Quando ho aperto questo blog ho deciso di dare per scontato alcuni concetti che dovrebbero essere giá stati sdoganati.
Mi sono tuttavia accorto di una mancanza basilare e credo che convenga porre un riparo.
Ma cosa é questa fantomatica e inflazionatissima
birra artigianale?
La legislazione italiana non ne da una definizione specifica assimilandola di fatto alle birre prodotte a livello industriale. Si preoccupa però di parametrare per bene i gradi plato del mosto su cui applicare le (altissime) accise! Ma questa è un'altra storia e non apro la polemica per evitare di smuovere un vespaio.
Dicevamo della definizione di birra artigianale non disciplinata nè riconosciuta dalla legislazione italiana.
Ha provato a fare chiarezza anni fa
Unionbirrai, che è un'associazione culturale degli operatori del settore, definendola
quel prodotto
non pastorizzato, integro e senza nessuna aggiunta di additivi chimici.
La
Brewers Association americana invece, dal 2007 ha invece dettato i tre criteri necessari per rientrare nell'alveo
craft, vale a dire: dimensioni ridotte (per gli standard americani sia chiaro) dei birrifici, processo produttivo tradizionale, indipendenza totale da qualsiasi multinazionale del settore o sua controllata.