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lunedì 23 novembre 2015

Brouwerij De Glazen Toren - Cuvée Angélique

Torna il Tasting Moment e oggi vi porta in Belgio, precisamente ad Erpe-Mere, cittadina di circa 20.000 abitanti sita nella provincia fiamminga delle Fiandre Orientali.
Jef van den Steen, Dirk De Pauw e Mark De Neef l'11 novembre del 2004 danno vita alla Brouwerij De Glazen Toren, la torre di vetro, il cui nome è anche quello della via, Glazentorenweg 11, dove sorgono gli impianti produttivi.
I primi due sono appassionati e studiosi di birra di lungo corso, e già alla fine degli anni '80 hanno iniziato ad armeggiare con i pentoloni in casa. 
Con il passare del tempo oltre ad affinare la tecnica produttiva hanno seguito a Gent un corso specializzato sulla produzione di birra, ottenendo il diploma nel 1994.
Le birre regolarmente prodotte ed imbottigliate sono quattro, tutte ad alta fermentazione che coprono diversi stili tradizionali belgi, dalla blanche alla tripel. Ad questa base si aggiungono due birre stagionali, una natalizia, la Canaster e una primaverile, la Lente Bier.
Le bottiglie sono tutte da 75 cl e tutte avvolte da una elegante carta. I tappi inoltre riportano il simbolo del birrificio di colore diverso a seconda dalla birra.
Insomma dalle parti di Erpe-Mere ci tengono alla forma oltre che alla sostanza.
Il birrificio è molto attento anche alle esportazioni, l'Italia, gli Stati Uniti, Australia e Giappone possono godere delle delizie brassicole prodotte da De Glazen Toren. Che in patria non abbiano la dovuta attenzione?
Nemo propheta in patria, in tal caso siamo ben contenti di ospitarle sui nostri beershop.



Fra le birre base spicca la Cuvée Angélique, una birra che tenta di riportare in vita l'antica ricetta delle Spéciale Belge  Dubbel Spéciale Belge. Si tratta di uno stile belga storico nato come evoluzione delle Spéciale Belge, la cui nascita viene fatta risalire al 1904.
Si racconta che fu indetto dall'Universities of Belgium un concorso per ridare lustro alla birra belga. Le regole di questo concorso furono molto elastiche e prevedevano qualsiasi tipo di aggiunta alla birra purchè avesse massimo 5° alcolici.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale lo stile venne ripreso da molti birrifici belgi ma fu modificato nel colore, rendendo le birre più scure, e nella gradazione alcolica, tanto che si parlò di un nuovo stile, dubbel spéciale belge, una sorta di incrocio fra una classica dubbel e appunto una spéciale belge.
In effetti se vi recate sul sito del birrificio la Cuvée Angélique è indicata con il riferimento a quest'ultimo stile.
Dopo questo doveroso incipit sul birrificio e sullo stile veniamo alla birra. L'incarto riporta le figure
di due anziani signori intenti a suonare. In realtà la birra è un omaggio a Angélique e Domien (chiamati den Houilleschoiter) due mendicanti che ad inizio dello scorso secolo si aggiravano per i mercati e i pub di Aalst suonando un tamburo (Domien) e un organetto (Angélique) divenendo dei personaggi storici della città belga.

Rame con riflessi nocciola è il colore del bicchiere una volta versata la Cuvée Angélique. La schiuma è abbondante, di colore beige, soffice e molto persistente. Il ventaglio olfattivo è molto interessante e complesso. E' preponderante il caramello, la frutta secca, sopratutto la nocciola, una spolverata di zucchero a velo, e una suggestione dolce di frutta matura. In bocca è rotonda ed avvolgente con un ingresso dolce, di malto e caramello. Poi arrivano note di mandorle e noci, l'alcol è nascosto bene e nonostante la buona carbonazione la bevuta risulta morbida. Termina secca ed asciutta, con un retrogusto amaro che ricorda vagamente il cacao.
Una birra memorabile, che ho cercato a lungo e che ho gustato davvero con grande piacere.
Se avete modo di trovarla non esitate ad acquistarle. Dà il meglio di sè con formaggi stagionati, salumi o con ricchi piatti di carne (brasati ad esempio).
Cheers!


GIUDIZIO PERSONALE


5 commenti:

  1. Birra complessa e ricca,concordo con la descrizione del mouthfeel con ingresso dolce caramellato ed una piacevole secchezza finale a ripulire il palato. Purtroppo, è sempre più difficile trovare dubbel special belge in giro (anche in Belgio) e per me che prediligo gli stili più...."classici" è un vero peccato. Ad ogni buon conto, e qui mi taccio, ritengo che le creazioni di Glazen Toren, non dovrebbero mai mancare nella cantina di un appassionato che voglia essere consapevole e magari, un minimo discernente

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    1. Son d'accordo con te. Le birre di De Glazen Toren sono davvero incredibili...io sono innamorato della Saison d'Erpe Mere. Purtroppo trovarle in giro non è sempre facile, almeno nelle mie zone.

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  2. Ciao Giuseppe, la Saison d'Erpe Mere e la Jan de Lichte sono le mie due preferite, peraltro sono riuscito ad accaparrarmi anche una Saison d'Erpe Mere versione pasquale (Lentebier).
    Quando vieni a Roma porto una delle tre e ce la beviamo, anche commentandola. Ci siamo conosciuti all'ultimo Eurhop (ci ha presentati Federico del So Good) e abbiamo anche l'amicizia via Facebook. Fammi sapere

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    1. Ciao Pierluigi, certo che mi ricordo di te. Ci seguiamo anche su untappd. A Roma salgo spesso e mi farebbe molto piacere passare una serata di condivisione...anche io ho qualche boccia in cantina che merita di essere stappata con altri grandi appassionati! Ci aggiorniamo via facebook!

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