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giovedì 5 maggio 2016

Brasserie Dupont - L’Aubéole d’Estinnes

Ieri sera mi son trovato a stappare una birra davvero particolare.
Non l'avevo mai vista in giro nonostante le produzioni della Brasserie Dupont siano abbastanza diffuse ormai ovunque.
Qui scoprite qualcosa di più su questa straordinaria Brasserie.

L’Aubéole d’Estinnes è una saison realizzata per conto della famiglia  Merlevede, in onore della comunità che vive a Estinnes, un paesino di 7000 anime nella provincia vallone dell'Hainaut.
Danny Merlevede ha fortemente voluto riportare in vita una birra che per decenni era diffusa in quelle zone, ma che con il passare del tempo era andata perduta. Era la Vieille Des Estinnes ed era prodotta dalla Brasserie Wanderpepen sin dal 1888.
Decise così di affidare la produzione alla vicina Brasserie Dupont, che con lo stile saison ci sa fare decisamente. La ricetta dovrebbe essere quella originale dopo un attento lavoro fra Danny e il team di Dupont.
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La birra fu lanciata ufficialmente la prima volta il 27 settembre 2008 in occasione dell'annuale festa
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medievale organizzata ad Estinnes. L'etichetta raffigura una turbina eolica con delle radici e una ruota di un mulino, simboli della cittadina vallone, ricca di parchi eolici e mulini a vento. Il nome, intraducibile in italiano, invece è una combinazione del nome del parco eolico inaugurato lo stesso anno e l'antico dio del vento Eolo.
Danny è venuto a mancare nell'aprile del 2013 ma la famiglia continua a far produrre e commercializzare L’Aubéole d’Estinnes tanto cara al defunto.

Il bicchiere diventa color oro carico, piacevolmente velato e sormontato da una testa di schiuma bianchissima, fine, abbondante e di ottima persistenza. Impeccabile nell'aspetto e anche all'olfatto dove mostra note fresche di agrumi (limone su tutto) e spezie, luppolo fiorito e una nota polverosa. In bocca giunge con una carbonatazione esuberante che sostiene un buon corpo. L'avvio è dolce, di frutta gialla, mollica di pane e una pennellata di miele. Pepe in grani, scorza di limone e una punta lievissima funky. Ancora fiori di luppolo e note erbacee per un finale non eccessivamente secco.
Esecuzione magistrale, come da copione Dupont. Una birra dissetante e rinfrescante, lontana dalla perfezione incarnata dalla saison di casa ma comunque di ottima fattura.
Fida compagna per giornate primaverili (che ancora tardano ad arrivare), dove un piacevole vento porta in dote i profumi dei campi di grano.
Cheers!

GIUDIZIO PERSONALE

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