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lunedì 12 settembre 2016

Degustazioni random #2

Una breve resoconto sull'ultima serata di degustazione! Un numero contenuto di birre ma di elevata qualità e varietà.

Approfittando delle prime giornate piovose che strizzano l'occhio all'autunno già, io e il resto dei compagni di bevute ci siamo rintanati nel nostro solito beershop di fiducia.
L'occasione è sempre ghiotta quando si tratta di assaggiare nuove produzioni oppure riprovare birre che non bevevo da diversi anni.
diario birroso blog birra artigianalePartiamo così da una delle produzioni storiche del birrificio inglese Buxton, la Mor Top, una delicatissima golden ale di soli 3,6°. Bel colore dorato chiaro con schiume bianchissime, fini e di ottima persistenza. Il naso offre fresche note di pompelmo e lime, con qualche accenno floreale. Corpo esile e bevuta scattante che regala piacevoli note resinose e un bel taglio amaro finale. Gran bella birra per iniziare ma Buxton è una certezza, possiamo dirlo.

Facciamo idealmente un salto in Belgio e andiamo a stappare una birra che non bevevo da diversi anni. Ero alla mia iniziale avventura nel
diario birroso blog birra artigianalemondo della birra artigianale e un po' per facilità di reperibilità, un po' per il mio amore verso il modo di fare birra in Belgio, ho imparato ad amare queste produzioni e ancora oggi, quando mi capita di ritrovarle, le bevo con estremo piacere.
La Brouwerij Van Eecke, capace di regalarci perle brassicole come la Hommel Bier, produce anche una linea di birre, commercializzata sotto il nome Het Kapittel, ispirate alle produzioni monastiche. Andiamo a stappare la Dubbel di 7° gradi che si presenta di colore bruno intenso con riflessi rame e schiuma caffellatte di buona persistenza. Naso non particolarmente intenso ma che offre, come da copione stilistico, note di malto, frutta secca e accenni di frutta sotto spirito. In bocca la storia si ripete con una spolverata di cacao sul finale.


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Mikkeller - Beer Geek Breakfast Tequila BA
Non ho mai nascosto il mio scetticismo verso le millemila birre di Mikkeller, tuttavia ci sono alcune produzioni (pochissime su un portafoglio immenso) che a mio avviso meritano un assaggio. Del resto è sempre il contenuto del bicchiere che deve parlare. Apprezzo molto la Beer Geek Breakfast della beerfirm danese, e la colloco fra le sue birre più riuscite. Del resto, per quel che conta chiaramente, occupa da anni il primo posto nella classifica RateBeer delle stout. Il successo di questa imperial stout ha contribuito notevolmente a quello globale di Mikkeller. Negli anni sono uscite moltissime versioni della Beer Geek Breakfast, e onestamente mi son un po' perso. Qui dovreste trovarle tutte credo. In ogni caso andiamo a stappare la versione, prodotta da Lervig, che prevede il passaggio in botti ex tequila. Nerissima, una volta versata nel bicchiere forma una evanescente schiuma marroncina che lascia i canonici merletti. Al primo incontro olfattivo emerge subito il caffè in grani e l'orzo tostato. Note di legno, vaniglia e qualche accenno affumicato. poi emerge la nota di tequila. In bocca segue lo stesso schema, con poche bollicine e un corpo pieno. (Imperial?) Stout di appena 7,5° che impegna abbastanza, da cui mi aspettavo qualcosa in termini di complessità e profondità. Ma è un gran bel bere, chiariamoci. Poi con Higuain alle spalle....XD

Proseguiamo tornando in Belgio e andando a stappare la Oud Geuze Vieille di Oud Beersel, produttore salito alla ribalta per le sue fermentazioni spontanee. Biondo intenso sormontato da una schiuma fine e bianca, di media persistenza. Il naso offre le note selvagge tipiche delle gueuze fra cui prevalgono su tutte cantina, muffa e pelle di salame. In bocca l'acidità è moderata da toni dolci che rimandano alla frutta gialla, mentre emergono abbastanza nettamente off flavours che portano la mente al ferro. Un grande esempio di gueuze, davvero meritati i successi che stanno ottenendo questi giovani produttori che hanno fortemente voluto riprendere questa tradizione.

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Extraomnes - Defunkt!!!
Tornato a casa ho approfittato della frescura notturna per stappare la Defunkt!!! dell'italiano Extraomnes. Si tratta di una imperial "milk" stout prodotta con baccelli di vaniglia, arancia candita e zenzero candito. La statura alcolica arriva quasi in doppia cifra (9,9°) per questa birra che Schigi ha voluto realizzare per salutare il vecchio impianto di produzione. Nera con una cremosa schiuma color cappuccino di ottima persistenza. Aspetto decisamente invitante! L'aroma ingolosisce ancor di più, regalando note di caffè, cioccolato al latte, arancia e una freschezza diffusa (zenzero?). In bocca è morbida e scorrevole, poche bollicine, corpo medio. Avvio dolce, di caffellatte, poi tornano gli agrumi e lo zenzero decisamente più presente rispetto a quanto avvertito al naso. Magicamente i gradi alcolici non sono pervenuti durante la bevuta se non nel caldo saluto finale. Ancora una grande creazione in quel di Marnate!

Anche questa degustazione è terminata e ci ha lasciati pienamente soddisfatti. Il freddo è alle porte e serate come queste son certo che si ripeteranno a breve.
Cheers!



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