A tu per tu con...Manuele Colonna

Torna l'angolo delle interviste e lo fa con una chiacchierata in compagnia di uno dei massimi esperti di birra artigianale in Italia: Manuele Colonna.

A tu per tu con...oggi ospita il più grande publican italiano: Manuele Colonna!

Manuele non ha bisogno di presentazioni, il suo lavoro, la sua intensa passione per la buona birra e la sua fama parlano da sè! La sua avventura lavorativa parte nel 2001 con l'apertura del pub trasteverino Ma Che Siete Venuti a Fà, rilevato da Manuele in condizioni di continui avvicendamenti proprietari ed elevato ad oggi il miglior locale dove bere birra in Italia. Nel 2010 è stato incoronato dal sito di rating RateBeer il "Miglior pub al mondo". Per quanto queste classifiche contino il giusto resta sempre una grandissima soddisfazione oltre che una grandissima verità. Al Macchè la scelta e la cura del prodotto è maniacale. Al Macchè si fa cultura vera, e lo si fa da 15 anni ormai!

Ma Che Siete Venuti a Fà - Roma

Ma Manuele è un vero top player in Italia e tanti altri progetti portano la sua autorevole firma: il Bir&Fud di via Benedetta a Trastevere, la crociera Un Mare di Birra, il festival più importante italiano (EurHop), i festival dedicati alla Franconia (FrankenBier Fest), la rassegna delle birre natalizie (Birre sotto l'albero), fino agli ultimi progetti con Birra - Italian Craft Beer a Berlino con i ragazzi del Birrificio Lambrate e Be.Re. locale di prossima apertura in Piazza Risorgimento a Roma.
Ma ora basta chiacchiere, vi lascio alla nostra chiacchierata.


Ciao Manuele, benvenuto su Diario Birroso. Parliamo di   EurHop

Manuele Colonna

2016. Qual è il tuo bilancio di questa quarta edizione?

Bilancio assolutamente positivo, non solo sul punto di vista delle presenze, decisamente in aumento rispetto alle scorse edizioni, ma anche dal punto di vista qualitativo, dove ho ricevuto molti feedback positivi. La cosa che mi ha colpito di più è stato vedere trasformarsi questo festival in un gigantesco pub, con tanti amici e appassionati scambiarsi idee e opinioni davanti ai banchi, in una vera e propria condivisione.

2016 anno di grande fermento e consolidamento per la tua esperienza lavorativa. Prima l'apertura a Berlino di Birra-Italian Craft Beer con gli amici di Lambrate, poi l'organizzazione di Un Mare di Birra per festeggiare il 15º anno del Ma Che Siete Venuti a Fá, e a brevissimo l'apertura di un nuovo locale romano: Be.Re. Parlaci un pó di quest'ultimo progetto, c'è una data ufficiale già?

Anno estremamente faticoso per via di mille altre cose, ma sicuramente stimolante.
Be.Re. è il nuovo progetto, dove sicuramente la location la farà da padrona. Finalmente avremo a disposizione un locale dove poter gestire un discreto spazio esterno e una sala che sarà adibita a corsi o incontri con i birrai, come avvenne per il compianto Bierkeller romano, locale attivo nel 2004 di cui i primi appassionati ne avranno sicuramente un bel ricordo. La parte Food verrà gestita da Stefano Callegari con il suo Trapizzino! Data prevista di apertura orientativamente per fine novembre.

In Italia ormai la birra artigianale è diventata quasi una "moda" e come tutte le mode ci sono moltissimi esempi negativi in questo mondo. La mia Puglia, nella fattispecie la Capitanata, è ancora in fase primordiale ciononostante molte volte mi sento dire "ma come fai a bere birra artigianale, sono crude e hanno un brutto sapore", segno inconfondibile che chi dovrebbe fare cultura ne sa meno dei fruitori! Tu che invece da oltre 15 anni ti preoccupi di far capire ed amare questa bevanda come vedi questo trend tutto italiano dell'improvvisazione?

È sicuramente il male peggiore nel nostro settore. Molti stanno investendo nella birra artigianale senza averne la minima esperienza o cultura, cosa che porta un deciso calo di qualità nella filiera, e può arrivare a penalizzare anche i birrifici migliori. La gente già si sta stufando di birre di dubbio gusto, e tutto il movimento alla fine potrebbe risentirne. Bisogna fare attenzione e non sottovalutare questo punto.

Birra in Franconia

Franconia: il tuo grande amore brassicolo. Hai avuto il merito di far apprezzare e diffondere in Italia anche la cultura di una birra più semplice ma di grande carattere, birra da bere tutti i giorni senza molte sovrastrutture mentali ed effetti speciali spesso inutili. Parlaci un pó di questa tua devozione verso la Franconia.

È proprio la semplicità e il grande carattere di queste birre, nonché gli splendidi paesaggi franconi, ad avermi conquistato. Sedermi al tavolo di una Stube o di una Keller, a fianco di anziani delle comunità paesane locali, è sempre affascinante e aiuta a sentirmi giovane nonostante l'età avanzi. Lavoriamo queste birre (che necessitano di grandi attenzioni) da una dozzina di anni, ma grazie al consolidamento del rapporto con Dino Perin di Birraviva, siamo riusciti a dare massiccia continuità a questo lavoro.
Riusciamo quindi a selezionare i vari birrifici grazie al lavoro di Dino che può farci punto di raccolta e spedizione immediata, mantenendo così la delicata freschezza di queste birre, che come tu stesso descrivi come birre da tutti i giorni.

Ultima domanda. Industria e birra artigianale. Quali sono per te i mezzi a disposizione del nostro movimento per contrastare l'avanzata dell'industria? 

Con un'unione strutturata fra tutti gli attori della filiera, si può arrivare a una maggiore educazione del rivenditore e di conseguenza del cliente finale, che ormai è in balia della confusione messa in campo dai marchi industriali, tesi alla riconquista delle fette di mercato perdute. Un' unione sicuramente non facile, perché ognuno ha sempre pensato al proprio orticello, ma ora decisamente necessaria.

L'auspicio mio quindi, da grande appassionato, è quello che per una volta tutto il movimento faccia davvero fronte comune e non permetta l'incursione dell'industria!
Un grosso grazie a Manuele per la sua consueta disponibilità e un grosso in bocca al lupo per il suo nuovo progetto Be.Re. e ci vediamo a Birre Sotto L'Albero!
Cheers!


(crediti foto: Scatti di Gusto, Cronache di Birra)