Il post di oggi é interamente dedicato al birrificio canadese Dieu du Ciel! con tanto di punto esclamativo.
Sono stato letteralmente rapito dalle loro produzioni i primi di ottobre come vi accennai in questo post. In realtá é un birrificio che giá conoscevo. Se bazzicate nei siti di rating risulta da anni in pianta stabile fra i primi 50 birrifici del mondo. Rating da prendere con le pinze ovviamente, ma di certo non vi troverete nel bicchiere prodotti scadenti, anzi.

E cosi dopo aver provato alcune birre alla spina, mi sono accaparrato buona parte della loro produzione arrivata in Italia proprio in ottobre. Le ho bevute, gustate e studiate. É un duro lavoro ma qualcuno deve pur farlo. :-P
Nell'interessante contesto canadese la Brasserie Dieu du Ciel! è senza dubbio quella che insieme alla Microbrasserie Le Trou du Diable, ha portato una ventata di novità.
La storia parte nel 1998 a Montreal ad opera di tra studenti di microbiologia. Nel 2007 la produzione viene ampliata e il birrificio si sposta a St. Jerome arrivando a produrre fino a 3500 ettolitri l'anno. L'anno successivo arrivano le prime bottiglie. Ora basta con le chiacchiere e veniamo alla sostanza. Tutte le bottiglie arrivano in Italia nel particolare formato di 341ml (che corrispondo a 11.5 U.S. fl oz). Le magnifiche etichette sono firmate da Yannick Brosseau.

Parto dalla Blanche du Paradis. Nata nel 1999 nel brewpub di Montreal, è l'interpretazione canadese delle blanche belghe. Brassata come da tradizione con frumento, coriandolo e curaçao. Si presenta di bellissimo colore giallo paglierino velato. La schiuma è molto vivace, bianca, perfetta. Ha una persistenza elevata. Al naso si ritrovano perfettamente i crismi delle migliori blanche e witbier. Agrumi, frumento, fiori e spezie. Dopo un attacco lievemente dolce si apre e regala note agrumate. Ha una vivace carbonatazione. E' molto rinfrescante. Chiude piacevolmente acidula e con una coda amarognola di scorza di agrumi.

La Route des Epices è una birra brassata con una percentuale di segale e


Chiudo con la Péché Mortel. Da anni considerata una delle prime 10

In definitiva ho bevuto molto molto bene. Il mito che mi ero creato attorno a questo birrificio è stato ripagato con bevute eccezionali specialmente le ultime due. In Italia sono state letteralmente polverizzate ma se dovesse capitarvi di trovarne ancora qualcuna in giro non esitate e comprarle.
Cheers!
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