIMENTO DELLA IDENTITA’ DEL BIRRIFICIO DEL DUCATO, IL PROPRIO POSIZIONAMENTO,
LE MODALITA’ CON LE QUALI PRODUCE LA BIRRA E SI PONE SUL MERCATO.
L’impegno della proprietà e di tutti i collaboratori del Birrificio del Ducato,
sarà garantito e sarà ulteriormente valorizzato nel prossimo futuro.
Birrificio del Ducato ha deciso di collaborare con un partner, che ha fornito un contributo finanziario, ma che vista la sua importanza nel settore, dispone di una cultura e una tradizione di birra davvero approfondita, consapevole delle esigenze degli operatori del comparto e che dunque è in grado di aiutare a fronteggiare la crescita e gli investimenti.
L’obiettivo è creare una collaborazione che ci permetta di crescere, senza passare dalle banche. "In tutti questi anni abbiamo sostenuto la crescita della Birrificio ricorrendo a prestiti bancari e con mezzi propri", afferma il co-fondatore Manuel Piccoli. "Abbiamo raggiunto diversi obiettivi, a volte con grande difficoltà e le banche non sempre hanno capito il valore della nostra attività. Oggi vogliamo continuare ad affrontare la crescita con un partner che ha molto familiarità con il mondo della birra artigianale e ci può accompagnare nel nostro cammino. Abbiamo quindi stipulato un accordo di partnership con Duvel Moortgat ".
"Duvel Moortgat è entrato con una partecipazione di minoranza e non interverrà nelle decisioni di organizzazione e produzione", dice il co-fondatore Giovanni Campari.
"La gestione di Birrificio del Ducato rimane e rimarrà con noi fondatori: infatti Manuel e io abbiamo reinvestito nel birrificio stesso i proventi delle quote cedute".
Duvel Moortgat, fondata nel 1871, è un birrificio belga a conduzione familiare, altamente rispettato nel mondo delle birre artigianali, produce autentiche specialità come Duvel, Chouffe e Liefmans e vanta importanti partecipazioni in birrifici come Firestone Walker (USA), Boulevard (USA), Ommegang (USA), ‘t IJ (NL). Conosce pertanto le esigenze dei birrifici artigianali che cercano di produrre qualità.

Ricordo anche la legge italiana in materia che specifica cosi:
Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione. Ai fini del presente comma si intende per piccolo birrificio indipendente un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi.

Pertanto da oggi un altro storico birrificio italiano non può più essere considerato (a livello anche legale) artigianale.