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lunedì 20 marzo 2017

Fuller's - Vintage Ale 2014

Ho stappato l'esemplare 2014 di una delle birre di punta dello storico birrificio inglese Fuller's; la possente Vintage Ale.

Non potete considerarvi appassionati di birra artigianale se non conoscete e sopratutto non avete mai bevuto una birra di Fuller's!
Ovviamente sto scherzando, chiarisco subito; ma sono abbastanza certo che se bevete già da qualche anno buona birra. avrete almeno sentito nominare una volta il birrificio inglese Fuller's.
Fuller's Vintage Ale 2014 birra recensione degustazione blog birra artigianale


Nato ufficialmente nel 1845 a Chiswick, nella parte occidentale di Londra, è uno dei birrifici inglesi più importanti. Con il passare del tempo, oltre a raccogliere numerosi premi in patria e non solo, il mercato delle birre Fuller's è cresciuto moltissimo, portando la società a gestire oltre 400 pub in tutto il Regno Unito. Capite bene  che ormai da anni il birrificio londinese non viene più considerato artigianale, non tanto per le grandi dimensioni e per la diversificazione del business, è doveroso precisarlo, ma perché ha scelto di piegarsi alle logiche della pastorizzazione in alcuni casi (bottiglie).
Tuttavia ci sono ancora delle produzioni che vale la pena cercare, trovare e gustare.


Una di queste è sicuramente la Vintage Ale, una storica birra nata per la prima volta nel 1997 attorno alle festività natalizie. Da quell'anno la Vintage Ale viene prodotta solo una volta all'anno e mai più
Fuller's Vintage Ale 2014 birra recensione degustazione blog birra artigianale
replicata. Ogni anno la ricetta varia in relazione alla reperibilità delle migliori materie prime, assicurano dal birrificio. Sugli scaffali arriva con bottiglie da mezzo litro numerate e in una raffinata e curata scatola al cui interno vi è anche un piccolo libricino che raccoglie tutte le edizioni precedenti della birra con annesse note di degustazione.
E' una di quelle birre che si presta benissimo all'invecchiamento, e che, a mio avviso, non dovrebbe mai mancare nella cantina di un vero appassionato.
Di difficile inquadramento stilistico, per quel che serve, si muove fra le old ale e le english strong ale.

Mi appresto quindi a stappare il millesimo 2014 prodotto con un mix di luppoli composto dagli inglesi Target e Challenger  e l'irladese Nortdown, bottiglia numero 55206 che reca come scadenza il 2024. Non ce l'ho fatta ad attenderla per così tanti anni, e mi sono fermato a 3 anni di cantina.

L'aspetto è davvero elegante e maestoso. Colore ambrato con riflessi rubino, schiuma generosa, di colore bianco sporco, compatta e di ottima persistenza. Al naso brilla per eleganza e pulizia. Si apre con note dolci ed avvolgenti, c'è tanta uvetta, caramello e una bella girandola di frutta: pera cotta con lo zucchero, mela cotogna e prugna essiccata. In bocca è morbida, con una carbonatazione soft e un corpo da medio a pieno. L'avvio è ricco ed avvolgente, c'è il biscotto, il toffee e pennellate di caramello. Nonostante sia il dolce l'elemento principale, non scade mai nella stucchevolezza, anzi si arricchisce di note terrose e qualche suggestione agrumata, poi ancora mandorla al forno e marmellata di albicocca. Il tenore alcolico di 8,5° lascia la sua traccia sul finale di bevuta. dove il suo calore e le note di uvetta passita e frutta candita, collocano la cosiddetta ciliegina sulla torta su una birra davvero eccellente.

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