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lunedì 13 luglio 2015

Siren Craft Brew/ Hill Farmstead - Love of Work

Una bella collaboration beer è l'argomento di questo nuovo appuntamento con la rubrica Tasting Moment. 
I fautori di questa opera sono il giovanissimo birrificio inglese Siren Craft Brew e l'altrettanto giovane birrificio del Vermont Hill Farmstead.
Il richiamo delle sirene per Darron Anley, ex informatico, è arrivato dopo aver incrociato sul suo cammino Ryan Witter-Merithew, originario della North Carolina, e una vita in giro per il mondo a fare birra.
Il progetto Siren Craft Brew, con base a Finchampstead, nel Berkshire, Inghilterra sud-orientale, nasce nel 2012 con l'idea precisa di produrre birre di ispirazione americana e rivolte principalmente ai mercati in espansione, leggasi rivolte principalmente ai beergeek.
Non mi dilungherò sulla questione nerd/geek della birra in quanto ho già spiegato la mia posizione in questo articolo.
Torniamo a Siren, che produce una linea core di sole cinque birre di cui due dichiaratamente IPA, una Pale Ale, una stout e una berliner weisse con dry hopping. In realtà ne esistono 7 versioni, tante quanti gli anni passati da Ulisse sotto la prigionia della ninfa Calipso.
Accanto a questo core di birre prodotte regolarmente, vi è un numero elevato di special releases composte principalmente da birre collaborative e sperimentali.
Ed è il caso della birra oggetto dell'articolo, la Love of Work brassata assieme a Hill Farmstead.
L'idea di questa birra è arrivata durante una visita da parte di Ryan al birrificio Hill Farmstead, nel
Vermont. I due birrai hanno così pensato ad una birra di bassa gradazione alcolica e prodotta con una particolare varietà di tè, l'Earl Grey, aromatizzato all'olio estratto dalla scorza del bergamotto. La versione del birrificio americano prende il nome di Works Of Love che diventa Love of Work per il birrificio inglese. Ed è questa bottiglia che sono andato a stappare.
La ricetta prevede anche un generoso dry-hopping, come da firma Siren, del trittico Amarillo-Citra-Centennial
Il colore è di un biondo carico con riflessi arancio e una leggera velatura. La schiuma è una nuvola bianca pannosa e persistente. Al naso emerge subito il carattere luppolato, di pompelmo e pesca noce. L'intensità olfattiva non è elevatissima ma resta molto piacevole e delicata. Note floreali e una lieve componente acidula completano il quadro.
L'imbocco è vivace, con una buona carbonazione e un corpo snello, come ti aspetti da una birra di soli 3,6 gradi. Brevissimo attacco di crosta di pane, poi il palato viene inondato da delicate note di fieno, ancora pompelmo con un accenno resinoso lieve. Si avvia al saluto finale con una piacevole sensazione agrumata di limone. Si avverte l'aroma del tè sopratutto a fine corsa, lasciando una secchezza piacevole e rinfrescante al palato.
Non credo di aver mai bevuto l'Earl Grey quindi non saprei distinguerne aromi e note precise in questa birra, ma ho riscontrato nel finale una comunanza con un'altra birra prodotta con il tè (tè verde dragelykke per essere precisi), mi riferisco alla Sarbo Te di Mikkeller. In quel caso però veniva fuori sopratutto con la complicità del lievito bretta con cui era stata prodotta.
In definitiva, la Love of Work è una birra rinfrescante e molto piacevole da bere sopratutto durante un pomeriggio estivo con temperature superiori ai 35° C.
Il formato da 33 cl risulta pertanto un pò ingeneroso vista anche la bassa gradazione alcolica. Il costo tuttavia, come tutte le Siren, non la fa rientrare nelle birre da bere in serie.

GIUDIZIO PERSONALE






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