Diritto d'autore..questo sconosciuto
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lunedì 29 febbraio 2016

Samuel Smith - Nut Brown Ale (per la rubrica StagioniAMO)

Febbraio è più lungo in questo 2016 bisestile, e sfruttiamo questo lunedì 29 febbraio 2016 per chiudere questo speciale StagioniAMO in onore del limone!
Il gran finale è riservato al dolce di Federica di Caffè Babilonia: biancomangiare al limone!
Vediamo quale birra abbinare.

BIRRIFICIO: Samuel Smith Brewery
BIRRA: Nut Brown Ale
STILE: Brown Ale
GRADAZIONE ALCOLICA: 5%
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 11° -13°
RANGE PREZZO: 3,5 € - 5 €







giovedì 25 febbraio 2016

Buskers - Gosebuskers

Se già da qualche tempo avete posizionato la vostra rotta verso il mare artigianale italiano avrete certamente appreso che Roma oltre ad essere capitale d'Italia, negli ultimi anni si è presa anche la palma di capitale della birra artigianale.
Alla Roma birraria appartengono esponenti di grande spicco dell'intero movimento italiano, uno di questi è certamente Mirko Caretta.
Nasce come fotografo e si fa spazio nel mondo artigianale collaborando inizialmente, come fotografo appunto, con Leonardo Di Vincenzo di Birra del Borgo e Luigi Serpe di Maltovivo.
La birra artigianale prende sempre di più piede nella sua vita tanto che nel 2007 decide di aprire un beershop in zona Marconi, a Roma chiaramente. Il nome è d'impatto: Bir&Fud Bottega e diventa in poco tempo un vero e proprio riferimento per l'appassionato romano e non solo.

Qualche anno più tardi, nel 2011, avvia il primo birrificio itinerante italiano, assieme all'amico Marco Chiossi, con l'intento di produrre birre in giro per l'Italia. Nascono i Buskers! Come gli artisti di strada, a cui il nome si riferisce, anche loro si muovono in lungo e in largo per produrre la propria arte: fare birra!
Siamo ai primordi delle beerfirm, ma le basi di un progetto solido ci sono fin da subito e il successo arriva immediatamente.
Nel 2013 decide di aprire un locale che porti il nome del progetto e che ospiti non solo le proprie produzioni ma anche un'attenta selezione di birrifici italiani e stranieri, naturale prolungamento del grande lavoro iniziato con il beershop.

martedì 23 febbraio 2016

Brasserie De La Senne - Zinnebir (per la rubrica StagioniAMO)

Eccoci giunti al terzo appuntamento di questo febbraio targato StagioniAMO.
Le regole le sapete ormai; l'ingrediente del mese è il limone e nelle scorse puntate abbiamo scoperto antipasto e primo piatto.
Il secondo piatto è affidato a Patrizia del blog Qualcosa di buono, che per l'occasione veste i panni della special guest del mese.
Ci ha aperto la sua cucina con delle sfiziosissime polpettine al limone! Scoprite ricetta e dettagli su come realizzarli a questo link, nel frattempo preparo bicchiere e birra...

BIRRIFICIO: Brasserie De La Senne
BIRRA: Zinnebir
STILE: Belgian Ale
GRADO ALCOLICO: 6% alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 5°-7°
RANGE PREZZO: 3.00 €- 4.00 €



lunedì 22 febbraio 2016

A tu per tu con...Paolo Strano di Vale la Pena

Secondo appuntamento di febbraio con la rubrica "A tu per tu con...".
Oggi voglio parlarvi di una storia di solidarietà unita alla buona birra artigianale.

Il progetto Vale la Pena nasce nel 2014 ad opera della Onlus Semi (di) Libertà, con il cofinanziamento del Ministero dell'Università e della Ricerca e il Ministero della Giustizia, ed ha come mission quella di avviare alcuni detenuti del carcere romano di Rebibbia all'inclusione sociale al fine di contrastarne le recidive.
I detenuti ammessi al lavoro esterno che prendono parte a questo progetto, utilizzano, assieme agli studenti, un impianto situato nei locali dell'Istituto Tecnico Agrario "Emilio Sereni" di Roma.
Alcuni fra i maggiori birrai italiani hanno voluto dare il proprio apporto al progetto, collaborando con i detenuti al fine di creare birre di grande qualità.
Le birre prodotte sono ben dodici e riprendono altrettanti stili. I nomi delle birre sono chiaramente in tema con il progetto; esistono quindi ad esempio, l'american pale ale "Fai er Bravo" fatta con Orazio Laudi del birrificio Turan, la golden ale "Er fine pena" realizzata con Marco Meneghin di Birra Stavio oppure la "Drago'n Cella" brassata in collaborazione con Luigi Schigi D'Amelio di Extraomnes.


