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domenica 17 maggio 2015

Una cascata di luppolo per l'ultima nata in casa Ebers

Torniamo a parlare del giovane birrificio foggiano Ebers che vi presentai in questa occasione. Nonostante abbia da poco compiuto il primo anno di etá, Ebers ha giá sfornato cinque creazioni brassicole, cimentandosi anche con i passaggi in botte, come nel caso della Nera di Troja. In questi giorni é stata presentata in giro per Puglia e Basilicata l'ultima nata, la Hopsfall.
Michele mi parlò di questa idea da diverso tempo con l'entusiasmo che lo contraddistingue e che inevitabilmente ti travolge quando interloquisci con lui sul mondo brassicolo.


Hopsfall, letteralmente cascata di luppoli. Stile di riferimento é quello delle cascadian dark ale. Fermiamoci un attimo e vediamo di identificarne le caratteristiche.
Partiamo dal nome, un vero e proprio pomo della discordia. A memoria mi vengono in mente tre diciture per riferirsi a questa tipologia di birra; quella originaria dovrebbe essere american black ale in quanto é appunto una invenzione tutta americana. Il secondo nome é come detto sopra, cascadian dark ale.
Se usate l'amico Google scoprirete che la Cascadia é uno stato indipendente (o meglio una proposta di stato indipende da parte di un movimento politico omonimo) nato dall'unione della provincia canadese della British Columbia con gli stati di Washington e Oregon degli USA. É in questa regione che si fa risalire la nascita di questo stile. Il terzo nome e certamente quello più efficace é quello di black IPA. Nome che a me non fa impazzire e che contiene un evidente ossimoro semantico. Se IPA é l'acronimo di India Pale Ale, l'aggettivo black entra in contrasto appunto con la parola pale, creando l'ossimoro di cui vi accennavo. Al netto di queste dissertazioni che certamente vi avranno annoiato, passo invece alle caratteristiche che queste birre devono possedere. E su queste siam tutti d'accordo: tostature date da malti scuri e luppolatura generosa, ovviamente americana. E così mi appresto a stappare gli assaggi che Michele gentilmente mi ha donato.
7 gradi alcolici e 40 IBU sono i numeri di questa Hopsfall. Le IBU (International Bitterness Units) sono le unitá di amaro (relative) in una birra.
Colore bruno intenso con una bella testa di schiuma beige abbondante di media persistenza. Naso molto fresco dove emergono facilmente aghi di pino, sentori floreali e citrici. In bocca le cose cambiano e i malti scuri (chocolate e carafa III special) donano piacevoli sensazioni tostate e di liquirizia. La parte luppolata, ottenuta dalla cascata luppolata di Columbus, Amarillo e Citra arriva in tutta sua freschezza con sentori resinosi e un finale amaro abbastanza lungo e secco. La bevuta risulta morbida grazie anche all'apporto del malto di segale.
Una grandissima interpretazione dello stile, detto da uno (il sottoscritto) non propriamente amante di questo genere. Nel corso degli anni infatti, mi son trovato spesso di fronte a birre o tendenti al mondo delle american stout oppure con un amaro davvero asfaltante e poco graziato.
In questo stile a mio modesto avviso, é l'equilibrio a giocare il ruolo principale. L'amaro delle tosture del malto deve essere bilanciato in maniera impeccabile dall'amaro dei luppoli che devono dare un apporto fresco e non stancare il palato. Ed é proprio questa invece la forza della Hopsfall di Ebers, una birra bilanciata e godibile, abbinabile ad una grigliata di carne o da bere in solitaria in una di queste sere primaverili.
Cheers!

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