Diritto d'autore..questo sconosciuto
Carissimo visitatore, sono felice che la tua passione birrosa ti abbia portato su questo portale.
Augurandoti una buona navigazione, ti avverto, tuttavia, che è severamente vietato effettuare il "copia ed incolla" di un articolo o parti di esso.
Di fronte a tali comportamenti,privi di citazione, sarò costretto ad agire per vie legali contro coloro che non rispettano il sacro diritto d'autore..birrai e fruitori.

Translate

no copia/incolla

martedì 7 marzo 2017

Dry & Bitter/Hoppin' Frog - Old School Baltic Porter

Debutto sul blog per una delle tante beerfirm danesi: Dry&Bitter che firma il suo esordio su queste pagine con una deliziosa baltic porter!

Danimarca, terra che più di ogni altra, negli ultimi 4 anni ha lanciato una serie innumerevole di beerfirm, senza dubbio seguendo le orme del birrificio gipsy per eccellenza Mikkeller.
La storia di Dry&Bitter però è molto più complicata, ed è stata riassunta come sempre in maniera impeccabile dal blog UBAG-UNA BIRRA AL GIORNO a questo link.

Dry & Bitter/Hoppin' Frog - Old School Baltic Porter birra recensione diario birroso blog birra artigianale

Dry&Bitter vede la luce nel 2015 ad opera di Søren Wagner e Jay Pollard, già proprietari di uno dei locali più interessanti di Copenhagen, Fermentoren. Ad inizio dello stesso anno i due ragazzi avevano rilevato il birrificio Ølkollektivet, uno dei maggiori contoterzisti di tutto il sottobosco di beerfirm danesi. Le birre prodotte seguono, manco a dirlo, i trend  dettati dai beergeek, ossia birre straluppolate e imperial stout di grande statura alcolica.
Dalla grafica elegante e dai nomi accattivanti, conobbi le birre di Dry&Bitter dopo qualche mese dalla loro apertura, rimanendo piacevolmente colpito dalla pulizia e dalla grazia di alcune birre, in particolare la Christian Bale Ale.
Da metà dello scorso anno, le bottiglie targate Dry&Bitter arrivano in Italia con regolare frequenza, anche, devo dire, a prezzi abbastanza adeguati rispetto a molte altre birre scandinave.
Ho intercettato così la Old School Baltic Porter prodotta in collaborazione con il birrificio dell'Ohio Hoppin' Frog, maestro sopratutto nella produzione di stout e porter molto alcoliche e complesse.


La birra nasce in occasione dell' Hoppin Frog’s 2016 European Tour Collaboration Series, una sorta di tour birrario iniziato nel 2012 e che vede Fred Karm, birraio e fondatore del birrificio americano, in giro per l'Europa per la realizzazione di birre a quattro mani con altri colleghi europei.
Dry & Bitter/Hoppin' Frog - Old School Baltic Porter birra recensione diario birroso blog birra artigianaleCome spesso accade, le birre sono realizzate in doppie versioni, una per ogni birrificio. Di Old School Baltic Porter quindi ne esiste un'altra versione, più difficile da reperire (nemmeno poi tanto eh) ma sicuramente con costi decisamente superiori, calcolando che le birre Hoppin' Frog arrivano in Italia a prezzi che superano i 15 € a bottiglia da 65cl. Non una spesa da fare a cuor leggero insomma.

Meglio buttarsi sulla versione europea quindi, che fa bella mostra di sè già dall'etichettà molto curata, colorata, con elementi geometrici e  demodè. Statura che si assesta sui 10 gradi alcolici e ricetta che prevede l'aggiunta di liquirizia e pepe nero. Perfettamente nera nel bicchiere, adornato da una cremosa schiuma nocciola, abbondante e di buona persistenza. Meraviglia per gli occhi! L'intensità olfattiva non è elevatissima ma quello che colpisce è la pulizia estrema in cui emergono tutte le componenti in gioco. Ci sono le tostature, il caffè e il cacao amaro. In sottofondo riesco a scorgere una leggerissima nota di fumo e persino qualche sbuffo resinoso. Si accetta in un batter d'occhio, l'invito fatto dalle note olfattive. E' in bocca che la Old School Baltic Porter dà il meglio di sé! Densa ed avvolgente, si avvia con note dolci della liquirizia e del caramello. Poi la bevuta evolve in una girandola di note tostate, dal caffè all'orzo tostato; poi ancora cioccolato e cacao amaro. Il corpo è dal medio al pieno e la carbonatazione è bassa, la texture morbida e vellutata. La birra si scalda ed emerge anche una nota di biscotto con cacao e spezie. Regala la sua presenza anche a fine corsa, lasciando un caldo tepore alcolico e una lunga nota di caffè e liquirizia amara.
Davvero ottima questa Old School Baltic Porter; una birra che nonostante il grado alcolico si beve con abbastanza agevolezza.

GIUDIZIO PERSONALE

Nessun commento:

Posta un commento