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venerdì 30 dicembre 2016

Il mio 2016 birroso

Anche quest'anno volge al termine; ormai è tempo di resoconti. Ecco il mio 2016 birroso!

Come ogni anno siamo giunti all'ultimo articolo di questo anno.
E' stato un 2016 intenso, pieno di grandi novità, di viaggi, di festival e di grandi birre ovviamente!
Ho conosciuto tanti nuovi appassionati ed è stato piacevole passare le serate in loro compagnia davanti ad una buona birra.
Fare una classifica assoluta chiaramente esclude tante grandi birre, ma ci provo lo stesso a stilare la mia top 5 del 2016 birroso!

1. Poterie - The Bruery
2. Yeti Imperial Stout - Great Divide
3. Westvleteren XII
4. Framboise de Amorosa - The Lost Abbey
5. Three Floyds/Mikkeller - Risgoop

Con mia grande sorpresa e nemmeno a volerlo fare di proposito, con questo articolo arrivo a quota 107 articolo pubblicati nel corso del 2016; stesso numero del 2015. Questo curioso dato mi entusiasma perché fra mille impegni lavorativi riesco sempre a trovare un momento per scrivere qualcosa in maniera più o meno costante.
Ecco allora i tre articoli più letti di altrettante rubriche:


Vi auguro una serena fine di 2016 e un grande inizio del nuovo anno.
Brindate naturalmente stappando buona birra!
Seguitemi sulla pagina Facebook e su Instagram (il_Triggia23) per tutti gli aggiornamenti sulle mie bevute!
Ancora auguri!

mercoledì 21 dicembre 2016

Brasserie Dieu Du Ciel! - Solstice d'Hiver

Ospito ancora una volta il birrificio canadese Dieu du Ciel!. In concomitanza con il solstizio d'inverno ho stappato il loro barley wine chiamato appunto Solstice d'Hiver!

Alle 11.44 di oggi, 21 dicembre 2016, entreremo ufficialmente nella stagione invernale. Questo passaggio è astronomicamente chiamato solstizio d'inverno, ovvero quel momento in cui il Sole, nel moto apparente raggiunge la posizione più a sud dell'equatore celeste. (fonte).
E' una giornata molto particolare, alla quale fin dai tempi antichi è stato attribuito un significato simbolico e a tratti mistico. Vi raccontai qualche leggenda in questo articolo di due anni fa, quando stappai un'altra birra dedicata a questo evento astronomico, la Sunturnbrew di Nogne.
Dieu Du Ciel! Solstice d'Hiver birra recensioni blog birra artigianale

Della Brasserie Dieu Du Ciel! invece vi ho ampiamente parlato in più di un'occasione, e se seguite questo tag ricostruite tutte le birre ospitate sul blog.

martedì 20 dicembre 2016

Degustazioni random #4: Hoppin Frog- B.A. Frosted Frog Christmas Ale, The Lost Abbey - Track #10, The Bruery - Poterie, To Øl - Liquid Confidence

Un'altra grande serata di tasting e sharing, con grandi birre e solite conferme!

Per salutarci prima delle vacanze di Natale, io con gli altri ragazzi compagni di bevute, abbiamo deciso di organizzare l'ultima serata di degustazione in quel di Amarillo 34.

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La formula è sempre quella collaudatissima; ognuno dei partecipanti porta qualche bottiglia di livello e si condivide con il resto del gruppo.
Prima di partire nel vivo della serata, abbiamo deciso di mettere qualcosa nello stomaco. Per l'occasione, direttamente dalla Campania sono arrivate una enorme treccia con gli stessi ingredienti del famoso tortano napoletano, e l'immancabile pizza ripiena di friarielli e salsiccia!
Questa delizie culinarie sono state sapientemente innaffiate da litri di pils di Elch-Bräu, monumentale pils direttamente dalla Franconia. Intensamente erbacea, con un lungo finale amaro a pulire il palato invogliando ad un altro boccone e un altro sorso. Questa birra servita alla spina è ciò che desidero trovarmi nel bicchier...ooops nel boccale da mezzo litro...ogni volta che ordino una pils di stampo teutonico!


giovedì 15 dicembre 2016

St. Peter's Brewery - Old-Style Porter

Torna sul blog lo storico birrificio della contea di Sulfok, St. Peter's Brewery, con la loro porter!

Ancora una magnifica fiaschetta targata St. Peter's.
Ancora un gradito omaggio del sito Iperdrink! Questa volta vado a stappare la Old Style Porter del birrificio del nord-est dell'Inghilterra!

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St. Peter's Brewery - Old-Style Porter

Ho riassunto la storia della St. Peter's Brewery in questo articolo, dove vi ho anche menzionato una delle peculiarità delle sue produzioni; l'utilizzo di una particolare bottiglia replica della storica fiaschetta utilizzata da Thomas Gerrard, proprietario di una locanda nei pressi di Filadelfia.
I metodi produttivi e le materie prime, seppur innovate con il passare del tempo, rimangono fedeli alla tradizione. A partire dall'acqua utilizzata, elemento chiave nella produzione della birra! Alla St. Peter's viene presa direttamente dall'antico pozzo all'interno del birrificio stesso. I birrai spiegano che quel tipo di acqua, ricca di sali minerali, è fondamentale per il gusto inconfondibile delle birre targate St. Peter's!
Il birrificio possiede anche la storica taverna, Jerusalem Pub, a Londra, in un edificio che risale al 1720 nel quartiere di Clerkenwell.

lunedì 12 dicembre 2016

Tempo di Natale, tempo di birre di Natale!

Siamo entrati in pieno clima natalizio ormai. E come ogni anno gli scaffali dei beershop iniziano a pullulare di birre di Natale!

Il giorno dell'Immacolata è il vero spartiacque che ci lancia diretto verso le festività natalizie.
Devo dire tuttavia che quest'anno ho notato che molti addobbi sia nei negozi sia sui balconi delle abitazioni private sono arrivati quasi a fine novembre. La cosa mi è sembrata abbastanza inquietante, a dire la verità...Ma andiamo oltre!
birre di natale recensioni blog birra artigianale
Credits

mercoledì 7 dicembre 2016

Amager/Jameson - Green, Green Banshee

Torna sul blog il birrificio di Kastrup, Danimarca, con una potente imperial stout passata in botti provenienti dalla famosa distilleria irlandese Jameson!

Il Jameson è uno dei whisky irlandesi più famosi e più conosciuti. Viene prodotto nella cittadina di Midleton, nella contea di Cork. Qui potete leggere la storia di questa distilleria, che nacque attorno al 1780 ad opera di un facoltoso uomo di affari scozzese, John Jameson. Fu una delle prime distillerie irlandesi a produrre whisky con la tecnica della tripla distillazione (qui trovate qualche info in più).
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Del birrificio Amager Brygus invece vi ho parlato moltissime volte; seguite questo tag e troverete tutte le birre ospitate dal mio blog.
Senza dubbio è uno dei birrifici più prolifici danesi e non solo, e senza dubbio come costanza produttiva lo colloco fra i top del Vecchio Continente. Se non si è capito, il modo di fare birra di questi danesi mi intriga parecchio e nel mare magnum delle loro produzioni escono spesso birre davvero notevoli a mio avviso.
Mi ha incuriosito molto questa Green, Green Banshee prodotta in collaborazione con la famosa distilleria irlandese Jameson. La birra di partenza è una potente imperial stout che riposa per una parte  4 mesi in botti di rovere americano ex bourbon e per un'altra in botti ex sherry Oloroso per lo stesso periodo di tempo. Entrambe le botti hanno ospitato il whisky targato Jameson ovviamente- Alla fine del processo di invecchiamento in botti, così come avviene per il whisky irlandese, i contenuti delle botti vengono blendati e viene creata un'unica massa liquida che altro non è che questa Green, Green Banshee.

lunedì 5 dicembre 2016

Un weekend romano: 15° anniversario Ma Che Siete Venuti a Fà e inaugurazione di Be.Re.

Tornato poche ore fa nella mia Puglia con tanti km macinati e tanti litri sul gruppone. Ecco un breve report dell'ultimo weekend passato a Roma.

Il primo weekend di questo dicembre offriva un doppio appuntamento in tema di birra artigianale. Avevo infatti, segnato in rosso sul mio calendario, le date corrispondenti alla festa finale del 15° anno di vita del locale trasteverino Ma Che Siete Venuti e Fà e sopratutto l'inaugurazione di Be.Re., il nuovissimo locale di Manuele Colonna (qui trovate la sua intervista)

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Black Queen - Hammer presso Be.Re.
E partiamo subito dal nuovissimo locale sito in Piazza Risorgimento, angolo via Vespasiano, a due passi da Piazza San Pietro quindi. Esternamente occupa ben quattro vetrate di cui due che mostrano l'enorme bancone che ospita gli impianti di spillatura (18 spine e 6 handpump) e altre due mostrano il banco della parte food, curata da Stefano Callegari e dal suo trapizzino.

mercoledì 30 novembre 2016

Brauerei Weihenstephan - Weihenstephaner Vitus

Torno a parlare di uno dei birrifici più antichi d'Europa, Bayerische Staatsbrauerei Weihenstephan, con una delle birre più apprezzate e rappresentative, la weizenbock Vitus.

Era da un pò che non mi capitava di bere la storica weizenbock Weihenstephaner Vitus, e con le prime avvisaglie di freddo intenso è stata certamente un'ottima idea. Ringrazio il sito Iperdrink per la bottiglia omaggio che sono andato a stappare.

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Weihenstephaner Vitus
Al pari della doppelbock Korbinian dedicata a San Corbiniano di cui vi ho parlato qui, anche la Vitus nasconde una caratteristica storia che attinge dalla tradizione religiosa.
Non si hanno notizie certe riguardo alla data e al luogo di nascita di San Vito Martire, ma se andiamo a consultare l'agiografia scopriamo che i natali vengono fatti risalire al III secolo in una cittadina siciliana, Mazara del Vallo. Pare che San Vito sin da fanciullo operò molti miracoli nella sua cittadina d'origine, e per questo motivo fu incarcerato e torturato senza mai perdere la fede. Pare sia stato liberato miracolosamente da un angelo che lo condusse in Lucania insieme al precettore Modesto e la nutrice Crescenzia. La sua fama di guaritore spirituale crebbe a tal punto da portarlo al cospetto dell'imperatore romano Diocleziano che lo supplicò di liberare il figlio dal demonio. Dopo questa sorta di esorcismo, fu lo stesso imperatore a condannarlo al martirio.

martedì 22 novembre 2016

Brasserie Dieu Du Ciel! - Péché Mortel

Dal birrificio canadese di Dieu du Ciel! ecco la poderosa Péché Mortel, un'autentica perla del panorama brassicolo mondiale!

Anche se qui le temperature ancora non hanno conosciuto una vera e propria picchiata verso il basso, il clima è decisamente consono per gustare qualche birra dal tenore alcolico più elevato.
Da grande amante delle imperial stout, appena ne ho l'occasione ne acquisto molte, bevo diverse e in molti altri casi metto da parte in cantina per valutarne l'evoluzione.
Generalmente se ho possibilità di prendere un paio di bottiglie per etichetta, mi impongo il piacevole esercizio dell'assaggio immediato e poi dell'assaggio dopo qualche anno.
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Mi piace molto il modo di fare birra di questi canadesi di Dieu Du Ciel! ed è davvero un bene trovare, da qualche anno a questa parte, le loro birre più frequentemente nei nostri beershop.
Della loro storia e delle birre che ho avuto modo di provare nel corso del tempo vi parlai in questo articolo. Sul blog di Portale Birra invece vi parlavo in maniera dettagliata di una loro birra, la Aphrodisiaque.

giovedì 17 novembre 2016

St. Peter's Brewery - Ruby Red Ale

Ospito sul blog un bell'esempio di red ale in pieno stile britannico: la Ruby Red Ale del birrificio St. Peter's!

Continuo a stappare gli omaggi che Iperdrink mi ha gentilmente inviato e stavolta è il turno di uno dei birrificio più conosciuti dell'Inghilterra: St. Peter's Brewery!
Nella contea di Sulfok, nel nord-est dell'Inghilterra, John Murphy, un ex professore di marketing, decide di avviare un birrificio all'interno di un vecchio edificio agricolo immerso nella campagna inglese ed attorniato dal classico fossato. Era molto comune infatti, negli edifici dell'Anglia orientale, la costruzione di questi fossati a protezione delle case e dei villaggi dall'avanzata dei Vichinghi . I villaggi della zona prendono il nome dei santi ed è per questo motivo che John Murphy decide di chiamare la sua creatura St. Peter's Brewery vista anche la vicinanza con l'omonimo municipio.
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St. Peter's Ruby Red Ale

Segno distintivo del birrificio è certamente l'utilizzo di una particolare bottiglia, replica delle fiaschette per alcolici utilizzate nel 1770 da Thomas Gerrard, proprietario di una locanda a Gibbstown, sulle rive del fiume Delaware, vicino Filadelfia.

lunedì 14 novembre 2016

A Tu per Tu con....Angelo Scacco di La Fucina

Ai microfoni virtuali di Diario Birroso stavolta c'è Angelo Scacco, birraio e fondatore del birrificio molisano La Fucina!

Le battute sull'esistenza del Molise e dei suoi abitanti davvero si sprecano, ma fortunatamente i molisani sono dotati di grande autoironia e rispondono alle frecciatine con un sorriso.
Un centinaio di km mi separano da questi territori e in questo ultimo anno di scorribande alcoliche, ho avuto modo di toccare con mano il grande fermento che questa piccola regione sta vivendo. Ve ne avevo già parlato in questo articolo del FrankenBier Fest di Campobasso tenutosi dai ragazzi di Hops Up. In quell'occasione ho conosciuto Angelo Scacco, birraio e fondatore del birrificio La Fucina di Pescolanciano in provincia di Isernia. Dopo quella serata passata in sua compagnia ci siamo incontrati nuovamente in altre occasioni fino a che non abbiamo deciso di rendere pubblico cosa ci siamo detti! Angelo è un tipo molto diretto, molto ironico e cosa non meno importante ha la grande dote dell'autoironia. Tenendo bene in mente questa cosa, tuffatevi in questa chiacchierata!


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Ciao Angelo, benvenuto su Diario Birroso! Parlaci un pó del tuo progetto, La Fucina, come nasce, da quante persone è composto e quale è la vostra filosofia.
Grazie mille a te! Diario Birroso a noi ci piace assai…non ho detto a caso noi, perché negli ultimi tempi molti stanno identificando la Fucina con me, che oltretutto sono un sedicente birraio, ma in realtà La Fucina è un progetto molto ampio, compagine societaria composta da 3 soci, io, Giovanni Di Salvo e Gilbert Padula (socio americano con la passione per la birra artigianale), ma quello che ci rende più orgogliosi è aver potuto assumere 2 ragazzi di Pescolanciano, Simone del Matto (mio secondo birraio) e Nicolangelo Pellegrino (Logistica)…questo perché il nostro paese, Pescolanciano, da tempo non vedeva iniziative imprenditoriali, e La Fucina è stata di incentivo per tutti noi, nel cercare di smuovere questa immobilità. Siamo ancora più soddisfatti se ci guardiamo indietro…La Fucina è nata appena 4 anni e mezzo fa…nel marzo 2012…ed eravamo solo una beer firm, quindi abbiamo prodotto utilizzando impianti di altri, utilizzando le ricette da homebrewers che avevamo elaborato negli anni. Se poi aggiungiamo che io e Giovanni siamo tornati in Molise dopo diverse esperienze fuori regione, mi sembra chiaro il motivo per cui traspare tanto orgoglio nelle mie parole. Tornando con i piedi per terra, anzi con la faccia sotto i tuoi piedi, mi pare chiaro che siamo un birrificio con una altissima concentrazione di cazzari, perché ci piace vivere questo mondo in maniera poco seria, poco bacchettona, da qui i nomi di alcune birre, da qui i miei siparietti durante i tap take over oppure gli eventi birrai (non capita spesso che un birraio dica: a me questa mia birra mi fa cagare). Credo che tutta questa nostra voglia di rompere degli schemi che si stanno costruendo, derivi dalla mia passata esperienza professionale (si dice che io sia stato un consulente di strategia aziendale), in pratica vengo da un mondo nel quale domina la formalità ed a volte le sovrastrutture. Ecco visto che sono riuscito ad avere una mia azienda…non vedo perché io non possa rompere certi schemi che mi stanno alquanto sui cosiddetti. Però voglio chiarire che siamo cazzari alla radice, ma solo dal punto di vista comunicativo…qui il primo punto è che le birre devono essere buone, fatte bene e che quando si deve faticare nessuno, me in primis, si può tirare indietro (aspetti positivi e negativi del mio lavoro precedente me li sono portati dietro).

mercoledì 9 novembre 2016

Birra del Bosco - Dark Deer

Esordio su Diario Birroso per il birrificio trentino Birra del Bosco! Ho assaggiato la loro interpretazione di una porter: la Dark Deer!

Grazie al gradito assaggio fornitomi da Iperdrink, ho potuto conoscere una realtà che fino ad oggi non conoscevo, non avendo mai incrociato le sue produzioni.
Marco Pederiva e Gabriele Tomasi sono due compagni di liceo che dopo aver seguito strade diverse dopo il diploma, decidono di ritrovarsi sotto il segno della birra artigianale.
Nasce così nel 2013 a San Michele all'Adige, in provincia di Trento, Birra del Bosco, con lo scopo di creare "birra vera, birra senza compromessi"

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Birra del Bosco - Dark Deer
La parte grafica è davvero molto bella e incarna perfettamente il nome che hanno scelto di adottare. Ogni etichetta raffigura un diverso animale e sul retro vi è una simpatica storia, e la cosa mi piace parecchio, devo dire!
Mentre Gabriele si occupa della parte commerciale, in sala cottura c'è Marco che propone una linea classica composta da sei birra; la Bitter Owl (una bitter), la Fox Tail (red ale), la Pale Whale (una golden ale), la Froggy Hops (un'IPA), la Weissbear (una weisse) e la Dark Deer, oggetto dell'articolo odierno. Accanto a questa linea vi sono due stagionali, una saison chiamata Surama e un'american pale ale (Atanea); e due collaborazioni: Pale Air e Barbabosco con il birrificio Barbaforte.

martedì 8 novembre 2016

Birra Nursia - Bionda

Appuntamento con Birra Nursia, il birrificio sito nel monastero di San Benedetto a Norcia e gestito interamente dalla comunità di frati benedettini che dopo i terremoti del Centro Italia sta vivendo un momento molto difficile.

L'articolo odierno non è pura e semplice condivisione delle mie impressioni su una birra, ma vuole essere un piccolo aiuto per questa comunità religiosa che sta vivendo un momento delicatissimo.
Siamo tutti a conoscenza delle nefaste notizie provenienti dall'Italia centrale e sopratutto dalla città di Norcia messa in ginocchio dalle scosse del 30 ottobre scorso.
Basilica di San Bendetto a Norcia
Uno dei simboli della città di Norcia è certamente la basilica di San Benedetto, fulgido esempio di architettura medioevale apprezzata in tutto il mondo. Di questo capolavoro di arte ad oggi resta soltanto la facciata con l'inconfondibile rosone che si affaccia sulla piazza principale della cittadina umbra.

Birra Nursia
Nel vicino monastero di San Benedetto dal 2012 la comunità benedettina, prendendo spunto dalle secolari tradizioni monastiche belghe nella produzione della birra, ha deciso di dedicarsi a questa attività. Nasce così Birra Nursia la cui vendita, come specificato sul sito ufficiale ".... serve a garantire che i secolari canti latini vengano intonati quotidianamente all’interno delle antiche mura, in constante bisogno di ristrutturazione, e che i futuri monaci e i pellegrini abbiano un posto che si possa chiamare casa." Il birrificio era attivo fino a quella maledetta domenica mattina di ottobre, quando è stato spazzato via assieme al resto della basilica e del monastero.
In realtà le opere di ristrutturazione dei locali adibiti al birrificio erano già di prossima realizzazione, ma dopo i tragici eventi sono diventati necessari per il prosieguo della attività di birrificazione.
Mai come adesso la comunità religiosa, al pari della popolazione colpita da questa sciagura, ha bisogno della solidarietà degli italiani per cercare di dare speranza ad una veloce ricostruzione che possa portare al ritorno ad una vita serena.
Per chi volesse avere maggiori notizie sui progetti di ricostruzione e sulle modalità per effettuare donazioni alla causa, può recarsi a questo link.

lunedì 7 novembre 2016

Degustazioni random #3: AleSmith-Wee Heavy, Struise-Cuvèe Delphine e Nogne-Dark Horizon

Sabato grande giornata di degustazioni! Trittico importante e di livello elevatissimo. Scopriamo nel dettaglio cosa abbiamo stappato!

Ricca giornata quella di sabato! Un caro amico decide di tornare per qualche giorno nella sua città natale, e allora quale migliore occasione per riunirci e stappare qualcosa?
La scelta delle birre è ponderata bene!
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Nel tempo abbiamo costituito una discreta cantinetta con alcuni acquisti condivisi; si tratta perlopiù di birre molto costose che è conveniente oltre che utile e sicuramente più interessante condividere con altre persone.
Decidiamo di partire dalla Wee Heavy del birrificio americano AleSmith! Sono sempre grandi emozioni quando si ha la possibilità di assaggiare qualche produzione del birrificio di San Diego, in California! Nome che non lascia spazio a libere immaginazioni. la Wee Heavy è l'interpretazione di AleSmith della wee heavy/scotch ale scozzesi.

giovedì 3 novembre 2016

A Tu per Tu con...Enrico Ciani di Birra dell'Eremo

Tornano le interviste su Diario Birroso e stavolta danno nuovamente voce ad un birraio: Enrico Ciani di Birra dell'Eremo!

Del birrificio di Capodacqua di Assisi vi avevo parlato in occasione del mio weekend in Umbria. Vi raccontai della creatura di Enrico e Geltrude Salvatore Franchi nato nel 2012 ed oggi una solidissima realtà nazionale. In questa occasione invece vi ho descritto l'incontro con la loro Terra...
Oggi lascio la parola ad Enrico che con grandissimo entusiasmo ha risposto alle mie curiosità.
Bando alla ciance, ecco cosa ci siamo detti!
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Credits: Pagina FB Ufficiale

Ciao Enrico, benvenuto su Diario Birroso. Raccontaci della tua formazione prima di diventare il birraio di Birra dell'Eremo e quando è scoccato l'amore per la birra artigianale.
La mia formazione ha inizio all’università. Gli esami di tecnologia alimentare, durante i corsi Scienze Agrarie ed Ambientali prima e Biotecnologie Agrarie ed Ambientali dopo, mi hanno affascinato e appassionato particolarmente ed una buona parte dell’esame era dedicato alle tecnologie birrarie. Grazie a ciò ho iniziato a produrre in casa delle mie birre rimanendo folgorato da questo fantastico mondo. Inoltre durante la laurea magistrale ho avuto la fortuna di fare il tirocinio presso il CERB (Centro Eccellenze e Ricerca sulla Birra) dove ho conosciuto dei ragazzi molto preparati con cui ho condiviso la mia stessa passione ed è stato proprio in quel momento che ho capito che avrei voluto fare quello nella vita.

mercoledì 2 novembre 2016

Birrificio del Doge - Vienna Lager

Debutto sul blog per il Birrificio del Doge, interessante realtà veneta che sta riscuotendo un successo meritato. Protagonista di questo esordio la loro Vienna Lager!

Il mio primo incontro con il Birrificio del Doge è avvenuto lo scorso ottobre ad EurHop, dove assaggiai due deliziose creazioni, la Marzen direttamente dalla botticella e la Vienna Lager.
Non avevo mai provato le loro birre in bottiglia ma grazie ad Iperdrink, sono riuscito finalmente ad averle fra le mani.
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Il Birrificio del Doge nasce nel 2008 ad opera dei fratelli Giuman e del birraio Federico Casarin che a Zero Branco, in provincia di Treviso decidono di trasformare il loro hobby in un vero e proprio lavoro! In un panorama in cui la maggioranza dei birrifici si specializza su birre ad alta fermentazione, i ragazzi del Doge decidono di ritagliarsi uno spazio nel firmamento brassicolo italiano puntando molto sulle basse fermentazioni di stampo teutonico.
Attualmente fanno parte della linea anche la Rauch Me Baby (una rauchbier), la Dunkel, la Blanche, l'American Pale Ale, la Strong Ale, la Pale Ale e la Weizen.

martedì 1 novembre 2016

Westmalle Tripel (per la rubrica StagioniAMO)

Tornano gli abbinamenti cibo-birra di StagioniAMO! Stavolta vi parlo di una vera e propria icona della birra: la Westmalle Tripel!

Marzia di Coffee&Mattarello ci ha deliziato con una torta salata di porri e crema di ceci!
Scoprite ingredienti e metodo di preparazione a questo indirizzo che nel frattempo prendo la birra e preparo il bicchiere...


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BIRRIFICIO: Brouwerij Westmalle
BIRRA: Tripel
STILE: Tripel
GRADO ALCOLICO: 9,5 % alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 10°-12°
RANGE PREZZO: 2.80 € - 3.50 €






lunedì 31 ottobre 2016

Halloween: 3 birre da sorseggiare guardando 3 film horror

La notte delle streghe è giunta anche quest'anno! Ecco un simpatico giochino di abbinamenti inusuali: birra e film, horror naturalmente!

Come lo scorso anno, anche stavolta è un articolo abbastanza frivolo e spensierato questo di oggi, dedicato alla festa di Halloween, la festività di origine celtica che un tempo veniva identificata come il Capodanno celtico.
In questa notte infatti il velo fra il regno dei vivi e il regno dei morti diveniva sottilissimo tanto che questi ultimi potevano tornare a passeggiare nei luoghi dove erano vissuti. In realtà la Samhain altro non era che la fine dell'estate, che coincideva con l'ultimo raccolto prima dei rigidi inverni che avrebbero attanagliato le popolazioni celtiche. Se volete farvi un'idea più precisa date un'occhiata a questo link.

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Con il passare del tempo Halloween ha assunto una connotazione prettamente commerciale specialmente negli Stati Uniti, dove la festa è davvero sentita molto. L'abitudine di vestirsi da mostri e streghe e girare per le strade per il Trick or Treat, dolcetto o scherzetto; è divenuta la vera essenza di questo periodo! Non mancano feste a tema horror e naturalmente film e libri!

venerdì 28 ottobre 2016

Ancora Amager Bryghus. Lawrence of Arabica & Game of Arms

Torno a raccontarvi le produzioni del birrificio danese Amager Bryghus e lo faccio stappando due delle innumerevoli collaborazioni con birrifici americani.

Qualche sera fa abbiamo organizzato una delle nostre solite degustazioni in quel di Amarillo34, e stavolta ci siamo voluti concentrare su un solo birrificio in particolare: Amager Bryghus.
Il consolidato formato da 50 cl ci permette sempre una buona serie di assaggi senza strafare e perdere lucidità nei giudizi.

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Abbiamo scelto due produzioni dalla sterminata serie di collaborazioni con birrifici americani: la Lawrence of Arabica e la Game of Arms! Sul blog mancavano delle birre scure del birrificio di Kastrup ed eccole fare il loro esordio!

giovedì 20 ottobre 2016

Brauerei Weihenstephan - Weihenstephaner Korbinian

L'appuntamento con il Tasting Moment di oggi è interamente dedicato al birrificio più antico d'europa, quello di Weihenstephan!

Corbiniano di Frisiga fu un monaco e vescovo della Chiesa Cattolica vissuto fra il 680 e il 730. Dopo la morte della madre decise di ritirarsi a vita da eremita, ma col passare del tempo il suo modo di vivere divenne modello per altri uomini che lo seguirono in questo percorso. Devotissimo a San Pietro compì numerosi viaggio in Italia, a Roma dove il papa Gregorio II lo consacrò vescovo e gli affidò il compito di evangelizzare i territori della Baviera. Dopo diversi anni Corbiniano tornò a Roma per chiedere l'esonero da tali compiti. Esonero che fu rifiutato dal papa che gli ordinò di stabilirsi a Frisiga per proseguire l'opera di conversione in quei territori.

