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venerdì 13 novembre 2015

Brouwerij Verhaeghe Vichte - Duchesse de Bourgogne (per la rubrica StagioniAMO)

Siamo giunti già al primo piatto dio questo nuovo mese di StagioniAMO.
A novembre abbiamo visto che l'ingrediente principe della rubrica è il melograno, frutto che solo qualche anno fa era relegato ad un ruolo prettamente decorativo in cucina, mentre negli ultimi anni i suoi consumi hanno vissuto una rapida impennata.
Basta girare nei bar e io già mi ero accorto di questo moltiplicarsi del famoso succo di melograno, che costa come l'oro al bar, ma promette di avere effetti benefici per la salute.
Sfogliando il Sole24Ore qualche giorno fa poi ho beccato addirittura un articoletto dedicato a questo frutto, il che mi fa pensare che l'ascesa del melograno è stata trionfale.
Ma veniamo alle nostre cucine e alle nostre tavole.
Federica di Caffè Babilonia si è occupata del primo piatto e ha creato un delizioso risotto gorgonzola e melagrana! Andate a scoprire la ricetta qui.
Prosegue invece il mio momento nostalgico verso alcune produzioni storiche belghe.
Ecco la birra che ho pensato di bere in abbinamento al piatto.

BIRRIFICIO: Brouwerij Verhaeghe Vichte
BIRRA: Duchesse de Bourgogne
STILE: Flemish Red Ale
GRADO ALCOLICO: 6,2 % alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6° - 8°
RANGE PREZZO: 2.50 € - 3.50 €







Cenni storici
Paul Verhaeghe fonda l'omonima Brouwerij attorno al 1885 a Vichte, sito nelle Fiandre Occidentali. A quel tempo i birrifici si concentrava sopratutto sulla vendita in loco delle proprie birre. La famiglia Verhaeghe invece grazie al collegamento ferroviario con Bruxelles è riuscita quasi sin da subito a far conoscere le proprie produzioni al di fuori dei confini di competenza. Tuttavia con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale la produzione dovette arrestarsi bruscamente per poi riprendere facendo fronte alle ormai mutate abitudini dei bevitori belgi che avevano scoperto le birre a bassa fermentazione tedesche e ceche. Con il passare degli anni però una nuova linfa verso gli stili tradizionali belgi, ha fatto si che il birrificio potesse ritornare protagonista in patria oltre che all'estero. La birra più conosciuta di Verhaeghe è certamente la Duchesse de Bourgogne, splendido esemplare di flemish red ale, che col tempo ha saputo farsi apprezzare da un pubblico eterogeneo per la sua duplice anima, acida e dolce, senza risultare eccessivamente spigolosa come gli altri esemplari dello stile.

La birra
L'omaggio del nome e della raffigurazione in etichetta è tutto per Maria di Borgogna, ereditiera del
duca Carlo I di Borgogna ed Isabella di Borbone. La duchessa venne incoronata imperatrice del Sacro Romano Impero Germanico grazie al matrimonio con l'imperatore Massimiliano I, al quale portò in dote oltre che il Ducato di Borgogna anche la Contea delle Fiandre. La tecnica produttiva affonda radici nella storia delle red ales fiamminghe. Viene invecchiata in botti di rovere per 18 mesi e al momento dell'imbottigliamento viene blendata con un prodotto più giovane (8 mesi).
La Duchessa si presenta al pubblico in abito borgogna con riflessi tonaca di frate e un cappello di schiuma ocra fine, cremoso e moderatamente persistente. Al naso convivono note acetiche e lattiche, di mela acerba e un accenno di amarena. In sottofondo si può scorgere la presenza del legno umido e una nota di zucchero. Il saluto in bocca è tutto sui toni dolci, di ciliegia matura e frutti di bosco per poi scegliere la via asprigna del melograno ed acetica tipica del passaggio in botte. Le due anime, dolce e acida, convivono in maniera magistrale regalando un finale mediamente lungo, vinoso ed asciutto.
Potete trovare la Duchesse di Bourgogne abbastanza facilmente in beershop ma anche in qualche pub discretamente fornito, essendo una birra appartenente alle birre belghe storiche. Se siete davvero fortunati persino in qualche catena di supermercati (Esselunga, Iper, Auchan).

L'abbinamento
Un risotto gustosissimo, dai sapori decisi che aveva bisogno di una compagna ideale. La Duchessa sa il fatto suo in tema di abbinamenti e in tal caso porta in dote la dolcezza per frenare la sapidità e il gusto forte del gorgonzola. La sua vena acida invece pulisce e rinfresca il palato e va a riprendere il melograno che già di per sè rende fresco il piatto.
Cheers!

(immagini tratte dal web)

1 commento:

  1. Io acquisto in Carrefour una birra fantastica del BIRRIFICIO PAVESE la Mayflower. La trovo anche all' Iper di Rozzano MI

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