Eventi e promozioni sparsi in tutta la Penisola, chiaramente Foggia e provincia è rimasta inerme anche di fronte a questa festa!
Secondo voi io però sono il tipo che si lascia demoralizzare dal piattume che lo circonda?
Assolutamente no! Bravi!
Ho passato gran parte della settimana nel locale che frequento più spesso.
Abbiamo bevuto molto, abbiamo provato molte nuove realtà (ancora poco convincenti a dire il vero) ma ci siamo divertiti come sempre.
La birra regina di questa settimana è stata senza ombra di dubbio la Hoppiness di Moor. L'avrò bevuta praticamente tutti i giorni contribuendo a svuotare il fusto!
E' una delle creature del birrificio di Bristol che preferisco. Devo esser sincero, lo precisai anche in altri articoli se non ricordo male: è una birra che alla spina mi ha sempre deluso. Bevuta svariate volte in bottiglia e ultimamente anche in lattina con ancora maggiore frequenza. E' una birra che conosco bene insomma.
Stavolta ha sovvertito i pronostici e si è presentata in forma smagliante! Freschissima con l'inconfondibile aroma di pesca, pompelmo, melone e cedro. Schiuma compatta, cremosa e persistente. In bocca il solito tripudio di frutta esotica e quel lungo finale amaro di cui vado pazzo.
La Dr. Caligari di Toccalmatto mi ha piacevolmente colpito. Si tratta di una interpretazione molto particolare delle berliner weisse, birre di frumento ad alta fermentazione originarie della capitale della Germania e conosciute anche come "lo champagne del Nord". Tradizionalmente queste birre che fanno dell'acidità il tratto fondamentale, spesso vengono addolcite grazia all'aggiunta, prima del consumo, di sciroppo di asperula oppure sciroppo di lampone. Se volete approfondire la storia di questo stile vi consiglio una lettura a questo link. Torniamo alla creazione di Toccalmatto che prende il nome dal film muto horror "Das Cabinet des Dr. Caligari". La gradazione si spinge fino a 6,3° e i lamponi sono aggiunti in fase di produzione e non successivamente. Il risultato è una birra sorprendentemente fresca e dissetante, con punte lattiche e aspre che rimandano al lampone.
Stillwater continuo ad apprezzarlo nel suo modo di interpretare gli stili belgi. Ottima la sua Why Can't Ibu?, una gradevolissima belgian ale con spezie, pepe e lime in grande evidenza. Certamente non nelle mie corde di gusti personali è invece la sua Projector, una muscolosa Imperial Ipa di ben 9 gradi, che non fanno nulla per non mostrare la propria presenza.
Della beerfirm danese Beer Here, ho già raccontato diverse cose, e devo dire che mi sono quasi sempre trovato di fronte a birre ben fatte e che mi hanno positivamente colpito. Anche stavolta ho bevuto una bella produzione. Una baltic porter dall'inquietante (ma molto bella) etichetta raffigurante un teschio di un bufalo (credo): la SoD. Nerissima con una buona testa di schiuma color cappuccino di buona persistenza. Una bevuta che si muove su percorsi gustativi fatti di legno bruciato, del tabacco, cenere, liquirizia e cioccolato fondente. Mi è piaciuta davvero molto.
Merita invece un articolo a parte il parallelo degustativo che ho messo in atto ieri sera. Un esperimento provato e riprovato già da molti altri ma sempre affascinante da condurre in prima persona. Sto parlando della doppia degustazione di Westvleteren XII e St. Bernardus Abt 12.
E voi cosa vi siete scolati durante questa lunga settimana birrosa?
Cheers!
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