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Con l'aiuto di Grimoaldo, duca di Baviera, costruì, nel 725, un monastero intitolato a Santo Stefano. La figura di Corbiniano, che nel frattempo divenne santo e patrono dell'Arcidiocesi di Monaco e Frisiga, tornò alle luci della ribalta durante il pontificato di Joseph Ratzinger.

venerdì 14 ottobre 2016

EurHop 2016. Come è andata. Capitolo Secondo: Resto del mondo.

Secondo appuntamento con il mio report dall'ultima edizione di EurHop 2016! Grandi abbuffate anche dalle terre straniere!

Vi ho parlato del gran bel bere dell'Italia brassicola all'ultimo EurHop, stavolta voglio concentrarmi, come lo scorso anno, sugli ospiti stranieri!
Quest'anno l'ampia selezione curata dallo staff del Ma Che Siete Venuti a Fà ha ampliato ancor di più il raggio d'azione andando a pescare birrifici davvero da ogni parte del globo.

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EurHop 2016
Del Nuovo Continente si sono spinti fino alle Hawaii con le produzioni di Maui Brewing. Mentre per ciò che riguarda l'Europa le novità sono state rappresentate dalla Spagna con Edge Brewing, dalla Serbia con Crow Brewery e anche la new wave della Repubblica Ceca con il birrificio Raven!
Solite grandi conferme per la Polonia e per la folta scena brassicola scandinava!
Ultima, ma non meno importante, la selezione portoghese curata dall'Artbeerfest di Caminha!

mercoledì 12 ottobre 2016

A tu per tu con...Manuele Colonna

Torna l'angolo delle interviste e lo fa con una chiacchierata in compagnia di uno dei massimi esperti di birra artigianale in Italia: Manuele Colonna.

A tu per tu con...oggi ospita il più grande publican italiano: Manuele Colonna!

Manuele non ha bisogno di presentazioni, il suo lavoro, la sua intensa passione per la buona birra e la sua fama parlano da sè! La sua avventura lavorativa parte nel 2001 con l'apertura del pub trasteverino Ma Che Siete Venuti a Fà, rilevato da Manuele in condizioni di continui avvicendamenti proprietari ed elevato ad oggi il miglior locale dove bere birra in Italia. Nel 2010 è stato incoronato dal sito di rating RateBeer il "Miglior pub al mondo". Per quanto queste classifiche contino il giusto resta sempre una grandissima soddisfazione oltre che una grandissima verità. Al Macchè la scelta e la cura del prodotto è maniacale. Al Macchè si fa cultura vera, e lo si fa da 15 anni ormai!
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Ma Che Siete Venuti a Fà - Roma

Ma Manuele è un vero top player in Italia e tanti altri progetti portano la sua autorevole firma: il Bir&Fud di via Benedetta a Trastevere, la crociera Un Mare di Birra, il festival più importante italiano (EurHop), i festival dedicati alla Franconia (FrankenBier Fest), la rassegna delle birre natalizie (Birre sotto l'albero), fino agli ultimi progetti con Birra - Italian Craft Beer a Berlino con i ragazzi del Birrificio Lambrate e Be.Re. locale di prossima apertura in Piazza Risorgimento a Roma.
Ma ora basta chiacchiere, vi lascio alla nostra chiacchierata.

martedì 11 ottobre 2016

EurHop 2016. Come è andata. Capitolo Primo: Italia.

Ed eccoci giunti anche quest'anno al resoconto di EurHop, il consueto appuntamento di Roma con il meglio della produzione brassicola italiana ed estera.

Ogni anno è l'evento per me irrinunciabile.
EurHop è davvero il festival di respiro internazionale più importante che abbiamo in Italia.
Anche quest'anno la selezione dei birrifici è stata affidata a Manuele Colonna e il suo staff del Ma Che Siete Venuti a Fà, il locale trasteverino nell'olimpo dei posti dove bere meglio nel mondo.
Come ogni anno ho dedicato due giorni ad EurHop ma a dispetto delle scorse edizione mi sono volutamente concentrato maggiormente sui birrifici italiani.
Mi piace cambiare obiettivi ogni volta che vado in modo tale da farmi un'idea dell'evoluzione del nostro movimento. Considerando che il 95% delle produzioni italiane presenti ad EurHop non si trova nei locale della mia zona, capite bene che l'occasione era irripetibile.
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EurHop 2016

Location ormai consolidata quella del Salone delle Fontane in zona EUR, che tuttavia, a mio avviso inizia a risultare un pò limitante. Mi spiego. Sono solito frequentare il festival in orari di apertura, ma quest'anno ho notato un netto aumento di persone anche in orari che negli anni passati erano più tranquilli. Il sabato ci si è messa anche la pioggia nel pomeriggio che ha fatto sì che le panche all'aperto divenissero praticamente inutilizzabili. Affluenza notevole rispetto agli anni passati con tanto di presenza di cani di grossa taglia (rigorosamente al guinzaglio devo dire però)...qualcuno poi mi spiegherà il senso di portare un povero animale in un contesto del genere. Per il resto solita formula e organizzazione impeccabile.

martedì 27 settembre 2016

Ancora tasting night. Fra Nomad, Port Brewing e Westbrook

Eccomi a raccontarvi l'ennesimo tasting. Stavolta abbiamo toccato diversi continenti: dall'Australia con il birrificio Nomad all'America con Port Brewing e Westbrook.

Qualche sera fa abbiamo deciso di rintanarci nel nostro beershop di fiducia, per un folle turno infrasettimanale di tasting! Come se non bastassero i weekend a mettere a dura prova i nostri fegati!
La formula è pura e semplice, beer sharing puro, ognuno condivide con il resto del gruppo qualche bottiglia.
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Una volta arrivati al locale ognuno di noi mostra il proprio arsenale e si decide il percorso da seguire per la degustazione. Stavolta avevamo tre produzioni del birrificio australiano Nomad e due poderose birre americane.

venerdì 23 settembre 2016

Kiuchi Brewery - Hitachino Nest White Ale (per la rubrica StagioniAMO)

Il fascino del Giappone attraverso uno dei birrifici nipponici più apprezzati nel mondo. La Hitachino White Ale in abbinamento con il primo piatto di StagioniAMO

Ci eravamo lasciati così, ad inizio settembre, ma le cucine di StagioniAMO sono sempre in continua evoluzione, così come gli abbinamenti pensati sono in fermento perpetuo.
Il primo di settembre ci viene offerto da Teresa di Crumpets&Co., che ci propone delle tagliatelle integrali di farro con porri (ingrediente del mese) e gamberoni. Scoprite la ricetta a questo indirizzo mentre io vi presento la birra.


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BIRRIFICIO: Kiuchi Brewery
BIRRA: Hitachino Nest White Ale
STILE: Witbier
GRADO ALCOLICO: 5,5 % alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6°-7°
RANGE PREZZO:3.50 € -4.50 €





giovedì 22 settembre 2016

Equinozio d'autunno. Carrellata di birre ideali per questo periodo dell'anno.

L'estate è definitivamente archiviata e l'ingresso dell'autunno altro non è che un pretesto per fornire una carrellata delle birre ideali per questo periodo dell'anno.

Alle 15.21 (ora italiana) di oggi ci sarà l'equinozio d'autunno; ossia l'evento astronomico che scandisce in maniera inequivocabile il passaggio dalla bella stagione all'autunno.
Riporto dal sito di National Geographic:
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Credits
La parola “equinozio” deriva dal latino e vuol dire “notte uguale”, riferendosi alla ripartizione della giornata in 12 ore diurne e 12 notturne che accade ogni anno solo due volte, in occasione appunto degli equinozi di primavera e d'autunno. Questa divisione del giorno in due è correlata al fenomeno delle stagioni sulla Terra. Il pianeta ruota su un asse con un angolo di 23,5 gradi rispetto al piano orbitale; ciò significa che mentre la Terra compie la sua orbita di 365 giorni, i due emisferi sono via via più o meno inclinati rispetto alla direttrice dei caldi raggi del Sole.Un equinozio è l'allineamento geometrico tra il Sole e la Terra, nel quale la nostra stella è posizionata esattamente sopra l'equatore terrestre. In questi giorni, sia l'emisfero settentrionale che quello meridionale ricevono grosso modo la stessa quantità di luce solare. Inoltre, gli equinozi sono gli unici giorni in cui il sole sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest.

lunedì 12 settembre 2016

Degustazioni random #2

Una breve resoconto sull'ultima serata di degustazione! Un numero contenuto di birre ma di elevata qualità e varietà.

Approfittando delle prime giornate piovose che strizzano l'occhio all'autunno già, io e il resto dei compagni di bevute ci siamo rintanati nel nostro solito beershop di fiducia.
L'occasione è sempre ghiotta quando si tratta di assaggiare nuove produzioni oppure riprovare birre che non bevevo da diversi anni.
diario birroso blog birra artigianalePartiamo così da una delle produzioni storiche del birrificio inglese Buxton, la Mor Top, una delicatissima golden ale di soli 3,6°. Bel colore dorato chiaro con schiume bianchissime, fini e di ottima persistenza. Il naso offre fresche note di pompelmo e lime, con qualche accenno floreale. Corpo esile e bevuta scattante che regala piacevoli note resinose e un bel taglio amaro finale. Gran bella birra per iniziare ma Buxton è una certezza, possiamo dirlo.

Facciamo idealmente un salto in Belgio e andiamo a stappare una birra che non bevevo da diversi anni. Ero alla mia iniziale avventura nel
diario birroso blog birra artigianalemondo della birra artigianale e un po' per facilità di reperibilità, un po' per il mio amore verso il modo di fare birra in Belgio, ho imparato ad amare queste produzioni e ancora oggi, quando mi capita di ritrovarle, le bevo con estremo piacere.
La Brouwerij Van Eecke, capace di regalarci perle brassicole come la Hommel Bier, produce anche una linea di birre, commercializzata sotto il nome Het Kapittel, ispirate alle produzioni monastiche. Andiamo a stappare la Dubbel di 7° gradi che si presenta di colore bruno intenso con riflessi rame e schiuma caffellatte di buona persistenza. Naso non particolarmente intenso ma che offre, come da copione stilistico, note di malto, frutta secca e accenni di frutta sotto spirito. In bocca la storia si ripete con una spolverata di cacao sul finale.

venerdì 9 settembre 2016

Brasserie De La Senne - Bruxellensis (per la rubrica StagioniAMO)

Dopo la pausa estiva torna la rubrica dedicata ai menu stagionali! StagioniAMO di settembre si apre con una delle ultime creazioni della Brasserie De La Senne, la Bruxellensis!

Ok, ci siamo riposati abbastanza! E' ora di tornare in cucina a creare menu con ingredienti stagionali!
Lo StagioniAMO di settembre è un omaggio ai porri, ortaggio saporito e versatile, in grado di dar carattere a molti piatti! La nuova stagione viene inaugurata dall'antipasto di Giulia di Ab oVo, che ci propone una tarte tartin di porri con salsa allo yogurt greco! Scoprite come realizzarla qui, nel frattempo vi presento la birra.

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BIRRIFICIO: Brasserie De La Senne
BIRRA: Bruxellensis
STILE: Belgian Ale
GRADO ALCOLICO: 6,5 % alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6°-7°
RANGE PREZZO: 3.70 € -4.50 €



venerdì 2 settembre 2016

Perennial Artisan Ales - Saison de Lis

Primo appuntamento su Diario Birroso per Perennial, il birrificio del Missouri che sta piano piano salendo alla ribalta fra gli appassionati. Ho stappato la loro Saison de Lis.

Siamo a St. Louis in Missouri. Nel settembre 2011 prende il via l'ambizioso progetto Perennial Artisan Ales, al cui timone vi sono Phil e Emily Wymore.
Phil si forma al Siebel Institute di Chicago, e inizia la sua avventura professionale presso Goose Island dove dapprima ricopre la funzione di birraio e successivamente di cellar manager dove apprende e sperimenta l'invecchiamento in botte. Nel 2009 lascia Goose Island per trasferirsi in un altro birrificio di Chicago, Half Acre Beer Company. Dopo appena un anno decide di tornare in Missouri con la famiglia e di avviare il proprio birrificio, Perennial Artisan Ales dove in sala cottura lavora con l'head brewer Cory King, un profondo ed appassionato conoscitore del mondo del vino e dei whisky.
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La mission di Perennial è quasi esclusivamente incentrata su birre di stampo belga con un occhio attento all'invecchiamento in botti e all'utilizzo dei lieviti selvaggi. Ogni sabato organizzano visite guidate che culminano con degustazioni nell'adiacente tasting room dove è possibile oltre che bere ed acquistare le birre, anche mangiare qualche piatto caldo.

mercoledì 31 agosto 2016

The Lost Abbey - Framboise de Amorosa

Altra perla dall'esoterico birrificio californiano The Lost Abbey. Con la Framboise de Amorosa, il birraio Tomme Arthur si avventura per la prima volta nel mondo delle sour ales con aggiunta di lamponi.

Come accade da diversi anni a questa parte, nel giorno del mio compleanno approfitto per tirare il collo a qualche bottiglia che ho in cantina da diverso tempo. Quest'anno è stata la volta di una delle birre più rappresentative del birrificio di San Diego, The Lost Abbey.
Riprendo i miei appunti per parlarvi della Framboise de Amorosa!

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Mi sono innamorato delle loro produzioni diversi anni fa, assaggiando la loro Gift of the Magi, e da allora ho una certa "devozione", passatemi il termine, verso questo birrificio. La scelta di impostare tutta l'immagine del brand su esoterismo ed evocazioni di figure religiose è stata poi il quid pluris per la mia ammirazione. Chiariamoci, non sono birre che bevo quotidianamente, vuoi per gli elevati costi, vuoi per la difficile reperibilità. Di tanto in tanto tuttavia mi concedo il piacere di qualcuna delle bottiglie che arrivano in Europa.

lunedì 29 agosto 2016

Bevute da supermercato: Brasserie Du Bocq - Blanche de Namur

Secondo appuntamento con la rubrica dedicata alle birre che possiamo trovare nel reparto birre del supermercato sotto casa. Birre buone a prezzo contenuto, che non guasta mai!

