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martedì 4 novembre 2014

Gemelli cattivi

Se provate a digitare su Google Immagini le parole Evil Twin il risultato sarà una sfilza di immagini poco rassicuranti su coppie di fratelli gemelli, magari riprese da film dell'orrore. In effetti la traduzione delle parole è proprio gemello cattivo. Persino la matita di Matt Groening ci ha regalato un episodio in cui Bart Simpson fa conoscenza del suo gemello cattivo.




Se accanto ad Evil Twin invece aggiungete Brewing vi appare il logo di un progetto brassicolo che sta riscuotendo grandissimo successo negli ultimi anni. Alla guida di esso c'è Jeppe Jarnit-Bjergsø, il fratello gemello (cattivo???) di Mikkel Borg Bjergsø ideatore e birraio del fenomeno Mikkeller. Come il gemello bravo (??) anche Jeppe ha un proprio marchio di birre e come lui non possiede alcun tipo di impianto produttivo. Potete chiamarli gypsy-brewer, phantom-brewery o semplicemente beerfirm, hanno implementato da zero un vero e proprio impero basato sulla birra artigianale. Odiati o amati, ogni appassionato prima o poi farà la conoscenza delle produzioni di Mikkeller.

evil-twin-brewing

Ma il post odierno non è dedicato al fratello famoso Mikkel ma al suo gemello cattivo.
Homebrewer di vecchia data, nel 2005 apre a Copenaghen Ølbutikken, un beershop che ogni anno risulta essere secondo la schiera di beergeek e rater uno dei migliori beershop del mondo. E in effetti se vi fate un giretto sul sito qualche bella chicca la si trova. Peccato per le cifre da capogiro.
Con il passare del tempo inizia ad importare in Europa alcune rarità di birrifici americane che fanno gola agli appassionati danesi. Da qui l'idea di mettersi a produrre birra in giro per il mondo, sopratutto in America.
Il popolare e discusso sito di rating Ratebeer ne conta complessivamente quasi 170 comprese quelle ritirate dal mercato.
Sono un numero assurdo che certamente alimenta le tesi secondo cui sono prodotti pensati esclusivamente per i raters incalliti.
Da qui la scelta da parte di alcuni di non bere mai produzioni provenienti dai due gemelli in quanto spesso potrebbe trattarsi di grandissime trovate di marketing birrario piuttosto di prodotto ottimi.
Io penso invece che con un minimo di conoscenze si può e si deve avere a che fare con queste produzioni perchè il rischio di perdersi delle bevute ottime c'è!
Ed è il caso della Imperial Biscotti Break gentilmente omaggiatami dal fornitissimo Portale Birra che ringrazio di vero cuore!
Si tratta di una meravigliosa Russian Imperial Stout di 11,5° con Charleston Coffee Roasters, baccelli di vaniglia e mandorle tostate brassata presso il birrificio americano Westbrook Brewing.
Etichetta in stile con il resto delle produzioni Evil Twin, ha una generosa bottiglia nel formato americano da 65 cl.

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Versata nel bicchiere ha un aspetto sontuoso. Colore nero impenetrabile, quando la si versa sembra avere consistenza quasi oleosa che già invoglia la bevuta. Bellissimo cappello di schiuma color cannella moderatamente persistente. Aroma prevalente di malto tostato e caffè. Poi la situazione si complica con il cioccolato ed emergono ancora note anche dolci di fichi, datteri e un leggero richiamo di vaniglia. In bocca è maestosa. Consistenza quasi masticabile, entra con nette note tostate di caffè. Poi inizia di nuovo la girandola di effetti speciali. A tratti sembrava davvero di essere di fronte a qualcosa (un biscotto magari) inzuppato nel caffè. La bevuta risulta piacevole e pericolosamente scorrevole. Termina con un lungo retrogusto amaro e con un elegante calore dato dall'alcol. E' una birra che va sorseggiata con calma magari davanti ad un bel film in un freddo dopo cena.
Si tratta di una produzione rara come quasi tutte le birre Evil Twin. E' una di quelle creazioni di questi birrifici-fantasma che potete acquistare ad occhi chiusi stando certi che vi saprà emozionare a dovere.

Cheers!

2 commenti: