La colonnina di mercurio continua a salire verso vette allarmanti. Le città sono deserte e le spiagge iniziano ad affollarsi. L'estate a portata di bicchiere con una carrellata di birre per affrontare il sol leone.
Cari miei anche quest'anno per la mia somma (in)felicità è arrivato di gran carriera il caldo africano.
Lo so, sembra strano che un uomo del sud odi così tanto la bella stagione, ma il caldo per me è davvero insopportabile.
La cosa che più mi angustia è che queste temperature (oggi per esempio, il termometro segna 35°C) sono destinate ad aumentare. Ormai sono rassegnato, come sono rassegnato a dover passare ancora moltissimi giorni a lavorare in ufficio. Grazie al cielo a fine giornata posso dare tregua alla mia insofferenza bevendo qualche buona birra!
Ma quali sono le birre adatte per questa stagione? Di certo non possiamo stappare mostri da 10°!
E allora ecco qualche nome e qualche stile di cui fare incetta per riempire il vostro frigorifero-sopravvivenza in questa estate 2016.
Parola d'ordine come detto è bassa gradazione che non equivale a dire minor gusto, anzi!
Si parla di birre session, ossia birre da bere in serie, senza rischiare di finire stesi dall'alcol.
E sfatiamo pure il mito che la birra fa sudare! Una buona birra fresca è un ottimo corroboante per il nostro corpo! Vale ovviamente quanto specificato sopra, se buttate giù mostri alcolici...beh ve la siete cercata!
Partiamo dalle poco conosciute table beer. Cosa sono? Molto semplice: sono birre, originarie del Belgio, di bassa gradazione e destinate al consumo quotidiano sopratutto durante i pasti. Progressivamente questo stile-non-stile è andato perdendosi e solo grazie alla nuova ventata di birrifici artigianale che scavano nelle tradizioni brassicole dei vari paesi, oggi riusciamo a trovare qualche esemplare. Chiaramente come spesso accade per le altre tipologie storiche, anche le table beer hanno subito un notevole cambiamento e oggigiorno non solo hanno una gradazione superiore rispetto al passato (generalmente si attestano sotto i 3,5° mentre le storiche table beer difficilmente superavano i 2°) ma hanno anche profili aromatici decisamente diversi.
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Si parla di birre session, ossia birre da bere in serie, senza rischiare di finire stesi dall'alcol.
E sfatiamo pure il mito che la birra fa sudare! Una buona birra fresca è un ottimo corroboante per il nostro corpo! Vale ovviamente quanto specificato sopra, se buttate giù mostri alcolici...beh ve la siete cercata!
Jester king - Le Petit Prince |
La Table Beer degli inglesi The Kernel ha 3,3° gradi
alcolici e un carattere luppolato, con note che rimandano al mango e alla
resina. Dall’America qualcosa in questi anni è arrivata in Italia, ad esempio
dei texani Jester King che con Le Petit Prince regalano una sorta di saison di
soli 2,9 gradi e di assoluto carattere. I prezzi in questo caso sono decisamente
più altini, verrebbe quindi meno uno dei requisiti di queste birre storiche: il
largo consumo quotidiano.
Beavertown - Neck Oil |
Torniamo in Inghilterra e approfittiamo della svalutazione
della sterlina post-brexit per fare incetta della Neck Oil di Beavertown, bel
birrificio al cui timone vi è il figlio di Robert Plant dei Led Zeppelin!
Pratica e colorata la lattina per questa session ipa di 4,4 gradi alcolici carica di aromi esotici, di albicocca e melone, con un
bel finale amaro a rinfrescare la gola afflitta dall’arsura!
In Italia non mi lascerei scappare la Hop Art 03 del
Birrificio Rurale, annuale session che varia di volta in volta la batteria di
luppoli regalando una birra di straordinaria beverinità e gusto. Sempre di
Rurale andrei su uno stile molto più classico, le pils. Con la 405040 anche
dopo una giornata a 40°, farete pace con il mondo!
Degna sostituta dell’acqua potrebbe essere la Leipziger
Gose di Bayerischer Bahnhof. Magnificamente speziata al coriandolo con
note acidule date dall’aggiunta di sale. Vero rimedio anche nelle interminabili
giornate di questo torrido luglio!
Anche una bella blanche fa decisamente al nostro caso. Ancora non ho avuto modo di provarla ma mi incuriosisce davvero molto l'ultima nata in casa Birrificio del Ducato. La White Riot è una blanche aromatizzata con polpa di pompelmo, arancia e scorza di limone. Direi che gli ingredienti per una bomba rinfrescante ci sono tutti. In alternativa torniamo da Rurale per la Seta e le sue sorelle, la versione sour piacevolmente acidula, e la versione con scorze di bergamotto.
Saliamo leggermente di gradazione e cambiano stile concludendo degnamente questa carrellata di birre contro la calura estiva. Andiamo a Latina, dal birrificio Eastside, del quale stappiamo prima la Sunnyside, american IPA da 7 gradi alcolici che vi inonderà di pompelmo e note di resina e poi la Sixheaven, una IPA con aggiunta di cocco! Cosa c'è di più fresco ed estivo??
Beh direi che abbiamo tutto l'occorrente per sopravvivere al caldo estremo, non resta solo che scegliere con quale birra iniziare e rinfrescarci e posizionarci sotto al condizionatore!
Cheers!
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