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lunedì 18 aprile 2016

Libando birroso: urban food e birra artigianale a Foggia

Per tre giorni Foggia si è vestita a festa per ospitare la terza edizione di Libando! Non solo urban food ma anche tanta birra artigianale. Ecco allora il resoconto del Libando birroso!

Noi ci abbiam provato a convincere l'Accademia della Crusca ad inserire nei nostri dizionari l'aggettivo birroso, ma per ora non abbiamo ricevuto nessun risposta!
Ma in che altro modo si può definire un festival dove la birra artigianale è stata spillata a fiumi?

Libando ha invaso Foggia dal 14 al 17 aprile e mai come quest'anno c'è stata una grande rappresentanza di birra artigianale pugliese in moltissimi stand. Scopriamoli assieme!
Io ho partecipato attivamente a Libando 2016 lasciandomi trasportare dal vortice di odori, sapori e colori che hanno dilagato nel centro storico di Foggia, precisamente nel trittico Piazza Cattedrale, Piazza Purgatorio e Piazza Mercato! In Piazza Cesare Battisti invece, nella splendida cornice del Teatro Giordano, si sono svolti masterclass con chef provenienti da tutta Italia!



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Birra Gargantua
Il mio Libando birroso è cominciato in Piazza Purgatorio, dove era stato allestito il bellissimo stand di Birra Gargantua, il progetto beerfirm di Sannicandro Gargano che si appoggia agli impianti del Piccolo Birrificio Indipendente Decimoprimo di Trinitapoli. Gargantua, antico gigante da cui pare derivi il nome Gargano, si presenta a Libando con le sue tre birre che io nel corso dell'ultimo anno avevo già avuto modo di provare, rimanendo piacevolmente colpito sopratutto  dalla Terrazzana, una pale ale con scorze di limone e bergamotto. Ed è questa la prima birra che assaggio e la trovo notevolmente cambiata, molto più aromatica e speziata. Le conferme mi arrivano da Vincenzo Vocale, mente del progetto Gargantua! Questa nuova versione della Terrazzana prevede l'impiego del timo. Profumata con un bel finale balsamico rinfrescante, ha confermato quanto di buono assaggiato. Le altre due spine sono la Gargantuà, un'amber ale con aggiunta di vincotto di fichi e miele d'api; e la Punica, la loro birra stagionale d'autunno prodotta con succo di melograno. Mi anticipano che è in arrivo una versione della Terrazzana con aggiunta di zenzero ed erbe del Gargano. Non resta che attendere di assaggiarla!

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Zapoj e Piccolo Birrificio Indipendente Decimoprimo
Le birre di Decimoprimo invece sono presenti allo stand del ristopub foggiano Zapoj, uno dei pochi locali del capoluogo pugliese a distaccarsi dalle logiche commerciali in tema di birra. Al pari delle spine presenti stabilmente nel proprio locale, i ragazzi dello Zapoj hanno voluto legare le loro specialità culinarie pensate per l'occasione, alle due produzioni più rappresentative del birrificio di Trinitapoli: la sempre piacevole cream ale Karibu e la belgian ale Jouissance.

Il ristorante Aqva di Foggia ha avuto il merito di portare per la prima volta alla spina le produzioni del birrificio leccese B94 a Foggia! Tre le spine dedicate che hanno accompagnato i panini, la November Ray e le speciali Santirene, prodotta con miele di timo, e la Malagrika prodotta con mela cotogna leccese. Di colore oro intenso con riflessi arancio, presenta eleganti note dolci, di miele, mela grattugiata e una suggestione di confettura di mela cotogna. Il dolce è magistralmente bilanciato da una lieve note fresca a fine corsa.
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Birrificio delle Puglie e B94
La birra pugliese in Piazza Purgatorio è una delle grandi protagoniste! Dopo questi tre stand infatti completo il giro con lo stand di Terre Ospitali Monti Dauni che ospita il Birrificio Artigianale delle Puglie. Tre sono le birre proposte, la pale ale Daunia, la weizenbock Messapia e l'IPA della casa, la Peucezia.
Scorgo infine anche uno stand dedicato al microbirrificio di San Severo, Sancti Marci.

Il padrone di casa della birra artigianale è ovviamente Ebers che propone le sue birre in abbinamento a diverse pietanze di vari stand, fra cui quello di Sweet Lab che ha pensato a ben tre panini abbinati a tre birre del birrificio foggiano, American Pale Ale, Blanche e Belgian Blonde Ale.
Ma è in Piazza Cattedrale che Michele Solimando presenta la batteria completa di tutte le sue produzioni. Qui assaggio la sempre ottima Hopsfall notando con piacevole sorpresa che è una delle
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Ebers
più richieste, almeno dalle persone che mi precedono nella fila. Nella serata di venerdì, lo stand di Ebers, ha visto protagonista la presentazione delle orecchiette alle cime di luppolo, piatto pensato, studiato e realizzato dallo stesso Michele Solimando in collaborazione con lo chef Peppe Zullo.
Sempre in Piazza Cattedrale è presente la birra artigianale dello Streetfood Project di Massimiliano Ricciarini. Qui assaggio una piacevolissima IPA che se non vado errato viene prodotta presso il birrificio toscano Amiata.

Vi starete chiedendo come ho fatto a resistere bevendo tutta questa birra senza accompagnarla a nessun cibo! Chiaramente mi sono lasciato anche io trascinare dalle varie prelibatezze presenti a Libando, dalle olive ascolane alle arancine dello stand siciliano di cui mi sono letteralmente innamorato!!
E' stata davvero un gran bella manifestazione e ho constatato con grande piacere l'attenzione verso la birra artigianale che piano piano inizia a prendere terreno finalmente anche dalle mie parti! C'è ancora  tanto da lavorare, sia chiaro, e una tre-giorni non cancella il torpore in cui versa la città di Foggia, ma Libando ha dato certamente una grande scossa e son certo che dalla prossima edizione gli stand dei vari birrifici aumenteranno ancora!

Vi lascio con una carrellata di immagini scattate in questi giorni e ringrazio l'organizzazione di Libando per avermi dato la possibilità di raccontarvi il lato birroso di questa manifestazione!
Al prossimo anno!
Cheers!




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