Seconda parte del mio racconto del mio viaggio a Praga! In questo articolo convivono due anime antitetiche: la tradizione della Casa della Tigre Dorata e l'innovazione del Beergeek.
Dopo la prima mezza giornata nella capitale ceca (trovate qui il resoconto) e il meritato riposo in albergo al riparo da freddo e stanchezza, ho segnato sulla mia tabella di marcia due posti molto diversi fra loro.Partiamo con Dům U Zlatého Tygra, letteralmente La Casa della Tigre Dorata! Si tratta di un posto tradizionale che conserva ancora caratteri autentici molto lontani dalle mode turistiche che si sono impossessate di altri locali storici di Praga.
Si trova in una via della centralissima Piazza della Città Vecchia, ed è un posto frequentato prevalentemente da praghesi. Apre il suo portonaccio, sul quale campeggia in alto una mastodontica tigre dorata, alle ore 15 e il mio consiglio è di andarci in apertura perché si affolla sin da subito.
Facciata U Zlatého Tygra |
Uno dei clienti abituali di questo locale fu lo scrittore ceco Bohumil Hrabal che inserì riferimenti più o meno chiari a questa taverna e in generale all'importanza della birra per i praghesi, in diversi suoi romanzi. Nel 1994 passò a farsi una birra qui anche il presidente degli Stati Uniti Bill Clinton.
U Zlatého Tygra |
U Zlatého Tygra |
Da U Zlatého Tygra si spilla solo Pilsner Urquell, non pastorizzata e non filtrata direttamente dai tank (almeno a me è sembrato di capire così). E dopo il primo incontro non esaltate il giorno precedente, qui nel boccale mi trovo una birra molto buona, con quasi zero accenni burrosi e spillata in maniera impeccabile. Fresca, fragrante e con quel piacevole erbaceo finale. Sono appena le 15.20 circa ma mi ritrovo davanti boccali svuotati in un lampo, e i camerieri che tornano alla carica portandotene direttamente uno piano. Qui la sete di sicuro non è patita! Dulcis in fundo, un boccale di birra costa appena 40 corone! Qui trovate qualche altra foto.
Esco da questa rumorosa e nebbiosa cantina e torno nel tempo reale proseguendo il mio giro turistico salendo sulla torre dell'orologio astronomico per ammirare il magnifico panorama che si mostra una volta arriva su.
Beergeek Bottle Shop |
I prezzi delle birre sono leggermente più elevati per gli standard praghesi forse ma restano decisamente più bassi rispetto a quelli a cui siamo abituati noi italiani. Molto vantaggiosi sopratutto quelli relativi ai piccoli produttori locali. Presenti i maggiori produttori; da Pivovar Matuška a Pivovar Falkon e Řemeslný pivovar CLOCK!
Acquisto per riportare in Italia, la stout di Pivovar Matuška, nella top 50 delle migliori stout secondo l'immancabile ratebeer. La bottiglia da 75 cl mi costa appena 130 corone, poco più di 5 €, che a mio avviso dovrebbe essere anche il prezzo per le 75 cl italiane in Italia...ma questa è un'altra storia. In previsione della sfacchinata che mi aspetta per la visita del Castello, faccio il pieno di lattine Moor e in più ne consumo una in loco. E' la Return Of The Empire di Moor, una profumata IPA che regala piacevoli note fruttate e rinfrescanti. Qui trovate un reportage fotografico.
io da U Zletého Tygra |
Come vi ho raccontato, in questo secondo episodio ho voluto mettere insieme due anime in antitesi fra loro. Tradizione e storia da una parte, moda e nuove culture del fare birra dall'altra!
Credo sia difficile per i praghesi discostarsi da quella tradizione birraria fatta di stili storici e autentici senza esser visti con un pò di diffidenza da parte dei concittadini più tradizionalisti.
Onore quindi a queste nuove generazioni di birrai che pur rispettando la tradizione (molti dei nuovi produttori hanno in portafoglio anche stili tradizionali cechi) cercano di portare una ventata di novità nella capitale ceca. Del resto un vecchio detto praghese recita così: <<Benedetta sia la madre che da alla luce un mastro birraio!>>
Il viaggio prosegue...ci vediamo alla prossima puntata con altri due posti imperdibili!
Cheers!
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