Dopo aver iniziato questa nuova rubrica con la Leute Bokbier, oggi è volta di una vera e propria icona della birra belga nel mondo: la Blanche de Namur! Anche i consumatori per nulla avvezzi alla buona birra non possono dire di non aver visto almeno una volta questa blanche prodotta dalla Brasserie du Bocq!
E anche coloro che oggi si professano grandi appassionati sicuramente,  hanno incrociato ed apprezzato la Blanche de Namur ai principi della loro avventura birrosa rimanendone ampiamente soddisfatti!

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Bevute da supermercato: Brasserie Du Bocq - Blanche de Namur

Tenendo sempre a mente i consigli sul come approcciarsi ad una birra al supermercato, mi preme sottolineare che la Blanche de Namur si trova praticamente in quasi tutte le catene della GDO. Oltre all'ampia diffusione, ha dalla sua parte il conveniente prezzo. Per fare un esempio, nel mio paese, al Conad si trovano spesso bottiglie da 75 cl a 3,60 €. Un prezzo che spinge a fare grande scorta sopratutto in questi ultimi scampoli di estate e in vista dei caldi settembrini che qui in Puglia ogni anno sembrano durare sempre di più, con mio sommo dispiacere.

mercoledì 24 agosto 2016

Amager Bryghus - The Lady of Cofitachequi & Swole Mole

Torna sul blog il birrificio danese Amager Bryghus e lo fa con due birre nate a luglio in occasione dell'annuale Amarikanerdag!


Il prolifico birrificio danese non è nuovo a collaborazioni con birrifici americani. In occasione ad esempio di festival come il Copenaghen Beer Celebration organizzato da Mikkeller, approfitta dell'invasione di molti colleghi americani per brassare birre a tiratura limitate ma che in alcuni casi sono diventate col tempo veri e propri cavalli di battaglia di Amager.
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Amager Bryghus - Amarikanerdag 2016
Il 4 di luglio, data del giorno dell'Indipendenza americana, di ogni anno, tuttavia, è lo stesso Amager che organizza un festival in pieno stile americano, sia in fatto di tipologie di birre proposte sia di food. E in occasioni come questa vengono presentate diverse birre prodotte per quell'occasione con birrifici americani ospiti dell'Amarikanerdag. A luglio scorso le birre presentate erano cinque, con altrettanti birrifici americani presenti. The Lady of Cofitachequi prodotta con Fonta Flora (North Carolina), Game of Arms con Cigar City (Florida), Darkest of Suns con il girovago Stillwater Artisanal (Maryland), Linda – The Axe Grinder con Linda Haug (Minnesota) e infine la Swole Mole realizzata con i mitici Three Floyds dell'Indiana!

lunedì 22 agosto 2016

Estate birrosa. Dove e cosa ho bevuto in vacanza.

Tornato dalle vacanze con un bagaglio di bevute e luoghi da raccontare!

L'estate volge ormai al termine, settembre fa capolino e le ferie si allontanano inesorabilmente.
Devo dire che non sono il tipo che desidera stare sempre in vacanza, anzi faccio parte di quella schiera di persone che amano le vacanze proprio perché sono limitate temporalmente; proprio perché dopo un po' si torna alla normalità!
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E dopo quasi un mese di silenzio anche Diario Birroso tornerà piano piano alla quotidiana normalità!
In queste vacanze estive mi sono rilassato molto e ho approfittato per girare una parte della mia amata Puglia che ancora non conoscevo bene. Naturalmente come avete potuto intuire dai miei aggiornamenti sulla pagina Facebook del blog, ho unito le canoniche vacanze al mare alle scorribande alcoliche in locali che avevo fin ad allora avevo solo sentito nominare concentrandomi quasi totalmente su birre italiane che normalmente arrivano con il contagocce in Capitanata.


lunedì 1 agosto 2016

Il blog va in vacanza.

Dopo un intenso anno di lavoro, degustazioni ed articoli sono giunte le meritate ferie!

Il blog pertanto si prende una piccola pausa per ritornare a pieno regime la seconda decade di agosto.
Non temete però, non vi lascerei mai a bocca asciutta.
Seguite la pagina Facebook ufficiale, che sarà costantemente aggiornata sulle mie scorribande birrose e non solo!
Per gli amici che preferiscono il cinguettio di Twitter potete trovarmi qui.

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Se utilizzate Untappd potete aggiungermi ai vostri contatti cercandomi con il seguente nickname: il_triggia23.
Stesso discorso e stesso nickname per Instagram.
Che dire? Buona estate a tutti, buone bevute e ci si rivede prestissimo con un altro anno carico di buona birra artigianale!
Cheers!

venerdì 29 luglio 2016

Montegioco - Quarta Runa (per la rubrica StagioniAMO)

Siamo giunti al termine di questo assolato luglio dedicato alle pesche. StagioniAMO si conclude con una grandissima birra italiana: la Quarta Runa di Montegioco.

Si chiude alla grande questo menu dedicato alla pesca. Teresa di Crumpets&Co. ci delizia con delle hand pies di frolla di farro integrale con cuore di pesche, nocciole e melissa. Ecco qui ricetta e preparazione, nel frattempo prendo la birra.

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BIRRIFICIO: Montegioco
BIRRA: Quarta Runa
STILE: Fruit Beer
GRADO ALCOLICO: 7% alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 7-8°
RANGE PREZZO: 12 € - 16 € (da 75 cl)






martedì 26 luglio 2016

La birra e i cinque sensi. Come degustarla. Il tatto

Siamo giunti all'ultimo appuntamento della birra e i cinque sensi. Oggi è la volta del tatto!

Il percorso per iniziare ad approcciarsi alla bevuta consapevole di una birra ha toccato fino ad ora i quattro sensi principali: udito, vista, olfatto e gusto.
Vi starete chiedendo in che modo il quinto senso, il tatto, possa entrare in gioco durante la degustazione di una birra.

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La birra e i cinque sensi. Come degustarla. Il tatto
Vediamo innanzitutto come viene definito questo senso.
Il tatto è [...] quel senso che consente il riconoscimento di alcune caratteristiche fisiche degli oggetti (durezza, forma) che vengono in contatto con la superficie esterna del nostro corpo (pelle e mucose che comunicano con l’esterno). (fonte)

lunedì 25 luglio 2016

St. Feuillien - Saison (per la rubrica StagioniAMO)

Lo StagioniAMO dedicato alla pesca è giunto al secondo piatto che ha trovato come suo compagno ideale un prodotto della Brasserie Saint Feuillien, la Saison!

Giulia del blog Ab oVo ci propone un grande secondo piatto, gustoso e colorato.
Scoprite come realizzare i suoi spiedini di maiale alla birra con cipolle, pesche grigliate e salsa alla senape.
Ecco invece la carta d'identità della birra in abbinamento.

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BIRRIFICIO: Brasserie St. Feuillien
BIRRA: Saison
STILE: Saison
GRADO ALCOLICO: 6,5% alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6-7°
RANGE PREZZO: 2.50 € - 3.50 €






venerdì 22 luglio 2016

Brouwerij De Glazen Toren - Jan De Lichte (per la rubrica StagioniAMO)

Non ci siamo dimenticati degli abbinamenti cibo-birra in quel di StagioniAMO! Torniamo alla grande con un menu tutto incentrato sulla pesca! Si parte con la Jan De Lichte di De Glazen Toren.

Marzia di Coffee&Mattarello apre le danze e ci porta in tavola un primo piatto davvero fresco e particolare. Come al solito ha la capacità di unire ingredienti semplici e genuini in un tripudio di sapori, colori e profumi. Scoprite la sua insalata con pesche grigliate, rucola, avena, parmigiano e mirtilli, io nel frattempo apro il frigo e prendo la birra in abbinamento.


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BIRRIFICIO: Brouwerij De Glazen Toren
BIRRA: Jan De Lichte
STILE: Blanche
GRADO ALCOLICO: 7,5% alc.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 6-7°
RANGE PREZZO: 5.50 € - 7.50 €






martedì 19 luglio 2016

La birra e i cinque sensi. Come degustarla. Il Gusto

Proseguiamo il percorso per iniziare a bere una buona birra con maggiore consapevolezza. Dopo i primi due appuntamenti dedicati a udito e vista e olfatto, ecco il momento che tutti bramiamo: l'assaggio!

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La birra e i cinque sensi. Come degustarla. Il Gusto

Cosa è il gusto? Proviamo a darne una definizione aiutandoci con la Treccani.
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale.Gli organi del g. sono costituiti da particolari strutture, dette gemme gustative, contenute nelle papille linguali: fra le differenti varietà di cellule che compongono le gemme, solo quelle epiteliali del 3° tipo avrebbero la funzione di chemocettore, potendo reagire a stimoli chimici correlati con i quattro sapori fondamentali (amaro, acido, salato, dolce). Tali cellule presentano dei microvilli in corrispondenza della membrana su cui si stabilirebbe il legame della sostanza sapida con il recettore. Tale evento determina la trasformazione, più propriamente la transduzione, dello stimolo chimico nell’impulso elettrico che attiva la sinapsi. Non è chiaro se i recettori siano specifici per un solo sapore fondamentale o se ogni recettore abbia uno spettro di sensibilità più ampio. È stata confermata la teoria del recettore specifico per i sapori dolce e amaro, mentre meccanismi meno selettivi sono in causa per il salato e l’acido. Alcuni autori individuerebbero organi del g., oltre che sulla lingua, sul velopendulo, sulla faccia posteriore dell’epiglottide e nella faringe.

lunedì 18 luglio 2016

Great Divide - Yeti Imperial Stout

Direttamente da Denver una delle birre americane più rappresentative: la Yeti Imperial Stout del birrificio Great Divide.

Duemilasedici di Diario Birroso ricco di capisaldi della storia brassicola americana. Dopo Three Floyds, North Coast Brewing, Ballast Point e Stone, ecco un'altra perla proveniente dall'altra parte dell'Oceano: la Yeti Imperial Stout di Great Divide Brewing Co.!

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Brian Dunn è nato in Colorado ed è cresciuto in una famiglia che gli ha inculcato l'amore per il buon cibo e le buone bevande. Sul finire degli anni Ottanta ha preso l'aereo ed ha iniziato a viaggiare lavorando per cinque anni per la costruzione di aziende agricole. L'amore per la buona birra nasce in questo periodo, quando tocca con mano storia e tradizioni brassicole di altri paesi.
Tornato nella sua città natale conseguì la laurea nel 1993 e parallelamente iniziò a muovere i primi passi nell'homebrewing. La storia poi è quella comune a molti altri homebrewers americani, che si appassionarono a questo hobby per sfuggire alle piatte lager industriali fino a far divenire questo hobby un lavoro. Tutto nasce nel 1994, anno in cui prende vita la Great Divide Brewing Company in un vecchio stabilimento di produzione casearia.
Successo e riconoscimenti furono immediati ed oggi è uno dei birrifici cardine della storia craft americana.

venerdì 15 luglio 2016

Bevute da supermercato: Brouwerij Van Steenberge - Leute Bokbier

Per acquistare una buona birra non è necessario recarsi tutti i giorni dal proprio beershop di fiducia. A volte è possibile scovare buone birre anche nei supermercati, risparmiando tempo e sopratutto soldi!

Come specificai in questo articolo, comprare una birra artigianale al supermercato non è certo un'utopia ormai. I consigli che riportai in quell'articolo devono chiaramente rimanere ben presenti nella nostra mente per evitare spiacevoli sorprese. Il motivo principale che ci spinge ad avvicinarci al reparto birre del supermercato è senza dubbio la convenienza; fattore imprescindibile. Quando viene meno il prezzo più basso rispetto agli altri canali (beershop ad esempio) il gioco non vale la candela.

Inauguro oggi una rubrica dedicata alle birre che potete tranquillamente trovare al supermercato, birre che ormai hanno una diffusione massiccia e arrivano quasi dappertutto.
Non avete quindi più la scusa che una buona birra costa troppo!

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Bevute da supermercato: Brouwerij Van Steenberge - Leute Bokbier
Partiamo subito da una birra belga facilmente reperibile nei supermercati Lidl. Io ho acquistato la confezione di Leute Bokbier della Brouwerij Van Steenberge,  con 4 bottiglie da 33cl in offerta a 3,99 €! Considerando che una bottiglia si trova nei beershop oltre i 3€, capite bene che questa è la convenienza di cui vi parlavo.

martedì 12 luglio 2016

La birra e i cinque sensi. Come degustarla. L'olfatto

Degustare una buona birra comporta l'interazione dei cinque sensi! Dopo il primo appuntamento con udito e vista, eccoci giunti ad un altro senso fondamentale: l'olfatto!

Dopo aver osservato per bene la nostra birra in tutta la sua bellezza, dopo aver carpito gli elementi visivi essenziali, la schiuma, il colore e il grado di limpidezza, ci apprestiamo ad iniziare la degustazione vera e propria.
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La birra e i cinque sensi. Come degustarla. L'olfatto
L'olfatto o odorato è uno dei sensi specifici e rende possibile, tramite i chemocettori, la percezione della concentrazione, della qualità e dell'identità di molecole volatili e di gas presenti nell'aria. Tali molecole sono chiamate odoranti. (Wikipedia)

lunedì 11 luglio 2016

Questioni di stile. Quando una birra si allontana dai canoni stilistici.

Nel mondo della birra l'esistenza di vari stili è cosa risaputa. La domanda che mi sono posto però è: perché se una birra non è in stile rischia di essere bistrattata dagli appassionati più fondamentalisti?

Chiariamo subito un concetto chiave: gli stili di birra sono un patrimonio storico e culturale che va tutelato e salvaguardato prima ancora che conosciuto e apprezzato.
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Qualche giorno fa però, mi sono fermato un attimo a pensare quanto questi stili a volte rischiano di limitare una buona birra. Mi spiego meglio.
Ho assistito moltissime volte a scene in cui l'appassionato di turno, stappa la sua bella birra ed esclama: <<è ottima ma non è in stile, quindi non mi piace!>>.
Da questa affermazione ho iniziato a ritenere che la questione degli stili brassicoli può rivelarsi un'arma a doppio taglio per i birrai di tutto il mondo.
Ogni birrificio tende a inserire in etichetta lo stile di riferimento di quella birra ma molto spesso il risultato finale è abbastanza lontano dai dettami canonici degli stili indicati.