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lunedì 11 luglio 2016

Questioni di stile. Quando una birra si allontana dai canoni stilistici.

Nel mondo della birra l'esistenza di vari stili è cosa risaputa. La domanda che mi sono posto però è: perché se una birra non è in stile rischia di essere bistrattata dagli appassionati più fondamentalisti?

Chiariamo subito un concetto chiave: gli stili di birra sono un patrimonio storico e culturale che va tutelato e salvaguardato prima ancora che conosciuto e apprezzato.
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Qualche giorno fa però, mi sono fermato un attimo a pensare quanto questi stili a volte rischiano di limitare una buona birra. Mi spiego meglio.
Ho assistito moltissime volte a scene in cui l'appassionato di turno, stappa la sua bella birra ed esclama: <<è ottima ma non è in stile, quindi non mi piace!>>.
Da questa affermazione ho iniziato a ritenere che la questione degli stili brassicoli può rivelarsi un'arma a doppio taglio per i birrai di tutto il mondo.
Ogni birrificio tende a inserire in etichetta lo stile di riferimento di quella birra ma molto spesso il risultato finale è abbastanza lontano dai dettami canonici degli stili indicati.
Come in tutte le cose il fondamentalismo non va mai bene e quindi bocciare una buona birra soltanto perché non si rifà agli esempi classici di quello stile, per me è simbolo di limitatezza e fanatismo.
Appare superfluo e ovvio tuttavia precisare che se sull'etichetta mi scrivono bohemian pilsner e mi trovo nel bicchiere una birra scura, le cose vanno decisamente male.
credits
Si tratta di prendere in considerazione le zona d'ombra e le sfumature che intercorrono fra il nero e il bianco.
Le maglie stilistiche ormai sono abbastanza larghe e non essendo giudici di un concorso possiamo, a mio avviso, chiudere un occhio se la birra che ci troviamo davanti ci è piaciuta!
Bocciare e non ribere una produzione soltanto perché ci presenta, ad esempio, una saison è un po' più scura rispetto al metro di paragone che ci siamo fatti (Dupont tanto per dirne uno), è un atteggiamento ai limiti del fanatismo.
In stile non significa necessariamente che la birra è buona!
Non in stile, viceversa, non significa che la birra è da buttare!

I birrifici dal canto loro potrebbero anche avere un comportamento diverso! Potrebbero non legarsi troppo a quello stile, sbandierandolo in etichetta, se sono a conoscenza che la propria birra non ricalcherà i dettami della categoria stilistica indicata! Vero è che un birraio dovrebbe conoscere anche lo stile a cui vuole ispirarsi per la sua creazione, e mi duole dirlo, nell'attuale panorama italiano non sono rari gli esempi di birrai che non hanno mai bevuto una Westmalle Tripel ma producono una birra che riporta in etichetta quello stile, e che ovviamente è decisamente diversa!
Per togliersi da ogni problema e critica basterebbe presentare le proprie birre come una propria interpretazione dello stile.

Diverso è chiaramente i discorso se queste interpretazioni vengono iscritte a concorsi in cui gli stili
diario birroso blog birra artigianalesono tutto! Assegnare la medaglia di "migliore bohemian pilsner" ad una birra scura magari prodotta con luppoli americani è una porcata, senza molti giri di parole! Mi riesci difficile immaginare che esista un concorso in cui le maglie stilistiche siano talmente larghe da far rientrare in quella categoria una birra del genere. Birra che, giova ricordarlo, potrebbe essere buonissima! Nei concorsi quindi un certo rigore è necessario oltre che è sintomo di credibilità di tutto l'impianto organizzativo e della giuria.

Fossilizzarsi sugli stili quando ci si trova al pub con gli amici è invece abbastanza stucchevole. Mesi fa mi è
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Inglorious Quad - Rating Untappd
capitata nel bicchiere la Inglorious Quad della beerfirm belga Inglorious Brew Star. Come si evince dal nome lo stile di riferimento dovrebbe essere quello delle quadrupel belghe. Il condizionale è obbligatorio in quanto la birra che mi sono trovato a bere non aveva nessun punto di contatto con quello stile. E' praticamente una imperial stout, con nette note tostate e di caffè. La birra mi è piaciuta, nonostante abbiano toppato completamente lo stile. Non l'ho bocciata solo perché quella sera cercavo una quadrupel e mi sono trovato a bere una imperial stout!

Mi preme sottolineare che la conoscenza degli stili birrari è fondamentale per iniziare ad avere un approccio più consapevole e interessato alla birra artigianale. Legare però il giudizio su una birra soltanto alla sua aderenza allo stile significa, secondo me, volersi limitare autonomamente.
Ormai abbiamo centinaia di esempi di ottime birre che prendendo spunto da uno stile di partenza lo caratterizzano in maniera peculiare, restituendoci un prodotto di ottima fattura nonostante la diversità dallo stile di appartenenza.

E voi come vi comportate? Giudicate una birra con il pregiudizio dell'aderenza allo stile e vi fate guidare prima di tutto dal gusto?

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