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martedì 3 marzo 2015

Birra e cucina: abbinamenti random #4

Era da tempo che volevo riprovare in bottiglia qualche creazione del birrificio tedesco Freigeist Bierkultur dopo averne bevuto qualcosa ad Eurhop in ottobre.
Si tratta di una beerfirm impegnata principalmente a recuperare gli antichi e dimenticati stili tedeschi con ovviamente personalizzazioni del caso. Sono riuscito a rimediare quindi le due gose prodotte, una con mele cotogne e una al rabarbaro.

Ho voluto osare abbinandole ad una pizza rustica con carciofi. Non so se lo sapete ma il carciofo è uno degli alimenti che si abbina con più difficoltà al vino. Ma non è un problema mio visto che bevo solo birra.
Siccome non sono un avaro, le ho stappate entrambe per coglierne le differenze.


Lea gose sono birre di frumento con una netta acidità (lattica),note salate e speziate, date dall'utilizzo di lattobacilli, coriandolo e sale. Non si fanno amare dai neofiti ma se fatte bene sono delle vere e proprie chicche imperdibili. Capacità dissetante elevatissima che le rendono, a mio modesto avviso, le compagne ideali per la stagione primaverile che inizia a fare capolino.

Aperta prima la gose con aggiunta di mele cotogne. Colore giallo paglierino, bella schiuma perferttamente bianca poco persistente. Al naso emerge maggiormente l'acidità lattica con punte speziate date dal coriandolo. In bocca ha una vivace carbonazione abbinata ad un corpo esile. Acidità marcata, una certa mineralità che lascia il palato ben predisposto ad un altro sorso. L'aggiunta della mela cotogna si avverte perlopiù al naso dove mitiga l'acidità con una certa dolcezza. Non lontanissima dai capolavori firmati RittergutsBayerischer Bahnhof, pur avendo una propria chiara identità.

La versione al rabarbaro è praticamente identica in fatto di colore e gradazione alcolica (5,2°). Schiuma bianca ma meno persistente della sorella alla mela cotogna. Anche al naso non colgo notevoli differenze, l'acidità si prende la scena. In bocca le cose cambiano. Sale in cattedra il carattere salato e termina con una lieve nota amara data dal vegetale aggiunto in fermentazione.

L'abbinamento si è rivelato a mio parere azzeccatissimo in quanto le note amarognole del carciofo sono state ben bilanciate dal carattere acido e sapido delle due birre. In quella al rabarbaro la chiusura amarognola ne ha richiamato il sapore principale dello'ortaggio che è comunque stato mitigato dal formaggio usato e dalla pasta sfoglia. Carbonazione ed acidità lattica marcata nel finale hanno pulito il palato e invogliato ad un nuovo boccone.

E voi avete mai provato queste birre?
Vi piacerebbe se tornassi sull'argomento in maniera più precisa consigliandovi altre creazioni (anche italiane)?

Cheers!

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