Diritto d'autore..questo sconosciuto
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lunedì 30 novembre 2015

Un venerdì nero con Beer Here e Lervig

Lo avrete certamente letto in lungo e in largo la scorsa settimana.
Ne hanno parlato giornali, tg e qualsiasi altro organo di informazione.
Sto parlando del famigerato Black Friday che è caduto venerdì 27 novembre.
Di cosa si tratta? 
Non è una vera e propria festa ma segna, sopratutto in America, l'inizio dello shopping natalizio e coincide con il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento.
Apprendo che l'origine del nome è incerta. 
C'è chi sostiene sia riferito alle strade trafficate di Philadelphia che si congestionano maggiormente in prossimità del Thanksgiving Day, e chi invece sostiene sia relativo alle annotazioni contabili dei commercianti che segnavano in nero appunto i guadagni che aumentavano in quel giorno particolare dell'anno. Verità, leggende o bufale poco importa; da qualche anno a questa parte è una ricorrenza che abbiamo importato anche noi in Italia. Le maggiori catene di prodotti elettronici mettono in piedi campagne di sconti per invogliare gli acquisti. Anche sui siti di e-commerce la cosa è molto sentita, Amazon ad esempio ha piazzato diversi prodotti in sconto...
Ma cosa c'entra la birra in tutto questo?
Apparentemente nulla se non che esiste qualche esemplare di birra che porta questo nome, tipo questa, ma ancora di più perchè negli ultimi anni si sono moltiplicati gli eventi in tema di birre scure.
Insomma null'altro che una buona occasione per stappare qualche mostro nero.
Ed è quello che ho fatto anche io.

giovedì 26 novembre 2015

Thornbridge Brewery - Cocoa Wonderland

Oggi andiamo a stappare una curiosa collaborazione fra un birrificio e un negozio di cioccolata!
Come potete immaginare ci troviamo di fronte ad una birra che fa del cioccolato la sua arma vincente.
Facciamo qualche passo indietro.
La storia di Thornbridge non devo certo raccontarvela io, si è scritto in lungo e in largo.
Stiamo parlando di uno dei migliori birrifici inglesi degli ultimi anni che nel tempo è cresciuto in maniera esponenziale affermandosi anche all'estero. Un birrificio che per un breve periodo ha parlato italiano, grazie all'opera del talentuoso Stefano Cossi in sala cottura, e scozzese grazie a Martin Dickie che poi ha proseguito la sua strada fondando una certa BrewDog con il suo amico James Watt.

Situato attualmente a Bakewell, nel Derbyshire, la Thornbridge Brewery nel 2015 ha festeggiato il decimo anno di attività con tanto di indicazione sulle etichette e sui tappi.
Dieci anni di successi, medaglie e riconoscimenti vari in patria e nel resto di Europa. Dieci anni di grandi birre e una costanza produttiva invidiabile.
Da diversi anni ormai possiamo trovarle stabilmente nei nostri beershop con un rapporto qualità/prezzo decisamente conveniente calcolando che parliamo di bottiglie da 50 cl.

mercoledì 25 novembre 2015

Tris di birre italiane con Toccalmatto e Canediguerra!

Ultimamente mi sto concedendo qualche produzione italiana con più costanza, non che dalle mie parti sia cambiato qualcosa a livello di reperibilità...abbiamo sempre vagonate di MikkellerTo Øl BrewDog ma zero italiane; ma perchè sono riuscito a reperire qualche bottiglia a buon prezzo sopratutto di produttori che volevo riprovare.

