Kerstbier: le birre di Natale

Diamo il benvenuto all'ultimo mese dell'anno, quello forse più bello. Personalmente ci sono molto legato. Il Natale si inizia a respirare nelle strade, nei negozi e anche nelle case. E la cosa mi piace parecchio. Da qualche anno a questa parte poi lo vivo con ancora più affetto in quanto 4 anni or sono ho trovato lavoro, lo stesso che svolgo tutt'ora. In questo 2014, scherzo o regalo del destino, un altro evento mi legherà in maniera particolare a dicembre. Ma questo magari lo scriverò in un altro post...
Quando si parla di Natale però a me viene in mente ovviamente la birra, tanto per cambiare.





Le occasioni di festeggiare e stappare birre sono molteplici e mi diverto sempre parecchio ad abbinare le pietanze prettamente natalizie con le birre.
Quando si parla di kerstbier ci si riferisce alle birre di Natale, tipicamente belghe. E' tradizione secolare del Belgio infatti produrre delle birre più alcoliche e speziate in occasione delle feste.
Attenzione però! Le kerstbier NON sono uno stile di birra bensì possiamo pensarle come una famiglia in cui sono raggruppate birre brassate per questa occasione. Se proprio volete avere qualche riferimento potete pensare che buona parte di esse sono delle belgian strong ale. Ma ripeto: non è una regola.
Con il passare del tempo la tradizione belga di produrre birre natalizie si è trasferita a livello internazionale, vuoi per motivi di marketing e di vendite ormai quasi ogni birrificio artigianale produce una birra natalizia.
Non potendo descrivere le millemila birre che escono in questo periodo, mi limiterò a segnalarne quelle che sono per me le irrinunciabili, ovviamente tutte belghe. Sono un romaticone, lo so...

DE DOLLE BROUWERS - STILLE NACHT. E' la birra che ogni anno mi fa esclamare: è Natale. Il nome è inequivocabile, significa Notte Silente. Si tratta di una vera perla nel panorama mondiale. Una birra memorabile. Si tratta una monumentale Belgian Strong Ale di 12°. Di un meraviglioso color arancio leggermente velato, ha una testa di schiuma perfettamente compatta, fine, cremosa e molto persistente. Una meraviglia per gli occhi. Naso complesso ma pulitissimo. Frutta candita in evidenza subito, pesca, ananas ma anche miele. In bocca arriva dolce, con un corpo medio sostenuto da una vivace carbonazione. Ancora frutta candita, sopratutto arancia candita. Nel finale vira rapidamente verso l'acidulo che pulisce il palato dopo tanta opulenza e invita ad una nuova sorsata. E' una creazione meravigliosa. Da comprare cartoni interi e farli invecchiare per valutarne le evoluzioni nel tempo. Personalmente ho una tradizione. Prima di Natale bevo la versione dell'anno in corso, mentre il 24 dicembre gusto quella dell'anno precedente accompagnadola con un panettone.

BRASSERIE DUPONT - AVEC LES BONS VOEUX. Nata nel 1970 nel periodo di Natale, era inizialmente un omaggio del birrificio ai propri clienti. Avec Les Bons Voeux, con i migliori auguri. Visto il successo il birrificio decise di produrla stabilmente tutto l'anno. Si tratta di una saison di ben 9,5°, vero fiore all'occhiello del birrificio. Di colore dorato carico velato, con schiuma esuberante bianca, fine e cremosa moderatamente persistente. Al naso emerge subito la nota fragrante e rustica, quasi "polverosa". Poi si avvertono pian piano delle leggere note di frutta candita e spezie (nonostante non sia utilizzate durante la produzione). In bocca entra con note di frutta gialla, poi vira quasi subito su una nota amara decisa ma non invadente e una leggera nota "pepata". La carbonatazione è abbastanza sostenuta e rende la bevuta piacevolissima nonostante l'elevata gradazione alcolica. Semplicemente un classico senza tempo.

BOUWERIJ KERKOM - WINTERKONIKSKE. Birra dedicata alla scricciolo che, da buon re degli uccelli, si prende anche la scena dell'etichetta. La leggenda vuole fra gli uccelli ci fu una sorta di gara fra chi doveva divenire il re. L'animale che avesse volato più in alto di tutti e più a lungo avrebbe vinto divenendo re. Partita la gara, l'aquila volò più alta di tutti, facendo ritirare stremati pian piano gli altri concorrenti. A quel punto anche l'aquila credendo di aver vinto iniziò a tornare verso la terra. Lo scricciolo che si era appoggiato per tutto quel tempo sulla sua testa, spiccò il volo e restò più in alto e più a lungo dell'aquila. Così divenne il re degli uccelli. C'è un'altra storiella meno romantica. Secondo la tradizione celtica fu questo uccello, tipico delle campagne fiamminghe, a rivelare con il suo canto il nascondiglio di Santo Stefano ai romani che dopo averlo catturato, lo lapidarono. Ma veniamo alla birra.
Di colore tonaca di frate con riflessi rubino, ha una schiuma di colore beige, cremosa e molto persistente. Al naso emerge dapprima la nota di toffee e di torrefatto per poi lasciare spazio a un leggero accenno di frutta sotto spirito. In bocca è molto morbida, emergono note di liquirizia e cioccolato amaro, ma anche prugne. Termina con un avvolgente calore etilico (8°) molto elegante.

Esistono tante altre kerstbier degne di nota, cito a mero titolo di esempio la Gouden Carolus Christmas, la Père Noël, la N'Ice Chouffe, e tante altre, tutte rigorosamente belghe. E vanno tutte assaggiate almeno una volta!
La moda come dicevo ad inizio post, negli ultimi anni ha permesso a molti altri birrifici di cimentarsi in birre natalizie. In Inghilterra esiste uno stile ben preciso per identificare le birre invernali, lo stile si chiama Winter Warmer e prevede l'utilizzo di spezie. Ottimi esempi ci arrivano anche dalle terre norvegesi con birre che riprendono la tradizione natalizia del luogo. In Italia abbiamo vere e proprie gemme di cui dobbiamo andarne fieri. Non fa eccezione ovviamente la fervente scena brassicola americana. Tornerò a parlare di queste birre, entrando di più nel dettaglio.

Se vi va scrivetemi nei commenti quali birre natalizie avete assaggiato o se volete semplicemente che tratti una in particolare.

Siamo appena al 1° dicembre, c'è molto tempo per bere....

Cheers!