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venerdì 17 aprile 2015

Baladin Xyauyù Kentucky

Il bello della birra artigianale come più volte detto è certamente la condivisione. Può essere intesa come condivisione di idee, di opinioni sulle birre bevute o più propriamente condivisione di birre vera e proprio.
E' stato quest'ultimo il caso della birra di cui vi parlo oggi. In occasione delle vacanze pasquali con dei cari amici abbiamo tirato il collo all'ultima creazione di Teo Musso, deus ex machina di Baladin.
Il birrificio Baladin di Piozzo non ha bisogno di presentazioni, tantomeno il suo birraio. Se vi siete avvicinati anche per una sola volta alla birra artigianale italiana probabilmente è merito suo, uno dei pionieri italiani in questo mondo. Eppure avrei da scriverne avendoci realizzato un capitolo intero della mia tesi magistrale...
Ma veniamo a noi...


Nella costellazione delle birre Baladin la linee delle Birre Da Divano rappresentano certamente l'α Centauri.
Concezione totalmente nuova della birra e vero fiore all'occhiello del mondo artigianale italiano.
SI tratta di birre che hanno subito un processo di macro ossidazione. Ne esistono diverse versioni: l'Etichetta Oro, la versione Barrel affinata in botti di rum, la Fumè invecchiata in botti di whisky delle Islay. Diversi anni fa ne uscì anche una versione con l'infusione di thè affumicato Lapsang Souchong non più replicata (almeno da quel che mi risulta).
La versione Kentucky è ottenuta mediante l'infusione a freddo di tabacco Kentucky proveniente dall'Azienda Agricola Giancarlo Guzzo. Ovviamente la base di partenza è sempre la Xyauyù Oro.
Per avvicinarvi a queste creazioni dovete dimenticare l'idea che tutti abbiamo di birra.
Sono birre che si spingono in territori diametralmente opposti dalla nostra concezione. Birre da divano dicevamo, create appunto per essere centellinate e sorseggiata in completo relax.

Contenuta in un'elegantissima confezione di legno con tanto di marchio e dicitura Birra da Divano. Classico collo adornato da una chiusura in cera lacca. Poi tappo in sughero sostenibile. La cura del dettaglio è maniacale.
Versata ci appare di un colore bruno con riflessi oro. Limpida e piatta. Non forma schiuma. Oleosa già visivamente se la si fa roteare all'interno del bicchiere. Appena avvicinato il naso si avverte immediatamente la nota alcolica, complice una gradazione di ben 14°. Piano piano la birra si apre e regala un ventaglio aromatico elegantissimo e dolce. Note di frutta sotto spirito e frutta secca, il dolce del tabacco, la nota di vaniglia dell'affinamento in botti.
In bocca ha un avvio dolce e maltato. Poi arriva la nota del tabacco, affumicatura e vaniglia. Il corpo è pieno, la carbonazione inesistente. Note di cuoio e leggero piccantino rendono il finale asciutto ed appagante. Ad occhi chiusi sembra di esser davanti ai vini liquorosi, in modo particolare vini passiti. Eccola la nuova concezione di birra.
Accompagnandola a pasticceria secca vi donerà emozioni davvero uniche.
Bottiglie numerate. Annata 2011. Prezzo molto elevato ma ne vale certamente la pena, considerando che potete tranquillamente ritapparla e berla in diverse occasioni.

Cheers!

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