La primavera ha ormai mostrato la sua profumata e colorata presenza ovunque! Sapete che esistono birre che utilizzano fiori ed erbe spontanee? Eccone una panoramica!
Vi sarete sicuramente (?) chiesti come mai gli articoli relativi al mese di aprile del progetto StagioniAMO tardavano ad arrivare...
Eccovi allora la risposta: non arriveranno!
Ma non vi lascio certamente a bocca asciutta, sia chiaro!
Le menti di Teresa e Marzia, veri e propri vulcani di idee, simpatia ed entusiasmo, hanno pensato di omaggiare questo mese con un progetto originalissimo, al quale chiaramente son stato felicemente tirato dentro!
Vi spiego meglio.
La primavera ormai è arrivata da diverse settimane e ovunque è possibile ammirarne la sua presenza constatando la nascita di fiori ed erbe particolari! Teresa e Marzia con i fiori ci realizzano dei piatti!!!
Ma non è tutto! Il progetto #wildapril è strettamente connesso al tema della condivisione, infatti ognuno può inviare ricette e partecipare a questa raccolta che terminerà il 6 di maggio e finirà in un bel pdf da scaricare e portare sempre con sè! Per saperne di più vi consiglio di recarvi qui
Io, come vi scrissi qui, odio la primavera per via della mia allergia! Il profumo dei fiori mi manda letteralmente K.O....ma quando vengono usati per produrre birra le cose vanno decisamente meglio!
Ecco allora una breve carrellata di birre che hanno fra gli ingredienti fiori o erbe spontanee.
Partiamo da Stillwater, bprogetto brassicolo gipsy che produce birre omaggiando la tradizione belga ma chiaramente mettendoci le sue idee. Nella Debutante, trovate un intero articolo qui, impiega erica, issopo e caprifoglio. Nella Of Love & Regret, un'atipica saison di ben 7 gradi alcolici, utilizza erica, camomilla, lavanda e dente di leone o tarassaco che dir si voglia! Il risultato è una profumatissima birra ambrata dai toni dolci mai stucchevoli e quel piacere retrogusto di lavanda che accompagna il finale di bevuta! La vedo perfetta come abbinamento al primo piatto di questo #wildapril, ossia quei veg burger di lenticchie rosse all'aglio orsino offerte da Teresa di Crumpets&Co.
È ancora l'estro di Brian Strumke, birraio di Stillwater ad offrirci una birra davvero deliziosa, la Cellar Door, prodotta con aggiunta di salvia bianca! Una fragrante base di cracker va ad impreziosirsi con note dolci di ananas matura e un finale lievemente balsamico e speziato a riportare l'ago della bilancia di nuovo in equilibrio!
Abbandoniamo Baltimora e voliamo diretti in Belgio, da quel folle genio di Dany Prignon di
Fantôme, che nella sua schiera di birre sui generis, ne propone una dal nome e dalla ricetta particolare! Mi riferisco alla Pissenlit, saison realizzata con una copiosa quantità di fiori dente di leone raccolti attorno alla fattoria dove ha sede il birrificio. Il nome deriva dalle proverbiali proprietà diuretiche di questo fiore che pare sia soprannominato "piscialetto". Il risultato è una birra molto complessa che spazia dai toni dolci e floreali fino a quelli aciduli e vegetali.
Vi starete certamente chiedendo se i birrifici di casa nostra stiano a guardare? Ma nemmeno per sogno! La grande inventiva dei nostri birrai ha permesso di donarci birre di grande livello anche utilizzando ingredienti insoliti come appunto fiori ed erbe!
Partiamo dal nord, precisamente da Forni di Sopra, dove nella splendida cornice in cui si trova il birrificio Foglie d'Erba prende vita la Pale Mountains Ale, una freschissima pale ale con aggiunta di resina di pino mugo raccolta in maniera sostenibile nei boschi delle dolomiti friulane (il più ricco territorio di erbe officinali in Italia con circa 3.300 specie). Birra che ha ottenuto la certificazione P.E.F.C.!
Della meravigliosa Saison d'Ouvier con aggiunta di timo serpillo (da qui il nome Serpilla) ve ne parlai in questa occasione! Il cerchio delle Saison d'Ouvier di LoverBeer, di Marentino si chiude con la Violetta, saison che viene fermentata in legno con i lieviti isolati da quel capolavoro che risponde al nome di BeerBera. La Violetta si arricchisce del piacevole aroma di violette utilizzate in fase di produzione. Piacevolmente acidula, con note floreali che si sposano perfettamente con il piatto proposto da Marzia di Coffee&Mattarello, un plumcake alla violetta e yogurt!
