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mercoledì 29 ottobre 2014

British is better

Nell'ultimo articolo ho presentato un birrificio che sta scrivendo una pagina importante della new wave brassicola inglese che sta sfornando tanti birrifici interessanti.
Tuttavia non si può affrontare il futuro se non si conosce il passato. In un contesto fervente come quello della birra artigianale è utile ogni tanto fermarsi e concedersi una pausa ristoratrice e rilassante.

 





Il post di oggi è dedicato ad uno dei birrifici più antichi del Regno Unito. Un birrificio che ha scritto pagine indelebili nella storia brassicola inglese ed europea. Sto parlando della Samuel Smith Brewery.
Fondato nel 1758 e successivamente rilevato dalla famiglia Smith circa 100 anni più tardi, precisamente nel 1847.
E' situato nella città di Tadcaster nella fierissima contea dello Yorkshire; tanto fiera che il suddetto birrificio immortala sulle proprie etichette la rosa bianca simbolo della contea.
La produzione di birra avviene come centinaia di anni fa: l'acqua è quella prelevata dal pozzo, il lievito è quello tradizionale e persino la distribuzione in parte avviene con i vecchi metodi. Nel corso dei secoli infatti le consegne degli ordini di birra venivano concluse grazie all'utilizzo di carrozze trainate da bellissimi cavalli di razza Shire. Attualmente il birrificio oltre a possederne decine di esemplari magnifici, utilizza tale metodo per ridotte consegne a clienti della città.
La linea produttiva copre molteplici stili, tipici della tradizione inglese e ne incarna perfettamente ogni interpretazione.
Si seguito dettaglierò brevemente tre produzioni che a me stanno molto a cuore e che un appassionato deve almeno una volta nella vita provare.

Screen-Shot-2014-07-02-at-10.53.20-PMLa prima birra è la Taddy Porter. Il nome Taddy è una reminiscenza del nomignolo dato dagli abitanti di Tadcaster alla propria città. Un tempo tale termine veniva riportato su tutte le produzioni di Samuel Smith mentre adesso appare solo su questa porter.
Ha un colore ebano molto scuro con riflessi rame con un bel cappello di schiuma di colore beige e di buona persistenza. Al naso orzo tostato e cioccolato al latte si combattono la scena in maniera equa ed elegante. Sul finale un accenno di cenere a coronarne l'eleganza. In bocca entra in punta di piedi con una leggera carbonazione. Le note di malto tostato e caffè vengono subito avvertite con un accenno di cioccolato e frutta a bacche scure a fare capolino. Finale leggermente acidulo che rende la bevuta pulitissima ed elegante. Per me questa è LA porter. Il birrificio consiglia diversi abbinamenti tra cui cozze ed ostriche, carni e dolci al cioccolato. Ma fidatevi, anche da sola, in un rilassante dopo cena, sarà la vostra compagna ideale, semplice ma intrigante.

Dopo le ristrettezze della Seconda Guerra Mondiale nel Regno Unito si sviluppò la moda di arricchire le birre con farina di avena wp71785f0e_05in modo da renderle più nutrienti. E' anche il caso di questa Oatmeal Stout di 5%. Si presenta di un colore scurissimo con una magnifica testa color cappuccino, fine e cremosa e molto persistente. Al naso si rincorrono caramello e malto tostato che giocano in maniera sinuosa e regalano un'eleganza olfattiva impeccabile. In bocca ha una bassissima carbonazione, un corpo pieno con le note di cioccolato e caramello che ritornano con grande prepotenza a prendersi la scena. L'uso dell'avena rende la bevuta intensa e a tratti sembra di bere cioccolata liquida con un finale leggermente amarognolo. Un capolavoro senza tempo. Potete farci anche colazione. XD

imperial
Chiudiamo questa breve rassegna con la Imperial Stout. Stile nato nel diciottesimo secolo per le spedizioni nelle terre russe di birre scure con un elevato tenore alcolico capace di sopportare il viaggio. Il termine Russian, omesso in questa produzione sta proprio ad indicare l'origine storica dello stile...pare che sia stato Rasputin a consigliare allo zar questo tipo di bevanda, dimostrando di capirne (anche) di birra XP
Le attuali rivisitazioni dello stile sono generalmente troppo sparate sull'alcol (specialmente le versioni scandinave) ma la storia ci racconta che le produzioni destinate agli Zar erano simili a questa birra di soli 7°.
Dall'etichetta elegantissima in pieno stile vittoriano, si presenta con un colore marrone scurissimo con una sontuosa schiuma beige, cremosa e molto persistente. Aroma pulitissimo di orzo tostato, caffè e cioccolato. Lievissimi sentori dell'alcol rendono il tutto molto elegante e raffinato. L'ingresso in bocca è una ripetizione dell'aroma, quindi tostato e caffè. Poi la situazione si complica ed iniziano a farsi largo note di frutta sotto spirito e spezie tipiche del Christmas Pudding, dolce tipico natalizio. Finisce piacevolmente amara e calda. Gli abbinamenti consigliati sono molteplici e vanno dai formaggi erborinati e le noci, passando per le cheesecake. Ma anche caviale e bistecche. Se non avete sotto mano nessuno di questi prodotti non temete, da sola è perfetta.

Le produzioni di Samuel Smith sono contraddistinte da pulizia e semplicità quasi in contrasto con le graffianti produzioni di alcuni birrifici moderni, inglesi e non. Ogni tanto quindi tornare alle cose semplici fa bene al corpo e all'anima.
Se non le avete provate, trovatele e acquistate un cartone per tipologia e attendete con calma l'inverno.

Cheers!

 

2 commenti:

  1. ho preso una sbronza clamorosa con un'imperiale stout. ma una sbronza bella, di quelle che parli con la gente e sorridi. sorridevo così tanto che ho finito per mettermi insieme al mio attuale ragazzo. il potere delle birre inglesi!

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  2. L'ho scritto io che british is better!! Vedi se ti capitava con una fredda lager industriale :-D

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