La prima birra di cui voglio parlarvi è la prima produzione di Canediguerra, la Bohemian Pilsner.
Vi ho raccontato della storia di Alessio "Allo" Gatti in questa occasione.
Mi limiterò quindi a dire che partire subito con una bassa fermentazione è stata un'idea coraggiosa per una serie di ragioni. In primis perchè il mercato è certamente più orientato alle mode luppolate americane, in seconda battuta perchè notoriamente di basse fermentazioni ne abbiamo pochi esempi eccelsi in Italia per una serie svariata di fattori.
Il merito di Allo è stato quindi quello di usare la sua bravura per creare una birra beverina che facesse in un certo senso riscoprire questo stile, che nella moderna concezione di birra craft è relegato in un piano decisamente secondario. Come le altre due birre di Canediguerra che ho acquistato, anche questa riesce a unire la qualità ad un prezzo conveniente per il consumatore.

martedì 24 novembre 2015

In Sicilia c'è fermento: Birra Trimmutura!

Qualche giorno fa ricevo una email da parte di un grande appassionato siciliano che era giunto sul mio blog leggendo qualche articolo trovato in rete.
Dopo qualche chiacchiera scambiata virtualmente mi comunica che ha scelto Diario Birroso per presentare al mondo la sua creatura appena nata.
Si tratta di un progetto tutto siciliano, composto da quattro amici uniti dalla passione per la buona birra e per il proprio territorio.
Ovviamente io sono stato ben felice di ascoltarlo e raccontarvi la sua storia, la storia di Birra Trimmutura!
La Sicilia è terra di vini, nero d'avola e zibibbo, di arancini e cannoli, arance e fichi d'india!
Ora si appresta ad essere anche terra di buona birra artigianale!
I quattro amici di Trimmutura sono Rosario Inzerillo, Dario Amedeo Martino, Ambrogio Orlando e Angelo Siragusa. E' proprio con lui che ho chiacchierato ed è lui che vi presenterà il progetto Trimmutura.
Mettetevi comodi: si va a Palermo!


lunedì 23 novembre 2015

Brasserie d'Achouffe - Houblon Chouffe (per la rubrica StagioniAMO)

Oggi mi cimento in un insolito abbinamento.
Mai provato prima d'ora un piatto vegano ma l'idea di Alice di Ricettevegolose è davvero accattivante! E la birra è così versatile che si abbina a qualsiasi piatto!
Basta saper scegliere ovviamente, ma il matrimonio perfetto potrebbe essere dietro l'angolo senza che ce ne accorgiamo!
La sua creazione per il secondo piatto del mese di StagioniAMO è un cartoccio di porri, tofu e ovviamente melograno, ingrediente di questo mese.
Mentre scoprite come realizzare la sua ricetta qui, io apro il frigo e vi mostro la carta d'identità della birra prescelta che preciso NON è vegana.

BIRRIFICIO: Brouwerij D'Achouffe
BIRRA: Chouffe Houblon
STILE: Belgian IPA
GRADO ALCOLICO: 9 % alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6° - 8°
RANGE PREZZO: 2.50€ - 3.50 €




Brouwerij De Glazen Toren - Cuvée Angélique

Torna il Tasting Moment e oggi vi porta in Belgio, precisamente ad Erpe-Mere, cittadina di circa 20.000 abitanti sita nella provincia fiamminga delle Fiandre Orientali.
Jef van den Steen, Dirk De Pauw e Mark De Neef l'11 novembre del 2004 danno vita alla Brouwerij De Glazen Toren, la torre di vetro, il cui nome è anche quello della via, Glazentorenweg 11, dove sorgono gli impianti produttivi.
I primi due sono appassionati e studiosi di birra di lungo corso, e già alla fine degli anni '80 hanno iniziato ad armeggiare con i pentoloni in casa. 
Con il passare del tempo oltre ad affinare la tecnica produttiva hanno seguito a Gent un corso specializzato sulla produzione di birra, ottenendo il diploma nel 1994.
Le birre regolarmente prodotte ed imbottigliate sono quattro, tutte ad alta fermentazione che coprono diversi stili tradizionali belgi, dalla blanche alla tripel. Ad questa base si aggiungono due birre stagionali, una natalizia, la Canaster e una primaverile, la Lente Bier.
Le bottiglie sono tutte da 75 cl e tutte avvolte da una elegante carta. I tappi inoltre riportano il simbolo del birrificio di colore diverso a seconda dalla birra.
Insomma dalle parti di Erpe-Mere ci tengono alla forma oltre che alla sostanza.
Il birrificio è molto attento anche alle esportazioni, l'Italia, gli Stati Uniti, Australia e Giappone possono godere delle delizie brassicole prodotte da De Glazen Toren. Che in patria non abbiano la dovuta attenzione?
Nemo propheta in patria, in tal caso siamo ben contenti di ospitarle sui nostri beershop.


venerdì 20 novembre 2015

A tu per tu con...Stefano Ricci


Secondo appuntamento con la rubrica che vi racconta la birra da un altro punto di vista, diverso da quello del consumatore appassionato!

L'ospite di "A tu per tu con... è Stefano Ricci, uno dei massimi esperti di birra artigianale che abbiamo attualmente in Italia.
Beer hunter di lungo corso, degustatore professionista di II livello Unionbirrai, giudice di svariati concorsi di homebrewing, giudice di Birra dell'Anno 2007, docente ai corsi di formazione in tema di birra, ha scritto memorabili pezzi per Il Cucchiaio d'Argento. Attualmente scrive su Vinix e sul periodico Fermento Birra Magazine. Dulcis in fundo ha un proprio blog, Lo-Fi Brews, nel quale racconta i suoi esperimenti casalinghi.
Ora basta presentazioni e scoprite cosa ci siamo detti.

giovedì 19 novembre 2015

Drink Moor Beer!

Siamo a Bristol, nella contea di Somerset, nella parte sud-ovest dell'Inghilterra.
Qui sorge uno dei birrifici inglesi più interessanti e solidi, che hanno contribuito alla new wave brassicola inglese lasciando spazio anche alla tradizione.
L'avventura inizia nel 1996 ad opera di Freddy Walker che avvia il progetto Moor in un vecchio caseificio. Le birre prodotte hanno un immediato successo e iniziano a vincere numerosi premi nei concorsi nazionali ma questo non basta a far entrare in crisi il birrificio che viene rilevato nel 2007 dai californiani Maryann e Justin Hawke.



martedì 17 novembre 2015

Industriale vs. artigianale. Quando il pesce grande mangia il pesce piccolo.

La notizia rimbalzata ieri dagli States è di quelle che lasciano il segno: il colosso del vino Constellation Brands entro fine anno acquisirà Ballast Point.
Per capire il motivo di tanto rumore occorre fare un passetto indietro.
Prima di tutto si deve presentare il pesce grande, ossia la Constellation Brands, gruppo dedito principalmente al mondo del vino e degli spirits, ma già titolare delle vendite della birra messicana più famosa al mondo, la Corona Extra.
Il pesce piccolo invece è Ballast Point, birrificio craft americano certamente fra i più solidi ed interessanti. Orde di raters europei farebbero carte false per stappare la loro celeberrima Sculpin Ipa o la mastodontica imperial stout Victory At Sea.
E dopo questa notizia son convinto che orde ancora più numerose inizieranno la gara a chi trova la Ballast Point prodotta prima dell'acquisizione, "quella ovviamente più buona e diversa".

L'andazzo che si sta prendendo negli Stati Uniti è, però, davvero preoccupante, sopratutto nell'ultimo anno infatti abbiamo assistito all'acquisizione di alcuni dei birrifici artigianali più promettenti del panorama  a stelle e strisce. Mi viene in mente Firestone Walker che è passata in mano alla belga Duvel Moortgat, Elysian invece nelle mani del colosso mondiale Ab-InBev, ma anche Founders che è per il 30% del gruppo industriale spagnolo di Mahou San Miguel.



lunedì 16 novembre 2015

Birra artigianale al supermercato? Si, con qualche accortezza.

