Una breve resoconto sull'ultima serata di degustazione! Un numero contenuto di birre ma di elevata qualità e varietà.
Approfittando delle prime giornate piovose che strizzano l'occhio all'autunno già, io e il resto dei compagni di bevute ci siamo rintanati nel nostro solito beershop di fiducia.L'occasione è sempre ghiotta quando si tratta di assaggiare nuove produzioni oppure riprovare birre che non bevevo da diversi anni.
Partiamo così da una delle produzioni storiche del birrificio inglese Buxton, la Mor Top, una delicatissima golden ale di soli 3,6°. Bel colore dorato chiaro con schiume bianchissime, fini e di ottima persistenza. Il naso offre fresche note di pompelmo e lime, con qualche accenno floreale. Corpo esile e bevuta scattante che regala piacevoli note resinose e un bel taglio amaro finale. Gran bella birra per iniziare ma Buxton è una certezza, possiamo dirlo.
Facciamo idealmente un salto in Belgio e andiamo a stappare una birra che non bevevo da diversi anni. Ero alla mia iniziale avventura nel
mondo della birra artigianale e un po' per facilità di reperibilità, un po' per il mio amore verso il modo di fare birra in Belgio, ho imparato ad amare queste produzioni e ancora oggi, quando mi capita di ritrovarle, le bevo con estremo piacere.
La Brouwerij Van Eecke, capace di regalarci perle brassicole come la Hommel Bier, produce anche una linea di birre, commercializzata sotto il nome Het Kapittel, ispirate alle produzioni monastiche. Andiamo a stappare la Dubbel di 7° gradi che si presenta di colore bruno intenso con riflessi rame e schiuma caffellatte di buona persistenza. Naso non particolarmente intenso ma che offre, come da copione stilistico, note di malto, frutta secca e accenni di frutta sotto spirito. In bocca la storia si ripete con una spolverata di cacao sul finale.
Mikkeller - Beer Geek Breakfast Tequila BA |
Proseguiamo tornando in Belgio e andando a stappare la Oud Geuze Vieille di Oud Beersel, produttore salito alla ribalta per le sue fermentazioni spontanee. Biondo intenso sormontato da una schiuma fine e bianca, di media persistenza. Il naso offre le note selvagge tipiche delle gueuze fra cui prevalgono su tutte cantina, muffa e pelle di salame. In bocca l'acidità è moderata da toni dolci che rimandano alla frutta gialla, mentre emergono abbastanza nettamente off flavours che portano la mente al ferro. Un grande esempio di gueuze, davvero meritati i successi che stanno ottenendo questi giovani produttori che hanno fortemente voluto riprendere questa tradizione.
Extraomnes - Defunkt!!! |
Anche questa degustazione è terminata e ci ha lasciati pienamente soddisfatti. Il freddo è alle porte e serate come queste son certo che si ripeteranno a breve.
Cheers!
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