La scorsa settimana questo progetto ha ricevuto un importante riconoscimento a livello europeo nell'ambito del contest Transition. I vertici comunitari infatti hanno considerato Vale la Pena un esempio di buona pratica nonchè un format da esportare in altre realtà continentali.
Insomma, una delle poche volte in cui il nostro paese viene preso come modello dal resto della comunità europea.

Il fondatore di questo progetto, nonchè co-fondatore e presidente della onlus Semi (di) Libertà è Paolo Strano con il quale ho scambiato qualche chiacchiera.
Ecco cosa mi ha raccontato.

mercoledì 17 febbraio 2016

La Trappe - Witte Trappist (per la rubrica StagioniAMO)

Dopo aver aperto le danze con l'antipasto di Marzia, fiondiamoci subito di nuovo a tavola e gustiamoci il primo piatto proposto da Teresa di Crumpets&Co..

Ci ha preparato un freschissimo risotto di mazzancolle al limone, re di queste mese di StagioniAMO!
Vediamo un pò quale birra stappare!


BIRRIFICIO: Brouwerij de Koningshoeven
BIRRA: La Trappe Witte Trappist
STILE: Witbier
GRADO ALCOLICO: 5.5% alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 4°-6°
RANGE PREZZO: 2.70 €-3.50 €







lunedì 15 febbraio 2016

Extraomnes - Synesthesia

Di Schigi (al secolo Luigi D'Amelio) e delle sue meravigliose creazioni vi ho già parlato in diverse occasioniIl suo progetto fu raccontato da queste pagine con la sua birra più rappresentativa, la Zest, che è anche una delle mie birre italiane preferite in assoluto.

Dici Extraomnes e subito ti viene in mente la mano belga che connota le sue maggiori produzioni. Del resto si è guadagnato la palma di Birraio dell'Anno nel 2013 sopratutto grazie alle sue interpretazioni di stili storici belgi in chiave decisamente moderna.
Negli ultimi due anni però, da Marnate hanno voluto cimentarsi in birre decisamente fuori dai territori spiccatamente belgi. Sono arrivate ad esempio una american pale ale, la Yanqui, e una particolarissima old ale, la Dram. Accanto ad un ritorno al primo amore Belgio, avvenuto con la Bière de Garde (che è l'unico stile di birra francese, tipico della zona nord al confine con il Belgio) che ancora non riesco ad intercettare nella preistoria birrosa (leggere uno sfogo qui) dove affannosamente sguazzo per buona parte dell'anno, a fine dicembre è arrivata una imperial stout prodotta con caffè e passata in botti ex-barolo.
In verità una imperial stout al caffè in casa Extraomnes già esiste,e non potrebbe essere altrimenti visto che il birrificio si trova all'interno della torrefazione El Mundo, ed è la Donker.

mercoledì 10 febbraio 2016

Assaggi di Amager Bryghus

Amager Bryghus è un'isola a sud di Copenhagen che dal 2007 è divenuta la casa dell'omonimo birrificio guidato da due amici, Jacob Storm e Morten Lundsback, con alle spalle una decina di anni di homebrewing.
In poco tempo le birre di Amager si sono guadagnate un posto nel cuore non solo degli abitanti dell'isola ma anche di tutta la Danimarca.
Come spesso accade molte delle produzioni di questi birrifici scandinavi arriva alla ribalta internazionale grazie alle classifiche di Ratebeer. Ed è proprio il discussissimo sito di rating che più volte ha incoronato il birrificio danese come migliore della Danimarca.

Del resto alla Amager non hanno mai nascosto il loro interesse verso certe dinamiche, tanto da dedicare diverse birre ad uno dei raters più attivi della scena mondiale, Henrik Papsø aka Papsoe, che dopo qualche tempo sarebbe diventato il responsabile della comunicazione del birrificio!

Il mio incontro con Amager avvenne qualche anno fa grazie ad una bottiglia di Sloth, un'american pale ale, facente parte della Sinners Series, ossia una linea di sette birre dedicate ai sette vizi capitali. Per omaggiare l'accidia i ragazzi di Amager avevano deciso di usare un solo malto e un solo luppolo dedicando al settimo vizio capitale questa birra che raffigura in etichetta Sloth, il famoso personaggio dei Goonies!


martedì 9 febbraio 2016

A tu per tu con...Marco Tripisciano di Mondo Birra

"L'uomo che non si preoccupa della birra che beve, potrebbe anche non preoccuparsi del pane che mangia..."
Musica e parole (vista la concomitanza con l'inizio di Sanremo XD ) di Marco Tripisciano.
Marco ha iniziato a preoccuparsi di birra ben 15 anni fa, quando l'Italia era ai primordi birrari.
Appena accesa l'inesauribile fiamma della buona birra, Marco ha iniziato ad alimentarla a suon di bevute in giro per l'Italia.
Era il 2003 quando ha deciso di mettere in piedi un sito, Mondo Birra, interamente dedicato a questa bevanda. Un sito che ancora oggi risulta essere una delle fonti principali per appassionati ed avventori.
Una raccolta di informazioni, segnalazione di eventi e persino una sezione dedicata ai vari beershop sparsi per lo Stivale. Un lavoro encomiabile che lo ha portato a diventare uno dei punti di riferimento per la divulgazione della birra artigianale italiana.

