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lunedì 22 agosto 2016

Estate birrosa. Dove e cosa ho bevuto in vacanza.

Tornato dalle vacanze con un bagaglio di bevute e luoghi da raccontare!

L'estate volge ormai al termine, settembre fa capolino e le ferie si allontanano inesorabilmente.
Devo dire che non sono il tipo che desidera stare sempre in vacanza, anzi faccio parte di quella schiera di persone che amano le vacanze proprio perché sono limitate temporalmente; proprio perché dopo un po' si torna alla normalità!
diario birroso blog birra artigianale
E dopo quasi un mese di silenzio anche Diario Birroso tornerà piano piano alla quotidiana normalità!
In queste vacanze estive mi sono rilassato molto e ho approfittato per girare una parte della mia amata Puglia che ancora non conoscevo bene. Naturalmente come avete potuto intuire dai miei aggiornamenti sulla pagina Facebook del blog, ho unito le canoniche vacanze al mare alle scorribande alcoliche in locali che avevo fin ad allora avevo solo sentito nominare concentrandomi quasi totalmente su birre italiane che normalmente arrivano con il contagocce in Capitanata.




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InFermento - Polignano a Mare
Ho passato una settimanella nella splendida Polignano a Mare, terra del grande Modugno e Pino Pascali! Paesaggi mozzafiato e scorci fra i vicoletti in bianco che divennero teatro delle riprese di  numerosi film. E fra questi vicoletti, precisamente in Via Penna della Galera, affacciato in una deliziosa piazzetta, si trova InFermento, unico ritrovo polignanese votato alla buona birra artigianale. Il locale è piccolino, dispone di un impianto a 8 vie con una selezione divisa quasi equamente fra birrifici locali e birrifici nazionali. Nei giorni della mia visita erano presenti, fra gli altri, Birra Del Borgo e il Birrificio Svevo. Ed è proprio del birrificio di Modugno in provincia di Bari, che ho assaggiato entrambe le birre proposte. Il Birrificio
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Svevo - Germana
Svevo è uno dei pionieri della birra artigianale in Puglia, dal 2002 al timone del birrificio sito alle porte di Bari vi è Vito Lisco, uno della vecchia guardia che mai prima d'ora si era lasciato affascinare dalla deriva hoppy presa dalla birra artigianale italiana. E così ho avviato la mia serata in quel di InFermento con una delle birre storiche di Svevo: la Germana, una blond ale delicata e piacevole. Splendidamente dorata nel bicchiere con una sottile e cremosa schiuma bianca si presenta al mio cospetto. Al naso si scorgono delicate note di pane e miele con qualche accenno terroso. L'avvio in bocca è dolce con note di miele che vengono ben bilanciate dagli sbuffi luppoli, erbacei e terrosi. Avevo un vaghissimo ricordo ma questa Germana mi ha davvero convinto. L'altra birra appartiene invece alla nuova schiera che Vito Lisco ha proposto lasciandosi sedurre dalle birre fortemente luppolate. Tuttavia la Classe Roma, una double IPA da 7,5°, mostra subito la mano gentile del birraio fin dalle prime battute olfattive. Docile infatti è l'aroma che si avverte ed è giocato esclusivamente su lievi note resinose. In bocca si avvia con pennellate dolci che rimandano al caramello e al malto. L'amaro è certamente presente e lo si avverte per le punte resinose che solleticano il palato verso il finale di bevuta. Complice anche una contenuta carbonazione, i gradi alcolici fanno bella mostra di sé lasciando un tepore alcolico al palato. Una double IPA molto molto docile a dispetto del nome bellicoso che si porta dietro.

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Canediguerra - Berliner Weisse
Nei giorni successivi, ritornando verso casa, mi sono fermato un paio di giorni a Trani, la famosa perla dell'Adriatico, famosa sopratutto per la sua suggestiva cattedrale che si staglia direttamente sul mare.
In questo capoluogo pugliese (rientra nella provincia BAT-Barletta-Andria-Trani) la cultura della buona birra artigianale passa esclusivamente dal banco del Tortuga, delizioso localino che si affaccia sul porto. Il Tortuga, sito in Via Rampa la Conca 11, propone un impianto a sei vie indipendente e una ricca selezione di etichette con diverse referenze italiane. Ho aperto la mia serata al Tortuga sorseggiando la Berliner Weisse dell'alessandrino Canediguerra. Una bella interpretazione da quello che considero uno dei birrifici più interessanti e costanti dei nati di recente. Giallo paglierino con una fine schiuma candida di buona persistenza. Note speziate, con accenni che rimandano allo yogurt magro e ai panificati. In bocca è leggera nel corpo aiutata da una vivace carbonatazione. Fresca, ripropone quanto avvertito al naso corredandolo con note di banana acerba e limone. In un'afosa giornata estiva, può essere una degna sostituta dell'acqua. Proseguo la mia serata e passo in rassegna la summer ale di Birra dell'Eremo, Oceano, che trovo profumata e ben fatta, con un buon amaro rinfrescante. Solite conferme mi arrivano nel bicchiere quando ordino una splendida Terzo Miglio di Rurale che evapora dal bicchiere in pochi minuti.

Chiudo la serata alcolica con una chicca tutta pugliese: la Super Tramp n.3 del birrificio
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Decimoprimo - Super Tramp n.3
Decimoprimo di Trinitapoli (FG). Nelle settimane precedente alcuni amici avevano condiviso altre referenze (la n.2 con aggiunta di ciliegie e la n.4 con aggiunta di uva Moscato di Trani) del progetto sour del birrificio pugliese. Super Tramp infatti è una serie di quattro birre acide a fermentazione miste che sono state presentate per la prima volta nel periodo natalizio. Ero curioso di incontrare la n.3,  prodotta con percoca, una varietà di pesca a polpa gialla, tipicamente pugliese. Ancora una volta Michele Cognetti ha quindi deciso di legare fortemente le sue birre al territorio in cui nascono. La n.3 vede finalmente la luce dopo aver trascorso 10 mesi in barriques. Di colore arancio leggermente velato, presenta una schiuma finissima di colore ocra di bassa persistenza. Al naso gentilissime note acide vengono magistralmente ammorbidite dai profumi della pesca. Il biglietto da visita in bocca è tenuemente dolce con sentori che rimandano alla polpa della percoca e dell'albicocca. Piano piano la vena acida fa capolino mostrando eleganti tagli animali e lattici. Sul finale emerge un ricordo di nocciolo di pesca impreziosito da note legnose. Grande birra davvero, e degna conclusione della mia serata tranese.

Come avrete avuto modo di notare dagli aggiornamenti della pagina Facebook, altre bevute hanno accompagnato le mie vacanze, ed altre ancora seguiranno negli ultimi scampoli di estate.
Piano piano recupero e vi racconto altro ancora.
Cheers!

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