Tempo di Natale, tempo di birre di Natale!

Siamo entrati in pieno clima natalizio ormai. E come ogni anno gli scaffali dei beershop iniziano a pullulare di birre di Natale!

Il giorno dell'Immacolata è il vero spartiacque che ci lancia diretto verso le festività natalizie.
Devo dire tuttavia che quest'anno ho notato che molti addobbi sia nei negozi sia sui balconi delle abitazioni private sono arrivati quasi a fine novembre. La cosa mi è sembrata abbastanza inquietante, a dire la verità...Ma andiamo oltre!

Credits

La tradizione delle birre di Natale ha origini antiche e come luogo di partenze vi è senza dubbio il Belgio. Le famose kerstbier infatti sono spesso la guida alla quale i birrai contemporanei fanno riferimento per produrre la propria birra di Natale.
Non si tratta di uno stile, è sempre bene precisarlo, ma di un modo di fare birra che nei secoli si è tagliato uno spazio importante fra i consumatori abituali di birra artigianale. Le caratteristiche delle kerstbier sono essenzialmente due: il grado alcolico importante e l'impiego delle spezie. E allora va da sè che la maggior parte delle kerstbier siano delle strong ale prodotte con spezie e ingredienti legati al Natale e alla tradizione natalizia belga.
La N'Ice Chouffe, che per l'occasione mostra in etichetta due gnomi intenti a scaldarsi davanti ad un fuoco con attorno un paesaggio gelido, utilizza il timo. Ma si sa, i birrai belgi sono molto gelosi delle proprie ricette, pertanto potrebbe accadere che molte spezie utilizzate non siano prontamente elencate nelle etichette. Ma una buona birra di Natale non è solo fatta di spezie, spesso è il lievito a dare piacevoli esteri e sentori che rendono queste birre inimitabili. Non sarebbe Natale senza la Stille Nacht di De Dolle, birra eccezionale, che ogni anno regala grandi emozioni a tutti gli appassionati. E poi ancora, l'immancabile Pere Noel di De Ranke, oppure la Avec Les Bons Voeux di Dupont, un'atipica saison di quasi 10 gradi! Di esempi ce ne sono davvero a centinaia ed è impossibile elencarli tutti con il rischio di escludere grandi birre.

In Inghilterra esiste una radicata tradizione di birre adatte per scaldare i rigidi inverni. Winter Warmer e le più rare Christmas Ales, sono le due correnti stilistiche per le birre delle feste nella terra d'Albione. Al contrario dei colleghi belgi, i birrai inglesi sono da sempre poco avvezzi all'utilizzo di spezie nella birre, ma nelle winter warmer può essere prevista qualche eccezione. Se devo fare qualche nome non posso non citare la Winter Welcome di Samuel Smith, oppure la Christmas Ale di St. Peter's.

Esiste anche una tipologia di birre, con pochi esemplari a dire la verità, che va servita calda! Si, non sto dicendo castronerie! Alla stregua del vin brulè, le birre calde, aromatizzate magari con spezie di vario genere. erano molto in voga molti secoli fa e la presenza di questo tipo di bevanda nella taverne non era cosa inusuale. Dal Belgio viene un esempio di beer-brulè, se così vogliamo definirlo: la Liefmans Glühkriek, una kriek aromatizzata alla cannella che va portata a circa 70° e poi gustata. Io la assaggiai diversi anni fa e devo dire che il risultato non mi entusiasmò più di tanto. Diverso invece è il discorso de parliamo della A Renna Glüh dell'italianissimo Loverbeer, birra che parte dalla D'UvaBeer prodotta con uve Freisa, alla quale si aggiungono cannella, chiodi di garofano, anice stellato e arancia dolce. Birra molto particolare ma molto interessante. Giova precisa che entrambe le birre possono essere gustate anche a temperatura di cantina, se proprio non ce la fate a riscaldarle e berle.

Bene allora, non dovete far altro che mettervi alla ricerca di queste birre e legare il vostro Natale a queste splendide produzioni. Che sia Belgio, Italia o Inghilterra, ma anche USA e Paesi Scandinavi, il Natale è tempo di birra!
Cheers!