È uno dei messaggi che puntualmente mi arriva su whatsapp.
Amici e conoscenti che si recano al supermercato a fare la spesa e fotografano lo scaffalone dedicato alle birre con la fatidica domanda: quale prendo?
La birra artigianale ormai è stata sdoganata e si può trovare anche nella grande distribuzione, ma è sempre conveniente prenderla?
Cerco di darvi qualche dritta di massima per evitare spiacevoli sorprese.
Partendo dal presupposto che non sempre c'è bisogno di spendere un patrimonio per bere una buona birra, e sopratutto nella quotidianità se non avete il beershop sotto casa può essere comodo avere comunque una buona compagna birrosa per cena senza fare chilometri.
Ormai ogni grossa catena appartenente alla GDO ha minimo una decina di referenze artigianali.
Ovviamente siamo lontani dai numeri e dall'ampiezza dell'offerta che hanno a disposizione gli appassionati americani nei loro negozi di alimentari, ma è già qualcosa, sopratutto se siete ancora alle prime pinte artigianali.
USA
Non vi troverete certo davanti scaffali tipo questo in foto, e se li trovate fatemi un fischio che arrivo con il furgone a fare spese pazze. Ma qualcosa di buono c'è sicuramente.
Partiamo subito allora con i miei consigli per gli acquisti.

venerdì 13 novembre 2015

Brouwerij Verhaeghe Vichte - Duchesse de Bourgogne (per la rubrica StagioniAMO)

Siamo giunti già al primo piatto dio questo nuovo mese di StagioniAMO.
A novembre abbiamo visto che l'ingrediente principe della rubrica è il melograno, frutto che solo qualche anno fa era relegato ad un ruolo prettamente decorativo in cucina, mentre negli ultimi anni i suoi consumi hanno vissuto una rapida impennata.
Basta girare nei bar e io già mi ero accorto di questo moltiplicarsi del famoso succo di melograno, che costa come l'oro al bar, ma promette di avere effetti benefici per la salute.
Sfogliando il Sole24Ore qualche giorno fa poi ho beccato addirittura un articoletto dedicato a questo frutto, il che mi fa pensare che l'ascesa del melograno è stata trionfale.
Ma veniamo alle nostre cucine e alle nostre tavole.
Federica di Caffè Babilonia si è occupata del primo piatto e ha creato un delizioso risotto gorgonzola e melagrana! Andate a scoprire la ricetta qui.
Prosegue invece il mio momento nostalgico verso alcune produzioni storiche belghe.
Ecco la birra che ho pensato di bere in abbinamento al piatto.

BIRRIFICIO: Brouwerij Verhaeghe Vichte
BIRRA: Duchesse de Bourgogne
STILE: Flemish Red Ale
GRADO ALCOLICO: 6,2 % alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6° - 8°
RANGE PREZZO: 2.50 € - 3.50 €







giovedì 12 novembre 2015

Pizza e Birra

Pizza e birra sono il binomio culinario certamente più diffuso e di immediata fruizione.
Un abbinamento veloce e gustoso che per molti è insostituibile.
Se dici pizza necessariamente dici anche birra.
Dalle mie parti vi è persino un modo di dire che riporto testualmente, <<sim ascit a pizz e birr>>, per indicare una situazione che da formale è divenuta informale e conviviale. Come una spensierata sera in pizzeria insomma!
Eppure qualcuno del mondo enologico storce il naso di fronte questo abbinamento "istituzionale", sostenendo che il cumulo dei lieviti (della birra e della pizza), non sia proprio il massimo.
Onestamente io non bevo vino in generale ma mai mi sono sognato di berne un calice in accompagnamento alla pizza. Potrei sempre provarci...ma anche no!
De gustibus non disputandum est, in ogni caso.

lunedì 9 novembre 2015

Buxton/Omnipollo - Yellow Belly

Dopo un bel periodo di pausa torna il Tasting Moment.
Non che in questi mesi di assenza non abbia bevuto birre degne di nota, anzi...tuttavia ho cercato di accorparle parlandone in un unico post.

Fa ingresso nella rubrica un nuovo stile, quello delle Imperial Russian Stout.
Si tratta di birre forti, nate in Gran Bretagna, patria delle porter prima e delle stout poi. Si narra che lo zar russo Pietro Il Grande, nelle sue sortite nella capitale londinese rimase folgorato da queste delizie brassicole tanto da volerle anche alla sue corte. Da qui nacque l'esigenza di aumentarne il grado alcolico per conservarle al meglio durante i viaggi verso Mosca.
La craft beer revolution ha riportato in auge anche questo stile e, come spesso è accaduto in questa rivoluzione, l'idea di partenza è stata superata e lo stile storico quasi stravolto.
Il neofita che si avvicina oggi al mondo della birra crede che le Imperial Stout siano da considerarsi tali solo se hanno un titolo alcolemico superiore ai 10 gradi. Questo è il risultato della deriva americana e sopratutto scandinava di questo meraviglioso stile. Nulla da eccepire, sia chiaro, io adoro questi esemplari, ne sono un gran bevitore, ma mi preme sottolineare che nella classica Inghilterra ci sono decine di esempi meno muscolari ma nondimeno ottimi e forse più vicini alle tradizionali imperial stout; tanto per citarne uno la Samuel Smith's Imperial Stout, 7° di equilibrio e delizia.
Dopo questa breve ma doverosa introduzione sullo stile torniamo ad interessarci alla birra oggetto del Tasting Moment. Una collaboration beer fra uno dei birrifici più interessanti dell'Inghilterra, Buxton, e uno dei birrai gipsy più folli che il nord Europa ci ha regalato, Henok Fentie di Omnipollo.
Se di lui e del suo progetto vi ho parlato in maniera approfondita in questa occasione, merita invece un fugace excursus il birrificio inglese.

venerdì 6 novembre 2015

Rodenbach Grand Cru (per la rubrica StagioniAMO)

Archiviato il mese di ottobre con il suo splendido menu a base di castagne, diamo il benvenuto a novembre!!
Le amiche foodblogger di StagioniAMO hanno individuato ancora una volta un ingrediente molto particolare e gustoso: il melograno!!
Teresa di Crumpets&Co. apre il menu con la sua insalata con valeriana, feta, avocado, noci e ovviamente melograno! Un antipasto troppo interessante per non essere riproposto nelle vostre cucine! Scoprite come realizzarlo a questo indirizzo!
Ecco cosa potete bere in accompagnamento.

BIRRIFICIO: Brouwerij Rodenbach
BIRRA: Rodenbach Grand Cru
STILE: Flemish Red Ale
GRADO ALCOLICO: 6 % alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6° - 8°
RANGE PREZZO: 2.80 € - 4.00 €



martedì 3 novembre 2015

Assaggi di Birra dell'Eremo

Dall'Eremo di Assisi, il cantico di un'arte sconfinata, di una birra che dà un nuovo sapore alla tradizione.


È questo l'incipit presente sul sito ufficiale di Birra Dell'Eremo.

Uno sito fra i più curati che abbia mai visto fra i birrifici artigianali italiani che fa presagire che dalle parti dell'Eremo di Assisi nulla è lasciato al caso.

L'avventura di Birra Dell'Eremo inizia nell'estate del 2012 dalle menti di Enrico Ciani, il birraio, e Gertrude Salvatori Franchi che danno vita a questo progetto brassicolo a Capodacqua di Assisi, frazione del comune umbro che ha dato i natali al patrono d'Italia San Francesco.


lunedì 2 novembre 2015

Il futuro è della lattina!

Yes, we CAN!

Mi sono permesso di scomodare lo slogan simbolo della vittoria di Barack Obama alle elezioni presidenziali americane perchè l'argomento è di quelli importanti ma spinosi.
Non c'entra la politica come si intuisce anche dal titolo dell'articolo. Oltre al verbo potere, la parola can significa lattina; ed è di lei che voglio parlare.