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lunedì 15 gennaio 2018

Mikkeller - Beer Geek Brunch Weasel (Highland Edition) 2009

Approda sul blog una delle birre storiche della beerfirm danese Mikkeller, la Beer Geek Brunch Weasel nella sua versione invecchiata in botti di whisky.

Non sono mai stato un fan del mondo di intendere birra di Mikkeller, gipsy brewer più famoso al mondo che ha creato un vero e proprio impero.
Non essere fan non vuol dire non averne mai bevute, anzi; e sopratutto non vuol dire non apprezzare prodotti di punta. Il successo imprenditoriale di Mikkel Borg Bjergsø, replicato (o quantomeno tentato) con To Ol e Evil Twin (si, sono figli della stessa idea imprenditoriale, quindi se boicottate le birre di Mikkeller e bevete le altre , siete in epic fail) passa anche per il successo di una birra in particolare, la Beer Geek Breakfast.
Mikkeller - Beer Geek Brunch Weasel (Highland Edition) 2009 birra recensione

Era il 2005 quando Mikkel e l'allora socio Kristian Klarup Keller decisero di creare una oatmel stout intensa e corposa. Così ricorda lo stesso Mikkel: "Volevamo combinare tutti i migliori aromi di ogni cereale che stavamo studiando e garantire la presenza del 25% di avena, dal momento che volevamo aggiungere grande corpo e cremosità alla nostra birra". Il risultato tuttavia non li soddisfò del tutto, così Mikkel contattò Alesmith, birrificio americano autore della famigerata Speedway Stout, e decise di aggiungere del caffè alla ricetta, che prevede fra l'altro un grist di malti composto da pilsner, smoked, caramunich, brown, pale chocolate, chocolate e come detto avena, oltre che una ricca luppolatura affidata a Centennial e Cascade. Nasce così la Beer Geek Breakfast, ricca oatmeal stout di 7,5 gradi alcolici che irrompe sul mercato in maniera deflagrante. Il successo di questo mostro nero è il punto di svolta per la creatura di Mikkel che decide di cavalcare l'onda e di mirare ad un target ben preciso, i geek/nerd della birra.


Il boom di molti birrifici scandinavi si deve anche a questa frangia estrema di appassionati che fanno  a gara per accaparrarsi le release più rare di birre e birrifici, muovendo un mercato che ai birrifici stessi frutta bei profitti.
Come si cattura un target di pubblico che chiede sempre birre nuove e release speciali? Semplicissimo, producendo millemila variazioni della stessa birra, invecchiandole in botti ed utilizzando ingredienti più strani.
Prende così vita una serie infinita di sorelle, fra cui la Beer Geek Brunch, versione imperializzata della sorella che di maggiore ha ormai solo l'età anagrafica.
I gradi alcolici sono oltre 10 e contare le varie versioni inizia a diventare complesso senza l'aiuto di database storici come Ratebeer o Beer Advocate. Una delle versioni più costose della serie Beer Geek è la Weasel, prodotta con caffè Kopi Luwak, ossia il caffè più costoso al mondo.
Il perché del prezzo esagerato è presto spiegato. Si tratta di un caffè prodotto da bacche ingerite, parzialmente digerite e successivamente defecate dallo zibetto comune delle palme, piccolo animaletto originario dell'Indonesia. Un prodotto a dir poco singolare insomma!
Ovviamente anche della Beer Geek Brunch Weasel esistono diverse versione fra cui quella che sono andato a pescare io. Brassata nel 2009 presso gli impianti di Nogne, riposa per oltre 3 mesi in botti ex whisky Highland. L'etichetta reca la scadenza del 2012 ma il piacere di sperimentare l'invecchiamento di birre di questo tipo, mi ha portato a stapparla ben 6 anni dopo la sua scadenza legale.
Mikkeller - Beer Geek Brunch Weasel (Highland Edition) 2009 birra recensione
Se fate qualche giro nel sottobosco del mercato secondario e nel mondo geek, noterete che questa birra è molto ambita arrivando a costare circa 160 dollari. Una vera e propria whale, per dirla in gergo geek-tecnico. Tale termine viene utilizzato infatti in riferimento a birre poco reperibili il cui valore schizza alle stelle. Il riferimento è, come facilmente intuibile, alla caccia alle balene, nella fattispecie alla balena più famosa al mondo: Moby Dick!

Al netto di queste info, una mia personale considerazione: si può arrivare a spendere quasi 200 dollari per una birra che potenzialmente potrebbe non essere più al top della forma? Me lo sono chiesto mentre toglievo la ceralacca dal collo del mio esemplare..."forse mi conveniva scambiarla con qualche americano?"

I timori di ritrovarmi una birra decisamente andata c'erano ed erano forti e anche parzialmente fondati, si tratta pur sempre nel campo della sperimentazione quando si parla di invecchiamento.
Mikkeller - Beer Geek Brunch Weasel (Highland Edition) 2009 birra recensioneAndiamo a versarla allora, nera con qualche nuance bruna, schiuma quasi inesistente, merletti di color caffellatte ai bordi del bicchiere. Il naso ovviamente ha perso intensità ma conserva ancora un bel ventaglio aromatico e anche una discreta pulizia. C'è subito una nota abbastanza netta di liquirizia, sbuffi affumicati e una nota legnosa ed alcolica. Ovviamente non è tutto perfetto e si scorgono punte di salsa di soia e lievi accenni di carne che tuttavia rimangono tranquillamente in disparte senza inficiare l'aroma. In bocca è praticamente quasi piatta, la consistenza è oleosa e il corpo è pieno.  Torna la liquirizia, ovviamente il caffè e il cioccolato, il legno e una leggera nota affumicata. Anche la bevuta regala qualche declinazione poco piacevole, di nuovo salsa di soia e fondo di caffè e persino qualche suggestione salina. Il finale conserva ancora una bella dose di amaro da tostature e una gradevole acidità da caffè.
Birra che ha certamente superato il suo apogeo ma che ci sfida a lasciarla in cantina ancora qualche anno (ne abbiamo un'altra) per valutarne ancora di più il cambiamento, che sia evoluzione o involuzione.
Bellissimo esperimento, didattico e utile; e bevuta che certamente ci ha lasciati una buona soddisfazione.
Da rifare quanto prima.

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