Secondo appuntamento con il mio report dall'ultima edizione di EurHop 2016! Grandi abbuffate anche dalle terre straniere!
Vi ho parlato del gran bel bere dell'Italia brassicola all'ultimo
EurHop, stavolta voglio concentrarmi,
come lo scorso anno, sugli ospiti stranieri!
Quest'anno l'ampia selezione curata dallo staff del
Ma Che Siete Venuti a Fà ha ampliato ancor di più il raggio d'azione andando a pescare birrifici davvero da ogni parte del globo.
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EurHop 2016 |
Del Nuovo Continente si sono spinti fino alle Hawaii con le produzioni di
Maui Brewing. Mentre per ciò che riguarda l'Europa le novità sono state rappresentate dalla Spagna con
Edge Brewing, dalla Serbia con
Crow Brewery e anche la new wave della
Repubblica Ceca con il birrificio
Raven!
Solite grandi conferme per la Polonia e per la folta scena brassicola scandinava!
Ultima, ma non meno importante, la selezione portoghese curata dall'
Artbeerfest di Caminha!
Come vi ho anticipato nel precedente articolo, quest'anno mi sono concentrato principalmente sulle produzioni italiane, tuttavia anche ai banchi esteri ho trovato diverse birre interessanti!
Vorrei partire tuttavia da una delle birre che mi ha convinto meno, la
Lazy Sunday Morning del birrificio olandese
Jopen. Si tratta di una
imperial stout prodotta con caffè dell'Antigua e del Guatemala. E in effetti sembra di bere davvero una tazza di caffè estremamente alcolico. Dicono di ispirarsi alla
Beer Geek Breakfast di
Mikkeller ma a mio gusto risulta un pò più squilibrata verso il territori caffettosi.
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Browar Artezan - Samiec Alfa |
Una delle novità più interessanti che ho avuto modo di provare è stato
Pivovar Raven, proveniente da
Plzen, Repubblica Ceca. Ho avuto modo di provare tutte le birre attaccate il venerdì pomeriggio. Una delle produzioni più particolari è stata certamente la
Pilsner Weisse Kiwi e Green Tea Version, che come si può intuire facilmente è una
berliner weisse con aggiunta di succo di kiwi e tè verde. Davvero ben fatta era anche la
pils prodotta in collaborazione con il tedesco
Klosterbrauerei Weißenohe! La vetta più alta della loro produzione si è tuttavia toccata, a mio avviso, con la
Brewhemian Cream Porter, una morbidissima
porter prodotta con aggiunta di lattosio, Davvero molto molto buona. Non dello stesso livello invece è la
Illegal Pale Ale, che non mi ha entusiasmato moltissimo. Decisamente meglio la
Brewstock Orange IPA che presentava note agrumate molto rinfrescanti e un amaro pronunciato ma mai eccessivo. Davvero una bella sorpresa questo birrificio! Bravi!
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Narke Kulturbryggeri - Svarte Kungen |
Ai banchi della Polonia ho potuto avere conferma dell'idea che mi ero fatto sulla scena attuale polacca. Sulle interpretazioni alcoliche di stout e porter, i ragazzi polacchi possono davvero dire la loro! Discorso decisamente diverso in tema di birre luppolate dove per mie esperienza,
RocknRolla di
Kingpin, sono ancora qualche gradino sotto i top europei (compresi gli italiani). La
Porter Z Jajem di
Pracownia Piwa è stata davvero una gran bella bevuta. Caffè e cioccolato ma anche punte resinose date dai luppoli americani utilizzati. Non potevo poi farmi scappare la
Samiec Alfa di
Browar Artezan, una sontuosa
imperial stout passata in botti di bourbon che già mi stregò lo scorso anno. Complessa ed evocativa, è una delle mie imperial stout preferite. Il sabato al suo posto è stata attaccata la
Preparat, un
barley wine affumicato di 9 gradi. Potente ed avvolgente, con note dolci e affumicate e la nota etilica ben presente. Onestamente mi aspettavo un corpo maggiore per sostenere questo grado di complessità. Sarebbe da riprovare in bottiglia e chissà se non avvenga prossimamente questo incontro ravvicinato....:-D
Della selezione scandinava ho assaggiato diverse birre di grande livello. In primis la
Conan DIPA di
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Cantillon - Mamouche |
Brewski in forma smagliante. Una spremuta di frutta esotica con una bevibilità assassina visti i quasi 9 gradi! Ma il birrificio svedese ci ha abituati bene, e il livello è stato confermato anche a questo EurHop! La
3 Bean Stout di
Lervig alla spina è davvero incredibile, riesce a migliorare persino l'ottimo ricordo che avevo della
sua versione in bottiglia! Termino la rassegna scandinava con la
Svarte Kungen dello svedese
Narke Kulturbryggeri. Una
imperial porter massiccia con note di melassa, caffè e cioccolato e una delicatissima carbonatazione.
Come spesso accade allo stand
Cantillon trovo una delle birre migliori del festival, stavolta è stata la volta della
Mamouche, delicatissimo
lambic con aggiunta di fiori di sambuco.
Mi ha leggermente spiazzato invece l'ultima creazione di
Moor, la
Hypercaffium Spazzinate, una ipa prodotta con aggiunta di caffè. Non è la prima volta che provo un'interpretazione simile ma devo dire che le prime sorsate non mi hanno propriamente convinto in relazione alle solite grandi bontà prodotte dal birrificio di Bristol.
Anche quest'anno si è bevuto davvero molto bene ad EurHop! Mi sono un pò rammaricato per alcune produzioni che mi ero segnato ma per forza di cose ho dovuto rimandare. Assaggiare birre perdendo la lucidità ha poco senso a mio avviso, quindi meglio calibrare le forze cercando anche di ricordare al meglio le bevute!
Non mancheranno occasioni di provare tante altre birre che mi sono sfuggite!
La rassegna è quindi terminata e l'appuntamento è come sempre al prossimo anno!
Cheers!
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