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sabato 31 ottobre 2015

Orkney Brewery - Skull Splitter (per la rubrica StagioniAMO)

Siamo giunti alla fine del menu a base di castagne di ottobre!
Le cucine di StagioniAMO ci hanno fatto gustare varie delizie, ecco perchè anche il dolce è qualcosa di davvero speciale.
Lo ha pensato e realizzato per voi Federica di Caffè Babilonia e si tratta di un dolce al cucchiaio con crema di marroni, mascarpone, panna e biscotti. Solo a scriverlo mi è venuta l'acquolina in bocca.
Scopritelo qui nel mentre io vado a stappare la birra.

BIRRIFICIO: Orkney Brewery
BIRRA: Skull Splitter
STILE: Wee Heavy
GRADO ALCOLICO: 8.5 % alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 10°
RANGE PREZZO: 3.5 € - 4.50 €







Cenni storici
La Orkney Brewery si trova nelle isole Orcadi, al largo della costa scozzese settentrionale. Dal 1988 circa il birrificio, immerso nel paesaggio mozzafiato dell'arcipelago, produce con orgoglio una serie di birre in pieno stile scozzese. Una delle produzioni più interessanti nonchè controverse è certamente la Skull Splitter, birra appartenente allo stile scozzese delle wee heavy strettissimo parente delle scotch ale. Sono birre forti, giocate sull'elevato tenore alcolico e su una solida base maltata. In Scozia le birre venivano classificate secondo una divisione in scellini (60/-,70/-, 80/- e 120/-) che all'epoca corrispondeva su per giù al prezzo del barile. Le wee heavy corrispondono all'incirca alle storiche 120/-. Al giorno d'oggi la denominazione di questo tipo è in disuso e anche sull'etichetta di questa birra non troviamo nessun tipo di riferimento. La Skull Splitter è una birra dedicata al settimo Conte Vichingo delle Orcadi, Thorfinn Hausakluif Einarsson, vissuto attorno al 950 a.C.. Abilissimo guerriero, deve la fama e il suo appellativo di spacca cervello alle sue abilità combattive con l'ascia. L'appellativo del Conte si addice molto ad una birra molto alcolica che brandirà la sua ascia alcolica contro le vostre teste. Ovviamente scherzo, ma il nome della bira ha creato qualche problemino al birrificio scozzese che si è visto coinvolto in un contenzioso con il comitato di controllo britannico, The Portman Group, per le bevande alcoliche. L'accusa era l'eccessiva aggressività del nome appunto. L'azienda però non volendo perdere l'omaggio fatto al Conte Einarsson lanciò una massiccia campagna di difesa che costrinse il comitato a ritirare le accuse. 
La birra
Prodotta con abbondante malto maris otter, con aggiunte di crystal e chocolate che regalano la solidissima base maltata su cui poggia tutta la struttura della birra. Si presenta di color rosso fulvo con riflessi porpora. La schiuma è a bolle grossolane, di colore ocra e di buona persistenza. Il naso è molto complesso e regala note di malto, caramello, mou e frutta (fichi albanega). In bocca si presenta con una base di biscotto, per poi donare piacevoli note zuccherate e di nuovo fruttate (datteri) con una spruzzata agrumata sul finale. L'alcol c'è e non fa nulla per non mostrare la sua presenza muscolosa. Una birra da sorseggiare con calma e pazienza. Si congeda con un lungo finale caldo ed avvolgente.

L'abbinamento
Un dolce che fa della ricchezza il suo cavallo di battaglia per una birra che usa gli stessi mezzi. In battaglia ci vanno insieme, questo dolce con crema di marroni, mascarpone e panna e il fido spacca cervelli. I fendenti dell'ascia vichinga sono dolci ma decisi che prendono ancor più forza dalla vicinanza della crema di marroni e dei biscotti al burro. Il lieve agrumato pulisce bene il palato per un nuovo assedio. Dopo una giornata di faticoso lavoro, mettetevi comodi in poltrona e godetevi questo abbinamento e non temete...c'è il Conte Einarsson a proteggervi.
Cheers!

(immagini tratte dal web)

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