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mercoledì 25 ottobre 2017

Ca' del Brado - Û Baccabianca

Torna sul blog la cantina brassicola bolognese Ca' del Brado e lo fa con una delle due IGA: Û Baccabianca in un audace abbinamento con la polenta!

La storia dei ragazzi di Ca' del Brado ve l'avevo raccontata quando mi trovai a stappare ben due delle loro abituali produzioni. Qui potete rileggere tutto l'articolo se vi fa piacere.
La loro avventura parte nel 2008 quando Luca Sartorelli viene travolto completamente dalla passione per la birra artigianale dopo un viaggio di lavoro negli States. Al suo ritorno fonda l'Associazione brewLab e coinvolge nel progetto due amici, Marco "Quark" Di Bacco ed Andrea Marzocchi. I tre ragazzi si danno da fare per diffondere la cultura della buona birra, e organizzano persino un festival a tema, Birrai Eretici che dal 2013 si è ritagliato uno spazio di pregio fra gli eventi nazionali più interessanti.
Ca' del Brado - Û Baccabianca iga

Nel progetto Ca' del Brado che parte ufficialmente lo scorso inverno entra a far parte anche Matteo D'Ulisse e l'idea è subito quella di differenziarsi dai birrifici artigianali più diffusi. Si autodefiniscono infatti Cantina Brassicola, ossia acquistano mosto presso altri birrifici (secondo le caratteristiche desiderate ovviamente) e ne seguono la fermentazione e l'invecchiamento.
Fra le birre stagionali proposte da Ca' del Brado vi sono due IGA, italian grape ale, fiero stile tutto italiano riconosciuto persino dal BJCP, che prevede l'aggiunta in fase di produzione del mosto di uva.
I ragazzi della cantina bolognese propongono due IGA dicevo; la Û Baccabianca e la Û Baccarossa, che come si evince dal nome prevedono nel primo caso aggiunta di uve a bacca bianca mentre nel secondo uve a bacca rossa.

Qualche tempo fa mi sono trovato a rileggere un vecchio articolo di Fermento Birra in fatto di abbinamenti, si parlava di IGA e polenta. Mi son detto..perchè non provare?
Da buon pugliese cucinare la polenta non è ovviamente contemplato nelle mie skills culinarie, nonostante questo ogni tanto non mi faccio mancare questo ricco piatto. 
Ho approfittato delle prime giornate di vero autunno e ho messo in atto l'abbinamento consigliato.
Ca' del Brado - Û Baccabianca iga

La Û Baccabianca prende vita dal mosto della Piè Veloce Lambicus e il 10% di uva Grechetto Gentile destinata al Pignoletto di Gradizzolo, vignaiolo biodinamico. Come sempre dal lotto impresso nella bellissima etichetta raffigurante una volpe intenta a guardare verso delle botti (di vino presumibilmente) in una rivisitazione della celebre favola di Esopo, riusciamo a risalire alla genesi di ciò che poi mi son trovato nel bicchiere. Il mosto una volta fermentato viene messo per sei mesi in barrique da 225 ex Bordeaux con l'aggiunta di 20 kg di uve Pignoletto deraspate e pigiate.
Il mosto proviene da Brewfist ed è il risultato di un grist di malti composto da Malto Pale 72%, frumento non maltato 15%, malto segale 8% e Carahell 5%; unico luppolo Styrian Golding, White Labs WLP653 Brettanomyces Lambicus e Wyeast 5526 Brettanomyces Lambicus come lieviti.

Andiamo a stapparla e versarla allora. Colore oro carico, la schiuma è fine e bianca ma di scarsa persistenza. Al naso offre un bel bouquet composto da fiori bianchi, polpa di frutta a pasta gialla e acini di uva bianca. In sottofondo qualche suggestione più rustica e qualche rimando al legno umido. In bocca lo scenario non si discosta molto, l'avvio dolce di frutta (albicocca e pesca) si adagia su vie più spiccatamente vinose, dove l'acino dell'uva esce fuori senza timore e regala note fresche e floreali. Il finale è moderatamente secco e senza che l'alcol si faccia mai sentire.
Buona esecuzione, IGA semplice da bere ma molto interessante. Si fa preferire al naso forse, nella corrispondenza in bocca ho trovato un po' troppo marcata la componente dolce/zuccherine ma magari evolverà nel tempo.
L'abbinamento con la polenta si è rivelato abbastanza condivisibile, con la delicata acidità della birra che è andata a pulire l'opulenza data dal boccone.

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