Debutto sul blog per il Birrificio del Doge, interessante realtà veneta che sta riscuotendo un successo meritato. Protagonista di questo esordio la loro Vienna Lager!
Il mio primo incontro con il Birrificio del Doge è avvenuto lo scorso ottobre ad EurHop, dove assaggiai due deliziose creazioni, la Marzen direttamente dalla botticella e la Vienna Lager.Non avevo mai provato le loro birre in bottiglia ma grazie ad Iperdrink, sono riuscito finalmente ad averle fra le mani.
Il Birrificio del Doge nasce nel 2008 ad opera dei fratelli Giuman e del birraio Federico Casarin che a Zero Branco, in provincia di Treviso decidono di trasformare il loro hobby in un vero e proprio lavoro! In un panorama in cui la maggioranza dei birrifici si specializza su birre ad alta fermentazione, i ragazzi del Doge decidono di ritagliarsi uno spazio nel firmamento brassicolo italiano puntando molto sulle basse fermentazioni di stampo teutonico.
Attualmente fanno parte della linea anche la Rauch Me Baby (una rauchbier), la Dunkel, la Blanche, l'American Pale Ale, la Strong Ale, la Pale Ale e la Weizen.
Vienna Lager, uno stile quasi del tutto desueto ormai, la cui nascita viene attribuita ad Anton Dreher alla fine del 1800, epoca in cui la produzione della birra era fortemente legata alle condizioni climatiche nonchè dalla crescente difficoltà di reperire ghiaccio per tenere basse le temperature. Si tratta di una lager ambrata caratterizzata dall'utilizzo prevalente del malto Vienna.
Andiamo allora a stappare la Vienna Lager del Birrificio del Doge.
Il bicchiere si colora di un magnifico ambrato con riflessi rame al cui apice fa bella mostra di sè una
ricca e fine schiuma color panna. Al naso troviamo note di malto, caramello e biscotto. In bocca è avvolgente e delicata, facendo mostra di quanto già avvertito al naso. Ritroviamo quindi il caramello, il biscotto, fini tostature e anche un tocco di miele di castagno. Termina con una eccellente ma moderata secchezza con un retrolfatto che rimanda la mente alle noci e alle nocciole.
Davvero una grandissima e coraggiosa interpretazione di uno stile lontanissimo dagli schemi modaioli moderni; segno che quando una birra è fatta bene non ha bisogno di effetti speciali per farsi amare. Un ritorno al bere bene e in semplicità, senza inutili fronzoli e derive eccentriche.
Se non avete mai avuto possibilità di provare le birre del Doge o se avete terminato la vostra scorta, vi consiglio di fare un salto sulla pagina del produttore su Iperdrink!
Cheers!
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