Diritto d'autore..questo sconosciuto
Carissimo visitatore, sono felice che la tua passione birrosa ti abbia portato su questo portale.
Augurandoti una buona navigazione, ti avverto, tuttavia, che è severamente vietato effettuare il "copia ed incolla" di un articolo o parti di esso.
Di fronte a tali comportamenti,privi di citazione, sarò costretto ad agire per vie legali contro coloro che non rispettano il sacro diritto d'autore..birrai e fruitori.

Translate

no copia/incolla

martedì 15 dicembre 2015

Extraomnes - Chien Andalou

Circa un annetto fa, in questo periodo dell'anno, venne realizzata una birra che fece molto parlare di sè nei mesi a seguire.
Presso il birrificio di Marnate, Extraomnes, una delegazione del forum Il Barbiere della Birra si riunì sotto la guida dell'eclettico birraio di casa Luigi "Schigi" D'Amelio, per realizzare una birra speciale, che sarebbe poi arrivata sul mercato in primavera.
Credo che sia stata la prima volta, almeno in Italia, di una collaboration beer fra un birrificio e un forum di appassionati...o meglio un forum di quattro tirchi ubriaconi cosiddetti esperti.


A rendere speciali ancor di più le cose fu l'idea di indire un contest aperto a tutti per la realizzazione dell'etichetta che avrebbe poi vestito le bottiglie di questa birra.
Vi parlai molto approfonditamente di tutta la questione del contest appena dopo la proclamazione della vincitrice, Eleonora De Martini, che si è portata a casa oltre che la gloria di vedere una sua opera in giro per i beershop d'Italia e sui siti di rating, anche 24 bottiglie di questa Chien Andalou.


È questo infatti il nome di questa belgian strong dark ale di ben 11 gradi e prodotta con miele, zucchero candito, uvetta sultanina, uvetta di Corinto, mandorle, nocciole e vaniglia.
Il nome è chiaramente un omaggio al corto surrealista di Salvador Dalì e Luis Buñuel dove con la scena del taglio dell'occhio si intendeva presentare allo spettatore la visione di cose mai viste prime o mai volute vedere anche a costo di grandi sacrifici. Si tratta di uno dei manifesti della rivoluzione surrealista.
La presentazione è avvenuta a marzo a Roma, nel tempo del Ma Che Siete Venuti a Fà. Presentazione
alla quale per motivi di lavoro dovetti saltare, nonostante l'occasione era di quelle ghiotte anche per scambiare chiacchiere dal vivo con gli altri utenti del Barbiere.
Non potevo tuttavia esimermi da accaparrarmi qualche bottiglia per gustarla con calma.
Inoltre è notizia di poco tempo fa: la Chien Andalou sarà replicata.
Ed eccoci arrivati a noi, allo stappo della prima bottiglia di questo cane andaluso.

Di una scurissima tonaca di frate è vestita questa irriverente quintupel (stile che chiaramente non esiste e che è stato inserito in etichetta per gioco e provocazione), sormontata da una testa di schiuma cappuccino, cremosa, compatta e persistente.
Al naso mostra una complessità estrema ed un eleganza unica. Rum su tutto, prugna, mandorle e frutta matura e un lieve accenno di vaniglia su finale. In bocca si presenta con un ingresso dolce di biscotto per poi aprirsi nel ventaglio già ammirato al naso. La chiusura è secca con una lunga sensazione di calore che ti fa ricordare che hai appena terminato 33 cl da oltre 11 gradi alcolici fino ad allora non pervenuti in bocca.

Una birra riuscitissima, complessa ed elegante. Da sorseggiare in solitario o in abbinamento ad un panettone visto il periodo. La tentazione di non lasciare invecchiare le altre bottiglie che ho in cantina è elevatissima, vedremo se riuscirò a resistere per valutarne l'evoluzione.
Cheers!

GIUDIZIO PERSONALE


Nessun commento:

Posta un commento