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lunedì 6 febbraio 2017

Birra del Carrobiolo - O.G. 1111

Debutta su Diario Birroso uno dei birrifici più importanti del panorama nazionale: Birra del Carrobiolo!

Siamo a Monza, dove nel 2008 un gruppo di sette amici appassionati di buona birra e con anni di esperimenti con i pentoloni casalinghi decidono di dare vita ad un progetto brassicolo vero e proprio. Il nome del loro progetto è Piccolo Opificio Brassicolo del Carrobiolo FERMENTUM, e l'impianto si trova (inizialmente) all'interno del convento dei Padri Barnabiti.
Le birre hanno molto successo sia a livello locale che poi a livello nazionale portando il birraio Pietro Fontana ad essere incluso più volte nella top ten del concorso Birraio dell'Anno organizzato da Fermento Birra. Ha anche all'attivo la pubblicazione del libro "Birra Sommelier" scritto assieme a Fabio Petroni e Giovanni Ruggieri. che potete acquistare a questo link.
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Dal 2014 il birrificio si amplia e cambia sede spostandosi in Piazza Indipendenza e divenendo un brewpub. L'impianto vecchio è rimasto attivo per alcune produzioni particolari fino al dicembre scorso mentre il nuovo impianto è da 10 ettolitri con circa 23.000 ettolitri di cantina.
La tipologia delle birre prodotte è davvero variegata toccando i principali stili birrari e comprendendo anche produzioni affinate in botte. Recentemente la parte grafica e i nomi delle birre hanno subito un deciso restyling. Infatti se fino a qualche anno fa quasi tutte le birre avevano come nome l'Original Gravity (ossia la quantità di zuccheri presenti ad inizio fermentazione) della stessa birra oggi riportano lo stile di riferimento.
Se dal punto di vista grafico preferivo le vecchie etichette, dal punto di vista dei nomi ho apprezzato molto il cambio e l'introduzione degli stili di riferimento in loco del valore O.G.; troppo difficile da ricordare per me.
Se volete avere una visione più ampia del mondo del Carrobiolo vi suggerisco di leggere questa bella intervista a Pietro Fontana realizzata da Alessandra Di Dio per Cronache di Birra.


Veniamo alla birra oggetto dell'articolo di oggi.
La O.G. 1111 è la birra stagionale invernale che il Carrobiolo propone in due versioni: una rifermentata (l'esemplare in mio possesso) e una senza rifermentazione. La particolarità di questa winter warmer è l'utilizzo di una percentuale di malti torbati, che le donano sentori che rimandano al mondo dei whisky.
L'esemplare da me stappato porta in etichetta la dicitura A.D. 2014, che è anche l'anno in cui l'ho acquistata. Dopo tre anni di cantina ho pensato fosse giusto il momento per assaggiarla non avendone mai bevuta una prima.

Birra del Carrobiolo O.G. 1111 birra recensione diario birroso blog birra artigianaleDalle tinte intensamente brune, leggermente velate, forma una sottilissima schiuma a grana grossolana che dopo pochi istanti svanisce lasciando alle pareti del bicchiere solo qualche piccola traccia del suo passaggio. Il naso è potente e complesso, elegante e massiccio in tutta la sua statura alcolica (13°). La parte torbata c'è ed è magicamente fusa con note di caramello, di carrube arrostite, di cioccolato fondente e di fumo. La bevuta richiede molto tempo, ideale per la visione di un bel film o per una lettura di un buon libro
 L'avvio in bocca ha i toni dolci della frutta matura con leggere suggestioni vinose, di frutta a bacca rossa sotto spirito. La carbonatazione è molto contenuta, il corpo è pieno e la consistenza è quasi oleosa. Man mano che la temperatura aumenta (avendola stappata già a temperatura di cantina) lo scenario in bocca diventa sempre più interessante, aggiungendo al mosaico aromatico anche il miele di castagno, il fumo e un inconfondibile nota torbata per nulla invadente. Nel finale, moderatamente asciutto, emerge in maniera notevole il titolo alcolemico inondando il palato di una piacevole sensazione di calore.

Birra molto complessa e strutturata ma davvero elegante e piacevole, come poche produzioni italiane.
A volte siamo alla ricerca (mi ci metto io per primo) di birre ad effetti speciali dall'altra parte dell'Oceano quando abbiamo le eccellenze in casa nostra.
Cheers!

GIUDIZIO PERSONALE


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