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mercoledì 24 agosto 2016

Amager Bryghus - The Lady of Cofitachequi & Swole Mole

Torna sul blog il birrificio danese Amager Bryghus e lo fa con due birre nate a luglio in occasione dell'annuale Amarikanerdag!


Il prolifico birrificio danese non è nuovo a collaborazioni con birrifici americani. In occasione ad esempio di festival come il Copenaghen Beer Celebration organizzato da Mikkeller, approfitta dell'invasione di molti colleghi americani per brassare birre a tiratura limitate ma che in alcuni casi sono diventate col tempo veri e propri cavalli di battaglia di Amager.
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Amager Bryghus - Amarikanerdag 2016
Il 4 di luglio, data del giorno dell'Indipendenza americana, di ogni anno, tuttavia, è lo stesso Amager che organizza un festival in pieno stile americano, sia in fatto di tipologie di birre proposte sia di food. E in occasioni come questa vengono presentate diverse birre prodotte per quell'occasione con birrifici americani ospiti dell'Amarikanerdag. A luglio scorso le birre presentate erano cinque, con altrettanti birrifici americani presenti. The Lady of Cofitachequi prodotta con Fonta Flora (North Carolina), Game of Arms con Cigar City (Florida), Darkest of Suns con il girovago Stillwater Artisanal (Maryland), Linda – The Axe Grinder con Linda Haug (Minnesota) e infine la Swole Mole realizzata con i mitici Three Floyds dell'Indiana!


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The Lady of Cofitachequi
Ho assaggiato due di queste collaborazione. Partiamo subito con The Lady of Cofitachequi prodotta come detto con l'interessantissimo birrificio Fonta Flora. Il nome di questa ennesima IPA è un omaggio ad una figura della storia dei nativi americani che si erano stabilizzati proprio nel territorio dove oggi sorge il birrificio americano. La leggenda narra che una donna, il primo e unico capo donna della tribù che occupava quelle terre, venne catturata dai conquistadores spagnoli in cerca di oro. Le cronache dell'epoca riferiscono che la donna riuscì a fuggire dalla prigionia e i conquistadores spagnoli non trovarono il tesoro sperato. Se avete voglia potete approfondire la storia di questa eroina d'altri tempi a questo indirizzo. Prodotta con malti Pilsner, Pale, Cara-pils e luppoli Amarillo, Simcoe, Citra si presenta con un bel colore dorato leggermente velato e una bella e cremosa schiuma perfettamente bianca e persistente. Naso freschissimo (anche complice la freschezza della bottiglia stappata), che propone una ventata di frutta esotica con melone, noce pesca, papaya e ananas. In bocca ricalca l'esplosione fruttata avvertita al naso con un brevissima ed iniziale pennellata di caramello. L'avvio dolce procede in maniera crescente verso un intenso amaro finale, lungo, resinoso e fresco. Davvero ottima. Bottiglia freschissima e birra che evapora via con grande facilità.

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Swole Mole
Le cose vanno un pò diversamente con l'altra collaborazione, quella con i mitici ragazzi di Three Floyds. La birra è dichiarata come imperial pils luppolata massicciamente. Al di là della forzatura nell'imperializzare uno stile che fa della gradazione contenuta una delle caratteristiche principali, vi è anche una massiccia luppolatura americana a rendere le cose più complesse. Di colore giallo paglierino decisamente velato, presenta una bella e soffice schiuma bianca e persistente. Naso esplosivo e pungente dove l'erba tagliata e la resina prendono il predominio quasi totale totale della scena. In bocca scorre agevolmente grazie ad una buona carbonatazione che nasconde, riuscendoci in parte, la gradazione alcolica importante (7 gradi). L'intenzione della Swole Mole è quella dimostrare i muscoli (dovrebbe esistere anche una versione, chiamata Swole Patrol, fatta negli States e disponibile al brewpub di Three Floyds) , come dichiarato dal nome e dell'omone muscoloso in etichetta. Ed è in questo intento che la birra riesce benissimo, tuttavia come gusto personale l'ho trovata un pò troppo estrema in questa voglia di mostrarsi un peso massimo (in termini di luppolatura).
In basso trovate il solito giudizio personale globale con il sistema di rating classico del Tasting Moment.
Cheers!

THE LADY OF COFITACHEQUI




SWOLE MOLE


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