Particolarissima è anche la ricetta della Tripping Flowers di Opperbacco! Vi ho parlato della sua Bianca Piperita qui e vi ho riportato la mia chiacchierata con il birraio Luigi Recchiuti in questa occasione. Nella Tripping Flowers, nome in onore dell'omonima band abruzzese, ma azzecatissimo in quanto in questa birra vengono utilizzati oltre ai fiori di luppolo, anche fiori di mandorlo, rose, primule e girasoli a seconda delle fioriture nei campi in cui è immerso il birrificio! Il risultato è una birra dai toni floreali con una bel finale erbaceo!
C'è sempre lo zampino di Luigi Recchiuti nel birrificio La Casa di Cura, di Crognaleto in provincia di Teramo. Fra i trattamenti proposti per curare la nostra sete di buona birra vi è la T.S.O. una IPA monomalto, monoluppolo e monospezia. Ogni lotto ne contiene una diversa. Nel 2016 sono state utilizzate, per i primi quattro lotti, rispettivamente cedrina (lippia citrodora), erba di canapa, rosmarino farinole e aghi di abete Douglas! Qui potete divertirvi a trovare tutte le piante e i fiori utilizzati dal 2013 ad oggi.
Restiamo in Abruzzo e andiamo dall'interessantissimo Birrificio Maiella che nella sua Novi Luna utilizza fiori di lavanda che le donano piacevoli note aromatiche su una base dai toni mielati.
Particolarissima è anche la ricetta della Tripping Flowers di Opperbacco! Vi ho parlato della sua Bianca Piperita qui e vi ho riportato la mia chiacchierata con il birraio Luigi Recchiuti in questa occasione. Nella Tripping Flowers, nome in onore dell'omonima band abruzzese, ma azzecatissimo in quanto in questa birra vengono utilizzati oltre ai fiori di luppolo, anche fiori di mandorlo, rose, primule e girasoli a seconda delle fioriture nei campi in cui è immerso il birrificio! Il risultato è una birra dai toni floreali con una bel finale erbaceo!
C'è sempre lo zampino di Luigi Recchiuti nel birrificio La Casa di Cura, di Crognaleto in provincia di Teramo. Fra i trattamenti proposti per curare la nostra sete di buona birra vi è la T.S.O. una IPA monomalto, monoluppolo e monospezia. Ogni lotto ne contiene una diversa. Nel 2016 sono state utilizzate, per i primi quattro lotti, rispettivamente cedrina (lippia citrodora), erba di canapa, rosmarino farinole e aghi di abete Douglas! Qui potete divertirvi a trovare tutte le piante e i fiori utilizzati dal 2013 ad oggi.
Restiamo in Abruzzo e andiamo dall'interessantissimo Birrificio Maiella che nella sua Novi Luna utilizza fiori di lavanda che le donano piacevoli note aromatiche su una base dai toni mielati.
Chiudiamo la panoramica con una delle birre stagionali di Birra del Borgo, la Genziana prodotta come facilmente intuibile con radici di genziana raccolte dalla cooperativa Micillo di Consigliano ed aggiunti per due minuti nelle ultime fasi di bollitura. Il risultato è una saison dai toni pepati, con una buona base mielata e un lieve amarognolo vegetale sul finale.
Di birre che utilizzano fiori ed erbe particolari ce ne sono davvero una marea, ma con questa panoramica siete a posto per molte settimane!
Ne conoscevate qualcuna?
Ne avete assaggiate altre? Fatemelo sapere come sempre nei commenti!
Cheers!
Ma quante belle birre... ce ne sono un sacco... e la mia è perfetta!!!... adoro la lavanda e quando ho letto del retrogusto mi è venuto il sorrisone di soddisfazione! :)... il birraio nn sbaglia un colpo! :)
RispondiEliminaPer fortuna che almeno a berli i fiori e le erbe nn ti danno allergia ;)
Grazie ancora... sei uno stagionatore eccezzziunaleeee!;)
Son contento che ho azzeccato anche i tuoi gusti!!
EliminaGrazie a voi per tirarmi dentro in questi fantasiosi progetti!