Diritto d'autore..questo sconosciuto
Carissimo visitatore, sono felice che la tua passione birrosa ti abbia portato su questo portale.
Augurandoti una buona navigazione, ti avverto, tuttavia, che è severamente vietato effettuare il "copia ed incolla" di un articolo o parti di esso.
Di fronte a tali comportamenti,privi di citazione, sarò costretto ad agire per vie legali contro coloro che non rispettano il sacro diritto d'autore..birrai e fruitori.

Translate

no copia/incolla

lunedì 6 luglio 2015

Parliamo di saison. Un confronto a tre: Saison Dupont vs.Saison D'Erpe-Mere vs. Saison D'Epeautre

Oggi mi cimento in un insolito articolo, vediamo cosa ne viene fuori.
L'idea mi è venuta per caso qualche giorno fa stappando una saison per rinfrescarmi dalla cappa di caldo che sta avvolgendo il mio paese. Il caso ha poi voluto che in frigo avessi altre due esemplari di questo meraviglioso stile ed ecco che mi è scattata la scintilla: un bel confronto fra tre saison.
Saison in francese significa stagione, e si riferisce ovviamente a quella estiva.


Intorno al XIX secolo la refrigerazione non era ancora stata scoperta, pertanto i contadini non potevano produrre la birra durante i mesi estivi in quanto l'aria calda attirava insetti di ogni tipo che avrebbero rovinato la fermentazione della birra. Ecco allora la necessità di produrre le birre durante i mesi invernali (da novembre a marzo) per poi consumarle durante l'estate. Durante la bella stagione inoltre, i contadini erano molto occupati con il lavoro nei campi non potendosi dedicare alla produzione della birra. L'inverno invece il lavoro era meno intenso e la produzione di queste birre (oltre a quelle per la stagione invernale) era un modo per ottenere anche dei residui di orzo da utilizzare come foraggio per gli animali. Non tutte le fattorie avevano al proprio interno un proprio birrificio, molti contadini invece producevano birre collettive che non essendo destinate alla vendita erano diverse di cotta in cotta a seconda della disponibilità degli ingredienti.
La caratteristica principale di queste birre era la bassa gradazione alcolica e il grande potere dissetante. Talvolta venivano aromatizzate con anice stellato, zenzero, coriandolo, cumino, miele, scorze d'arancia e pepe, o addirittura tagliate con lambic per aumentarne la capacità dissetante.
Sono birre chiare, con un corpo leggero e una buona secchezza finale.
Attualmente la gradazione alcolica è parecchio più alta rispetto a quelle bevute dai braccianti durante le estati nelle campagne della Vallonia.
Dopo una brevissima ma doverosa panoramica sullo stile e le sue caratteristiche andiamo a conoscere le tre birre oggetto del mio confronto. La Saison Dupont ovviamente, capostipite di questo stile e vero e proprio metro di paragone per i birrai. La Saison D'Erpe-Mere della Brouwerij De Glazen Toren e infine la Saison D'Epeautre della Brasserie de Blaugies
Partiamo da numeri e nazionalità. Il trittico è tutto di stampo belga e le gradazioni sono 6,5° per la Dupont, 6,9° per la D'Erpe-Mere e 6° per la D'Epeautre.
Nessuna delle tre prevede l'impiego di spezie. Quella di Blaugies è una delle poche saison in cui viene utilizzata una percentuale di farro.
La velatura è la caratteristica comune, la Dupont colora il bicchiere di un giallo paglierino con una bella schiuma bianca e persistente, la D'Erpe-Mere ha un colore oro carico con una testa bianca e pannosa di ottima persistenza. La livrea della Saison D'Epeautre è oro chiaro con una bella schiuma di un bianco "sporco", fine e molto persistente.
Spezie, luppolo fiorito e una nota polverosa caratterizzano il naso della Dupont mentre per la saison di De Glazen Toren abbiamo note aspre, pepate e floreali. Nella saison di Blaugies il caratterere speziato al naso è prevalente con una netta nota acidula già dal naso. La "sfida" della carbonazione viene vinta sul filo del rasoio dalla D'Epeautre, con a seguire Dupont e D'Erpe-Mere.
Imbocco dolce per Dupont e D'Erpe-Mere con polpa di frutta a polpa gialla e lievi sentori floreali. La saison di Blaugies ha un imbocco più erbaceo, di erba tagliata e fieno con una nota acidula molto piacevole.
La secchezza finale spicca soprattutto nell'esemplare Dupont, con un amaro deciso. Nell'interpretazione di casa De Glazen Toren il finale è di luppolo fiorito molto piacevole e lungo con una suggestione di scorza di agrumi. Il finale della saison al farro invece è più giocato sui territori aciduli e di limone che comunque donano un bel finale ripulente.
In campo si sono sfidati tre esempi di questo stile che a mio avviso ne rappresentano le vette massime almeno nel panorama belga.
La principale funzione d'uso di queste birre è, come detto, quella di dissetare e rinfrescare il fruitore e queste tre birre la svolgono in maniera impeccabile, seppur mettendo in gioco elementi diversi.
Lo scopo del mio esperimento non è stato quello di voler decretare un vincitore ma di valutarne le singole peculiarità e accomunarne le affinità, stimolando il lettore alla curiosità verso questa tipologia di birra spesso relegata ad un ruolo secondario che non le compete a favore della sempre più folta schiera di IPA e sue declinazioni. Ogni tanto occorre tornare alla semplicità per apprezzarne la squisitezza.
I prezzi di queste tre gemme brassicole sono variegati. Tutte le bottiglie sono da 75 cl e in dettagli i prezzi sono i seguenti:
- Dupont 7,50 € presa in un Beershop in Italia;
- D'Erpe-Mere 9,50 € presa in un Beershop in Italia;
- D'Epeautre 5,49 € presa online dal Belgio.
Bevendo queste birre quasi sembra di esser trasportati in una campagna assolata, magari all'ombra di un albero con un bel campo di grano davanti.
E voi quale saison avete provato?
Cheers!




2 commenti: