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martedì 20 giugno 2017

Harviestoun Brewery - Ola Dubh 18 Years Special Reserve

Il piccolo birrificio scozzese sforna diverse referenze interessanti. La linea delle Ola Dubh è un ottimo esempio. Ecco la versione 18 Years Special Reserve.

Ho approfittato di un'insolita serata fresca e ventilata per tirare il collo ad una birra proveniente dall'interessante progetto di invecchiamento del birrificio scozzese Harviestoun, di cui ho scritto qui.
Harviestoun Brewery - Ola Dubh 18 Years Special Reserve birra recensione
Credits
La base di partenza è la mia porter preferita, la Old Engine Oil, intensa e ricca punta di diamante della solida linea di Harviestoun.
L'idea è quindi quella di lasciar riposare questa birra in botti provenienti dalla distilleria Highland Park! Inizialmente erano tre le botti selezionati per questo progetto; 12, 16 e 30 anni.


Con il passare del tempo e con il crescente successo di queste produzioni, alla Harviestoun hanno deciso di ampliare le referenze inserendo nuovi invecchiamenti. Ci viene in aiuto il solito Ratebeer che ne conta ben 17 versioni, alcune anche con ingredienti in aggiunta alla ricetta originaria. Devo ammettere che la versione più rara che ho visto in giro in questi anni era la 30 Years Special Reserve.

Veniamo al mio esemplare: la Ola Dubh 18 Years Special Reserve si presenta perfettamente nera con
Harviestoun Brewery - Ola Dubh 18 Years Special Reserve birra recensione
qualche riflesso bruno intenso. La schiuma è color cappuccino, moderatamente cremosa e la persistenza è media. L'impatto iniziale ben fotografa e conferma quelle che erano le mie aspettative, avendo bevuto più volte le sorelle minori.
C'è il legno e la vaniglia, ovviamente l'apporto torrefatto, orzo tostato e caffè in chicchi. L'eleganza è notevole e gli elementi emergono in maniera piuttosto ordinata man mano che la birra respira e aumenta la sua temperatura. Leggero caramello bruciato, frutta disidratata e un tocco di tabacco.
In bocca lo scenario è meravigliosamente simile.
Il corpo si colloca fra il medio e il pieno, la carbonatazione è tenuta col freno a mano, il sorso risulta morbido ed avvolgente.
Lieve il passaggio di caramello, poi caffè, cioccolato e cacao. L'apporto della botte risponde presente con le note di vaniglia, tabacco e legno bagnato e persino una suggestione torbata. Il finale è moderatamente asciutto e regala un caldo saluto con suggestioni di ciliegia sotto spirito.

Birra decisamente ben fatta, complessa ed armoniosa; a memoria delle altre assaggiate la colloco sicuramente ad un passo dal gradino più alto del podio.


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