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martedì 3 febbraio 2015

Invecchiamento

Quante volte abbiamo sentito la classica frase di circostanza "sei come il buon vino, migliori invecchiando"?
Il mondo del vino è molto lontano da me, quindi non ho mai costatato con mano quanta verità ci fosse in tali espressioni e quanta della sana ironia. Ma non vivendo sulla Luna, so benissimo che un Barolo invecchiato è più apprezzato di uno giovane...tanto per dirne uno.
La domanda ora è: quale rapporto ha la birra con il tempo? Può essere invecchiata? Ci sono delle regole?
Lungi da me snocciolare un disciplinare et similia per l'invecchiamento, in quanto siamo nel campo delle probabilità e vorrei evitare di attirarmi le vostre ire qualora stappiate dei cadaveri ossidati dal tempo.
Sono un tipo mediamente paziente. Posso dimenticarmi di una birra per anni interi, oppure posso avere fretta di berla prima ancora che abbia raggiunto la migliore forma, secondo ovviamente esperienze passate mie o di altri appassionati.
Acquistare una birra già invecchiata se non siete pazienti potrebbe essere una buona idea, ma armatevi di pazienza e portafoglio. Oltre ad essere rare da trovare in condizioni ottimali, costano davvero uno sproposito. E ricordate sempre il rischio di ritrovarvi zombie nel bicchiere.



Come regola generale gli stili che fanno della luppolatura un punto di forza vanno bevuti quanto più freschi possibili. Pils, India Pale Ale, American IPA, American Pale Ale, Double IPA e compagnia cantando vanno bevute a pochi mesi dall'imbottigliamento. Ogni giorno può essere letale e farà salire il rischio di bere brodo o tisane amare.
Respect hops, consume fresh! (cit.)

E allora come muoversi?
Occorre un minimo di buon senso. L'alcol è amico dell'invecchiamento quindi birre molto alcoliche possono solo migliorare con il tempo. Buttatevi quindi su Barley Wine, Strong Ale,  Imperial Stout, Old Ale e Quadrupel, Mi sento di dirvi che non rimarrete delusi.
Ci sono delle eccezioni però. I lambic.
Nonostante il basso contenuto alcolico e un corpo leggero, le birre a fermentazione spontanea (gueuze, kriek, framboise) invecchiano davvero bene. Il tempo smussa le note eccessivamente acide e contribuisce a donare ulteriori sfaccettature aromatiche. La scadenza impressa sull'etichetta è solo un obbligo di legge. Queste birre possono tranquillamente essere consumate dopo decenni. Ovviamente vanno conservate al buio (la luce è la nemica principale della birra) e in un ambiente che non abbia grossi sbalzi di temperatura.
Orizzontali o verticali? Come ogni birra artigianale andrebbe conservata in verticale, se proprio non avete spazio direi che solo i lambic con i tappi in sughero possono tranquillamente essere conservati coricati.

Qualche sera fa ho deciso di tirare il collo ad un vecchio american barley wine, Blithering Idiot della Weyerbacher Brewing, che avevo acquistato qualche anno fa. E' comunque relativamente giovane, in quanto è stato imbottigliato nel 2012. Ora capite perchè mi sono definito moderatamente paziente qualche riga su?
Bel color rame con schiuma fine e biancastra, di poca persistenza. Aroma molto complesso. Toni dolci in grande evidenza. In bocca è oleosa, massiccia ma rassicurante. Malto, datteri e fichi si prendono la scena. La carbonatazione è  media. Finale caldo, avvolgente e fruttato. Si congeda con una coda di secchezza che non rende stucchevole la bevuta. Birra da sorseggiare ed apprezzare in una gelida serata invernale, magari durante i freddi giorni della merla come ho fatto io. L'ho bevuta in solitaria dopo cena e mi ha soddisfatto pienamente. Il birrificio la consiglia in abbinamento con formaggi erborinati o salumi stagionati. Al prossimo giro, se ne avrò occasione proverò. Sono trascorsi solo tre anni dall'imbottigliamento ma secondo il mio parere hanno contribuito a rendere questa birra più equilibrata. Temo che in esemplari giovani, la dolcezza del malto e il contenuto alcolico elevato (11,1°) avrebbero reso la bevuta eccessivamente stancante in solitaria.

Per non restare con il dubbio il mio consiglio è sempre quello di bere prima la birra appena comprata, quindi giovane e poi farla invecchiare valutandone le differenze o organizzando vere e proprie verticali di diverse annate. Assaggiare una Orval del 2005 senza aver bevuto una Orval giovane ha poco senso secondo me. Discorso diverso per birre rare ed eccessivamente costose che pensate di incontrare una sola volta nella vostra vita. A quel punto siete ad un bivio: la bevete subito o la fate invecchiare?
Dite che se al prossimo compleanno di qualche amico, mi presento con un biglietto di auguri con su scritto <<sei come una birra, migliori con il termpo>> mi prendono per pazzo? :-P
Cheers!

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