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lunedì 13 ottobre 2014

EurHop 2014: una settimana dopo.

Passata l'emozione, passata la sbornia..quale migliore argomento per iniziare a scrivere il mio diario birroso virtuale?

Parlo della seconda edizione di EurHop, il salone internazionale della birra artigianale che ha ospitato migliaia di appassionati e addetti ai lavori. Luogo e data dell'evento sono stati il meraviglioso Salone delle Fontane sito all'Eur (Roma) e il weekend passato, ossia 3-4-5 ottobre.

Inutile dire l'hype che l'evento ha generato agli appassionati di tutto il mondo sin da quando sul sito ufficiale sono apparse le prime informazioni ufficiale. Cinquanta birrifici di tutto il mondo e oltre 300 birre sono state un richiamo irrinunciabile per me. Così armato di biglietti del treno in netto anticipo sono giunto nella Capitale la mattina di venerdì dedicandomi all'evento per due giorni, con buona compiacenza del mio fegato.

Ma del resto, l'occasione era di quelle ghiotte. Ideatore e vero fulcro dell'evento dell'anno birraio italiano è stato Manuele Colonna, deus ex machina del rinomato pub trasteverino Ma Che Siete Venuti A Fà, vera e propria mecca della birra artigianale in Italia. Se ci si definisce appassionati di birra artigianale, è pressocchè impossibile non conoscerlo. Ultra decennale esperienza nel mondo brassicolo internazionale, profondo conoscitore di qualsivoglia tradizione birraria europea ed oltreoceanica, nonchè vero e proprio maestro dell'arte brassicola delle Franconia.

EurHop 2014

Come spesso mi capita prima di un evento del genere, tendo a prepararmi, oltre che fisicamente al duro allenamento che mi aspetterà, una sorta di road map per districarmi tra i molteplici assaggi. Road map che puntualmente va a farsi benedire dopo le prime due mezze pinte. Tendo tuttavia a tenere ben in mente le produzioni e i birrifici che mi ero prefisso a mente sobria di assaggiare, e devo dire che anche questa volta in parte ci sono riuscito concentrandomi su birre e birrifici che ancora non ho assaggiato: si, esistono birre che ancora non ho bevuto! XD

La mia attenzione in questo festival è stata catturata da due nazioni in particolare: Polonia e Canada. Il lavoro degli organizzatori nel selezionare le migliori produzioni hanno raggiunto in pieno lo scopo iniziale. A EurHop 2014 si è bevuto bene!

Rappresentanti della fervida scena polacca sono stati i birrifici Artezan di cui ho bevuto una godibilissima Grodziskie, interpretazione dello stile storico polacco caratterizzato da una leggera affumicatura e dal basso tenore alcolico. Pracownia Piwa, Ale Browar e Pinta sono gli altri tre protagonisti della spedizione polacca in terra italica. La cosa che mi ha sorpreso tuttavia è la proliferazione di uno stile non propriamente radicato nella tradizione del proprio territorio. Le IPA hanno fatto breccia anche nei cuori dei giovani polacchi che hanno ripreso in mano i pentoloni e stanno riportando in auge una tradizione florida in campo brassicolo. Mi sono pertanto concesso solo pochi assaggi delle interpretazioni polacche dello stile più inflazionato degli ultimi anni. Segnalo pertanto una White Ipa aromatizzata con camomilla e cardamomo che mi ha spiazzato ma non mi è dispiaciuta.

L'alone di mistico che si cela dietro ai due ospiti canadesi ha generato in me, lo confesso, una sorta di sovraeccitazione. Sto parlando della Micro Brasserie Le Trou du Diable e della Brasserie Dieu Du Ciel! Al contrario dei colleghi europei, i canadesi si sono concentrati su stili meno inflazionati. Sono stato letteralmente rapito da due mostri neri: la stout dall'intrigante nome Aphrodisiaque e la Péché Mortel, una Russian Imperial Stout da 9,5°. Interessante anche una stravagante blanche con fiori di ibiscus.

Con il resto delle bevute ho potuto constatare con mano che il livello della scena italiana si è ormai attestato a quello delle migliori nazioni estere con le conferme dei birrifici storici, cito a mero titolo d'esempio Extraomnes e Loverbeer, e le nuove leve che faranno, a mio modesto avviso, tanta strada; e qui la menzione non può non andare al giovanissimo birrificio laziale Vento Forte con le sue birre d'ispirazione californiana riuscite benissimo.

Da sempre affascinato dalla scena scandinava non mi sono fatto mancare nemmeno qualche assaggio proveniente dalle terre di Odino. Segnalo la poderosa Once You Go Black a firma di Mike Murphy di Lervig Aktiebryggeri, personaggio chiave nella nascita della prima vera IPA italiana.

Panoramica EurHop 2014

Tanto per tornare ai primi amori, allo stand di Cantillon ho trovato la mia birra di questo festival; trattasi della Fou'Foune, magnifico lambic ottenuto facendo macerare circa 1200 kg di albicocche fresche francesi in un lambic vecchio di due anni. Il risultato è una birra che unice l'acidità tipica di casa Cantillon al fruttato delle albicocche.

Son tornato con parecchi assaggi sul groppone e con quell'entusiasmo che solo la condivisione con appassionati compagni di bevute, birrai ed addetti ai lavori può regalare; consapevole di aver scritto un'altra interessante pagina del mio diario birroso!

E voi ci siete stati? Cosa avete bevuto?

Cheers!

2 commenti:

  1. […] Sono stato letteralmente rapito dalle loro produzioni i primi di ottobre come vi accennai in questo post. In realtá é un birrificio che giá conoscevo. Se bazzicate nei siti di rating risulta da […]

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  2. […] qualche creazione del birrificio tedesco Freigeist Bierkultur dopo averne bevuto qualcosa ad Eurhop in ottobre. Si tratta di una beerfirm impegnata principalmente a recuperare gli antichi e […]

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