Con Marco ho scambiato quattro chiacchiere coinvolgendolo nell'appuntamento di febbraio con la rubrica "A tu per tu con...".
Scoprite cosa ci siamo detti.

lunedì 8 febbraio 2016

Baird Beer - Rising Sun Pale Ale (per la rubrica StagioniAMO)

Non vi sarete mica dimenticati di StagioniAMO???
Spero proprio di no visto che dopo il gennaio di pausa è tornato più ricco e gustoso che mai!

La formula è sempre la stessa: le mie amiche foodblogger, Marzia, Federica e Teresa, scelgono un ingrediente al mese e ci costruiscono un intero menu a tema!
Periodicamente poi StagioniAMO offre la possibilità ad altri foodblogger di proporre la propria ricetta a tema, partecipando come special guest.
Cosa ci faccio io in mezzo a loro? Beh amano cucinare e mangiare bene, ma anche bere buona birra!
Ecco che entro in scena io!
Scelgo personalmente le birre che a mio avviso si sposano con i loro piatti!

Partiamo subito senza perderci in troppe chiacchiere (anche se è il periodo ideale per questo dolce), presentandovi l'ingrediente che apre il 2016 di StagioniAMO: il limone!

Marzia ci propone una delizia come al suo solito. Trovate qui la sua ricetta per realizzare polpettine di quinoa, feta e pomodori secchi al limone.
Io nel frattempo riprendo le buone abitudini e apro il frigo per scegliere la birra!

BIRRIFICIO: Baird Brewing Company
BIRRA: Rising Sun Pale Ale
STILE: American Pale Ale
GRADO ALCOLICO: 5.1% alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO:6°-7°
RANGE PREZZO: 4.00 €-5.50 €








martedì 2 febbraio 2016

I paradossi dei miei conterranei.

Disclaimer.
Questo articolo è scritto di getto, senza filtri e senza censure.Se qualche mio conterraneo si sente offeso non è un problema mio.
Racconto solo i fatti.


Quando abiti in una provincia birrariamente (e non solo) dimenticata da Dio certe cose non ti sorprendono più di tanto.
Quando sei consapevole che la tua zona nel 2016 vive ancora in una sorta di brodo primordiale (a voler essere buoni) della birra artigianale, non ti aspetti che Stone scelga di aprire un brewpub sotto casa tua.
Sei rassegnato alla dimensione mediocre con cui sei costretto a scontrarsi tutti i giorni, da anni.
Ormai ti sei fatto l'abitudine, ma rimane pur sempre una cosa che non ti va a genio.

Da quando la birra ha preso il sopravvento totale della tua vita, ne hai viste di tutti i colori e sentite altrettante.
All'inizio della decade degli anni 2000 ti divertiva andare il sabato pomeriggio in giro per centri commerciali e negozi di alimentari sperduti a cercare una Chimay Blue.
Ti piaceva l'emozione di scoprire una bottiglia di birra artigianale nelle retrovie di uno scaffale impolverato.
L'animo umano però è colmo di speranza, sempre e comunque, e seppure sai bene che è utopico credere che nel giro di poco tempo apriranno locali di grande livello, sai bene anche che il piattume prima o poi sarà smosso.
Povero stolto!

lunedì 1 febbraio 2016

Ægir / Beavertown - Bæver Double White IPA

Terzo appuntamento consecutivo con il Tasting Moment., non era mai capitato da quando ho introdotto questa rubrica che si occupa delle singole bevute!

La mitologia norrena ci svela che Ægir era uno degli dèi adorati dai vichinghi, era il dio del mare precisamente e soprattutto inventore della birra!
Narrano le leggende che egli era solito bere birra nella sua dimora assieme ad altri dèi appartenenti alle forze del cielo e della guerra, detti anche Æsir!

Nel villaggio norvegese chiamato Flåm, di 500 anime circa, nel 2011 parte l'avventura del microbirrificio Ægir, chiamato così appunto in onore dell'antica divinità adorata dalla gente di quei luoghi,
Al timone del birrificio con annesso brewpub vi è uno dei primi homebrewer norvegesi che iniziò a produrre birre già diversi anni prima, nel 2004.
Il birrificio affianca alle immancabili Ipa e sorelle anche diverse birre di stampo tedesco, come una marzen, una bock, una scelta abbastanza inusuale fra i birrifici scandinavi che spesso si specializzano sul trittico ipa-double ipa-imperial stout.
All'attivo ha anche una manciata di collaborazioni ed è di una di queste che voglio parlarvi, quella con il birrificio inglese Beavertown, con al timone Logan Plant, figlio del celeberrimo Robert Plant dei Led Zeppelin.